US Open: Camila Giorgi continua a brillare, superata Hsieh

Dal nostro inviato a New York

Camila ama gli Slam. Li ama a tal punto, che ogni qualvolta ne gioca uno, è pronta a stupire. Non una, ma due, tre, quattro e anche cinque volte. Perché oltre ai tre turni di qualificazione, che non sono mai facili da superare, la tennista azzurra, scesa a miti consigli con la Federazione e finalmente a tutti gli effetti, allenamenti a Tirrenia a parte, figlia del tricolore, ne ha superati anche due in tabellone, che non sono mai pochi per chi parte da lontano, da molto lontano.

 

Oggi, sul campo numero sette, lo stesso che ha promosso al secondo turno del singolare maschile di questi Us Open, Andreas Seppi, Camila Giorgi ha cucinato a fuoco lento la cinese di Taipei, la Hsieh, cliente non facile, ma che la Giorgi ha saputo domare in un’ora e quarantuno minuti: 6/4 7/6 il punteggio finale. Brava la Giorgi. Molto brava. Perché negli Slam non c’è nulla di facile, proprio nulla. E lei, semmai dovesse finire qui e, speriamo, che non sia così, il suo torneo lo ha già vinto. Però ha il caratterino che non si presta a queste cose. La Giorgi, in sintesi, è una che guarda sempre avanti, che non si dà mai per vinta, che gioca sempre pensando che la partita da vincere, sia quella successiva. E’ non è male, non è proprio male. Ora le toccherà la Wozniacki, la numero sei del tabellone, che è stata numero uno del mondo, che non ha mai vinto uno Slam, ma che da queste parti ha fatto finale il 12 settembre del 2009, quindi nemmeno tanto tempo fa, perdendo, contro pronostico contro mamma Clijsters. Altri tempi, come quelli di oggi, dove la Giorgi avrà la possibilità di giocarsela, senza nessun timore reverenziale. 

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