Torneo di Montecarlo in chiaro scuro per i nostri tennisti: oddio, fino a qualche anno fa, avremmo fatto caroselli per un italiano in semifinale in un masters 1000.In questa nuova epoca per il tennis nostrano, con un Sinner sempre più avviato alla vetta del ranking, ci siamo abituati fin troppo bene e ci si aspetta una vittoria ogni settimana: Jannik comunque non […]
29 Mar 2019 20:07 - ATP
ATP Miami: Auger-Aliassime spreca, Isner ringrazia e torna in finale
Il canadese ha chance di vincere sia il primo che il secondo set ma l'inesperienza lo frena sul più bello: lo statunitense potrà difendere il titolo vinto lo scorso anno
di Piero Vassallo
[7] J. Isner b. [Q] F. Auger-Aliassime 7-6(3) 7-6(4)
È stato l’ultimo tennista a vincere il torneo di Miami a Key Biscayne, vuole diventare il primo a trionfare nella nuova location dell’Hard Rock Stadium: John Isner è in finale nel Masters 1000 della Florida per il secondo anno consecutivo e fino all’ultimo proverà a difendere il titolo conquistato a sorpresa la scorsa stagione battendo in finale Alexander Zverev. Un’ora e 53 minuti per eliminare l’astro nascente Felix Auger-Aliassime, diciottenne canadese con un futuro da star già scritto.
Partito dalle qualificazioni, il giovanissimo di origini togolesi ha vinto ben sette partite ed è arrivato a giocarsi un posto in finale: nessuno alla sua età si era mai spinto tanto lontano a Miami ma ai record di precocità Felix si sta abituando. Quella con Denis Shapovalov – in campo tra qualche ora contro Roger Federer in una seconda semi che si preannuncia spettacolare – è un’amicizia che potrebbe trasformarsi in rivalità molto presto. In un futuro non troppo lontano sgomiteranno per diventare numero 1 del proprio paese, ma potranno ambire a traguardi ancora più ambiziosi.
Tempo al tempo, i tasselli del puzzle andranno tutti al loro posto ma al momento ne manca ancora qualcuno. Oggi ad Auger-Aliassime è mancata la freddezza quando si è arrivati a giocare i punti che contano, ha servito per il set sia nel primo parziale che nel secondo, si è incartato in doppi falli e brutti errori e Isner lo ha punito al tie break, la sua specialità di questa edizione: ci ha vinto nove dei dieci set disputati fino ad ora, l’unico terminato diversamente è il 7-5 contro Albert Ramos-Vinolas.
L’americano si dimostra ancora temibilissimo in patria: 23 delle sue 27 finali le ha disputate negli Stati Uniti, domenica sarà la quinta in un Masters 1000 e proverà ad acciuffare un bis che a un tennista casalingo non riesce dai tempi di Andre Agassi, vincitore di tre edizioni di fila dal 2001 al 2003. Con l’assenza di un campione a stelle e strisce che continua a farsi sentire, Isner si è dimostrato ancora una volta eccellente portabandiera difendendo al meglio i suoi colori.
A dargli una mano è stata anche la morìa di big in tabellone: dalla sua parte c’erano Djokovic, Raonic, Thiem, Coric, Kyrgios e Nishikori e lui non ha dovuto affrontare nemmeno uno di questi. Bravo comunque a cogliere la chance e a tenersi ben stretto, a prescindere dal risultato di domenica, il suo posto in top 10. Federer e Shapovalov sono avvisati, comunque andrà questa notte, contro Long John non sarà facile.