Roland Garros: Cecchinato non si ripete. Buon rientro di Federer, Sonego fa quel che può

Purtroppo Marco Cecchinato stavolta perde la maratona di primo turno. Il palermitano precipiterà nel ranking ATP. Partita senza storia quella del ritorno di Federer al Roland Garros. Sonego vince dieci game e salva la faccia.

[WC] N. Mahut b. [16] M. Cecchinato 4-6 6-7(6) 6-4 6-2 6-4 (di Giovanni Vianello)

Dopo Fabbiano con Cilic e Sonego con Federer arriva per noi italiani un’altra sconfitta in questa giornata d’apertura del Roland Garros 2019, che ci ha regalato solo la vittoria di Berrettini. Arriva infatti una sconfitta piuttosto inaspettata per Cecchinato contro il veterano francese Mahut.
Avvio scialbo del transalpino, che si intestardisce a giocare da fondo su terra nonostante i colpi piatti che poco possono contro i fondamentali da fondo liftati dell’italiano. Marco ne approfitta e si porta 3-0 con un break di vantaggio. Nel prosieguo del primo set l’azzurro continua tenendo con facilità i propri turni di servizio. Il francese sale un po’ col servizio e tenta più spesso la via della rete. Cecchinato a termine primo set preme di nuovo sull’acceleratore e mette a referto un altro break, aggiudicandosi la frazione per 6-2. L’avvio di secondo set è più combattuto, Mahut mescola di più le carte con discese a rete e palle corte e grazie a questo rimescolamento tattico crea qualche problema al nostro connazionale, che si trova per la prima volta ai vantaggi sul proprio servizio sull’1-1. Il secondo set prosegue abbastanza lottato, entrambi i giocatori si destreggiano bene al servizio e concedono poco al giocatore in risposta. Il set si conclude al tie-break, con il francese che due volte si porta avanti di un mini-break, ma poi capitola 8-6. Nel terzo set, dopo due game interlocutori, Cecchinato si porta 30-40 su servizio del transalpino con un gran dritto lungolinea, ma l’occasione sfuma e Mahut tiene il servizio. Nell’ottavo gioco il francese trova un ottimo ritmo in risposta e opera il break a 15, riuscendo a portarsi a servire per il set. Nel nono gioco Nicolas arriva tre volte a set-point, ma Cecchinato in maniera combattiva li annulla tutti e tre e su una discesa a rete poco attenta di Mahut trova un passante vincente ed anche il contro-break. Il sollievo per Marco è tuttavia momentaneo, nel decimo gioco Mahut piazza il secondo break consecutivo con un game all’insegna del gioco offensivo e si aggiudica il terzo set. Il brutto momento per l’azzurro prosegue nel quarto set. Mahut continua con il suo gioco aggressivo, sia con accelerazioni da fondo che con discese a rete e palle corte. Cecchinato non riesce a trovare contromisure. L’azzurro va subito sotto di un break. Mahut si mantiene avanti un break fino al 5-2 in suo favore con il siciliano al servizio. L’italiano in questo frangente conferma il suo black-out e subisce un altro break, con l’inerzia del match che sembra essere passata definitivamente dalla parte del francese. Il quarto set si conclude 6-2 in favore del francese e si va così al quinto. Il set decisivo parte con dei game poco significativi. La gara si accende nel settimo gioco, quando Marco si procura 3 palle break, ma Mahut le annulla tutte e si porta poi avanti 4-3. La partita prosegue con due game poco lottati. Sul 5-4 per il transalpino il francese con tre punti sopraffini (da incorniciare una risposta bloccata di rovescio che gli consegna lo 0-30) si porta 0-40 sul servizio del siciliano e si procura tre match-point. Il primo viene annullato dal siciliano con servizio e dritto, ma sul secondo Cecchinato dopo uno scambio prolungato sbaglia un rovescio incrociato e così Mahut si aggiudica il match. Si conclude così in maniera amara lo swing sul rosso di Cecchinato, che purtroppo per noi italiani non ha eguagliato quello entusiasmante dello scorso anno. Dopo un incoraggiante Montecarlo, il siciliano ha un po’ perso la verve agonistica ed ha vinto una sola partita tra Madrid, Roma e Roland Garros. Per Cecchinato si profila un calo in classifica piuttosto importante, a fine torneo, da top 20 che era, dovrebbe ritrovarsi attorno alla quanrantesima posizione.

[3] R. Federer b. L. Sonego 6-4 6-2 6-2 (di eddi)

Palcoscenico di gran lusso per Lorenzo Sonego, chiamato a fare da sparring partner per uno degli eventi del 2019, il ritorno del Re sulla terra rossa di Parigi. L’ultima partita da queste parti Federer l’aveva giocata nell’ormai lontano 2015 contro l’amico Stan Wawrinka, proiettato verso il più incredibile dei suoi successi. Più semplice, naturalmente, il match odierno, con un Sonego che ha pagato il solito dazio di tutti quelli che affrontano Federer per la prima volta e non si chiamano Kyrgios, cioè un primo set di totale incomprensione di cosa stia succedendo in campo. Il fatto è che in quella decina di minuti Federer ha già messo in cascina un vantaggio consistente, che ti fa temere il peggio, fino al punto di cercare quanto meno di evitare la brutta figura. Ma Federer tra le sue innumerevoli qualità ha anche quella di evitare inutili umiliazioni e soprattutto di tirare il freno a mano se si avvorge che la partita non presenta particolari difficoltà e così dopo due 4-0 veloci, sia nel primo che nel secondo set, ha permesso al piemontese di fare il suo gioco, subendo pure il break nel secondo set, da raccontare ai nipoti. Terzo set con un Sonego quasi smagato, che ha fatto partita pari, salvando un paio di palle break, fino a quando Federer ha deciso che poteva bastare così, piazzando l’ultimo break al nono game. Partita impeccabile al servizio da parte dello svizzero, che fatto salvo il break ricordato non ha mai consentito a Sonego di arrivare a 40, e raramente a 30, appena tre volte. Con un altro sorteggio magari Sonego avrebbe potuto vincere un paio di partite, ma forse un mach con Federer nel centrale del Roland Garros, speriamo ne sia convinto anche lui.

Dalla stessa categoria