Roland Garros: Federer non sbaglia un colpo, anche Mayer cade in tre set

Quattro anni dopo riecco lo svizzero nei quarti a Parigi, ora aspetta Tsitsipas o Wawrinka

[3] R. Federer b. L. Mayer 6-2 6-3 6-3

Torna ai quarti di finale del Roland Garros, Roger Federer, quattro anni dopo quell’estromissione per mano di un Wawrinka che poi avrebbe vinto il titolo. Lo fa senza concedere un set, risparmiando energie preziose e consumandone veramente poche, perché, anche oggi, nella vittoria ai danni di Leonardo Mayer, il minimo sindacale è bastato ed avanzato. L’argentino entra in campo molto teso, va subito in affanno e questo permette allo svizzero di sgusciare via, grazie ad un break maturato a freddo, nel game inaugurale, che verrà bissato nel quinto gioco, garantendogli la presa di diritto del parziale.

Copione che si ripete nel secondo set, con Mayer che perde la battuta a zero nel primo gioco e Federer che, in questo caso, si affina alla battuta, andando a concedere una miseria di quattro punti nel 6-3 generale, venuto fuori dopo poco più di mezz’oretta. È stata, probabilmente, una fortuna, per l’elvetico, l’eliminazione di Schwartzman, che qualche problema avrebbe potuto crearglielo, contro lo stesso Mayer, il quale non ha il tennis per andare oltre l’onorevole sconfitta.

Una nota di brio la porta l’inizio di terza frazione, con il sudamericano che, prima, costringe ai vantaggi Roger, poi, risale da 15-40 annullando quattro break point totali in un game fiume nel quale fa fondo a tutte le armi che ha in repertorio per cercare di arginare l’avversario. Armi limitate, per un Federer che continua a cambiargli le carte in tavole ad ogni quindici, che lo fa correre su e giù, ma alla fine sempre in trappola lo mantiene, perché da fondo, presto o tardi, scardina le sue difese e, a rete, lo passa puntualmente, che sia con un lob, con un passante di rovescio, con una contro-smorzata.

Il dritto in contropiede con piedi ben dentro al campo del sesto gioco, vale all’elvetico lo strappo decisivo, che avvia il tutto alla fisiologica conclusione.  Roger diventa il terzo giocatore più anziano dell’era Open ad arrivare ai quarti e attende il vincitore della sfida tra Tsitsipas, suo giustiziere in Australia, e proprio Wawrinka, per un possibile rematch di quel 2015.

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