WTA Stoccarda, Gatto Monticone: “Avrei sperato in un terzo set, ma sono contenta così”

Intervista a Giulia Gatto Monticone dopo la sconfitta odierna contro Donna Vekic: "Per me è stata una questione di abitudine. Lei gioca benissimo, per carità, ma era la mia prima volta contro una giocatrice di questo livello".

Per come è sembrato dalle tribune, almeno nel primo set non c’è stato affatto quel dominio che il punteggio poi dice. Poi nel secondo sei anche salita 5-3, poi forse un po’ di tensione di troppo in quel game al servizio… Come l’hai vissuta?
Mah, guarda, sono partita cercando di lottare su tutti i punti… effettivamente i game con lei al servizio sono stati tutti lottati, o comunque quasi tutti. Alle volte ai vantaggi, sicuramente i primi due…
Poi eri 0-30 sul 5-1 per lei.
Esatto, però insomma, è stata una bella esperienza. Nel secondo set non me l’aspettavo di andare 5-2. Ho giocato al massimo quei game da 3-1 a 5-2. Poi lei ha fatto la differenza negli ultimi game. Stavo parlando di questo prima col mio coach, forse non ho servito come avrei dovuto sul 5-3, ma anche lì: sono piccole cose.

C’è stato qualche cambio tattico che hai fatto in particolare o è stato più importante prendere fiducia e cominciare a spingere un po’ di più?
È stato sicuramente un po’ tutto. Io ho spinto un po’ di più, lei forse non se l’aspettava, ha sbagliato un paio di palle in più e io ho preso fiducia e piano piano si era aperto un nuovo scenario. Una piccola differenza che mi ha aiutato tanto.

Comunque, un aspetto positivo lo abbiamo: come prima volta contro una top-30 non esci affatto male dal campo.
No, sicuramente. Sono contentissima. Avrei sperato in un terzo set sinceramente, però dai son contenta così.

Quanta differenza hai visto? Si trattava di dettagli o c’era qualcosa che lei riusciva a fare e tu non sapevi come contrastarla?
Lei sicuramente si apriva il campo con l’inside out di dritto e io ero sempre in difesa di dritto. Molto è questione di abitudine. Poi lei per carità, gioca benissimo, ma era comunque la mia prima partita a questi livelli e non ho l’abitudine a giocare queste partite.

Puoi fare qualche paragone tra questa e quella contro Kuzmova a Lugano?
Qui sono riuscita a mettere me stessa su tutti i punti, là ero un po’ più bloccata perché mi aspettavo lei in una diversa maniera mentre oggi ero più tranquilla.

Chi tira più forte tra Vekic e Kuzmova?
Non saprei, perché qui comunque era terra indoor e forse qualcosa cambia, però anche Kuzmova il dritto non lo appoggia (ride, nda). Però anche l’inside out di dritto della Vekic era notevole.
È quello il colpo che oggi ti ha fatto più impressione?
Sì, oggi sì. Più che altro lo angolava molto bene e lo spingeva davvero tanto.

C’è stato qualche momento nella partita dove nella tua testa hai capito che nel tuo gioco c’è qualcosa che può dare fastidio anche a una giocatrice di alto livello?
Sì, sul 2-1 e sul 3-1 nel secondo set. Sono riuscita a farle giocare qualche palla più alta sul suo rovescio col mio dritto e non riusciva a spingerla. Avevo quella chance di spingere e di provare a governare io il punto. Facendo io lo stretto sul suo dritto.

Che programmazione pensi di fare?
Venerdì vado a Praga.
Quindi ora cerchi più di concentrarti nel circuito maggiore.
Sì, l’idea è quella. Dopo Praga penso di andare a Trnava (ITF ma di alto livello, 100.000 dollari di montepremi, nella settimana in cui il circuito femminile ha solo Madrid ed è quasi impossibile per lei entrare nelle qualificazioni, nda) e poi una settimana di pausa, che ne ho bisogno, prima di Parigi.
Niente quali a Roma?
No, no.
Troppo indietro?
Sono iscritta ma penso di essere circa 70 posti fuori. Mi sono iscritta con molta fiducia ma è impossibile.

*un appunto finale: ieri avevo erroneamente chiamato “Filippo” il coach di Giulia Gatto Monticone. Di nuovo scusa, Tommaso.

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