Fed Cup: l’Italia in Svizzera con una Errani in più. Prima volta assoluta della Lettonia

Nel World Group 2, in attesa di scoprire cosa sarà della Fed Cup nel 2020, ci sono le sfide che danno il pass per il playoff promozione. L'Italia è in trasferta contro la Svizzera di Belinda Bencic e Timea Bacsinszky, ma col rientro di Camila Giorgi.

WORLD GROUP 2

SVIZZERA – ITALIA (Biel, cemento indoor)
Svizzera: Belinda Bencic, Timea Bacsinszky, Viktorija Golubic, Jil Teichmann, Stefanie Voegele
Italia: Camila Giorgi, Sara Errani, Jasmine Paolini, Martina Trevisan, Deborah Chiesa

L’Italia, al terzo anno di fila nel World Group 2, cerca finalmente di riappropriarsi della “serie A” senza aspettare di conoscere quello che sarà della Fed Cup dal prossimo anno. Si continua a parlare di rivoluzioni, adesso che la Coppa Davis ha cambiato il format, di un World Group unico a 16 squadre, ma sono gli stessi discorsi che si sentono ormai da due anni e che fanno regolarmente riferimento “all’anno prossimo”, salvo poi ritrovarci nella situazione identica alla precedente.

Dunque, la nazionale di Tathiana Garbin è in visita a Biel sul cemento indoor dove nel 2017 si giocò il torneo WTA vinto da Marketa Vondrousova e dove Camila Giorgi giunse ai quarti di finale, sconfitta contro Aliaksandra Sasnovich con un doppio 6-4. Camila, questo fine settimana, farà rientro in campo con la maglia della nazionale italiana dopo i due anni di dissidi con la federazione, e con lei avremo di nuovo anche Sara Errani, che di fatto non ha mai lasciato la maglia ma sarà al rientro dopo gli 8 mesi di stop per via del prolungamento della squalifica per doping.

Giorgi, che è indietro 3-1 nei precedenti sia contro Bacsinszky che contro Bencic, sarà incaricata di portare a casa entrambi i punti per non rischiare sorprese negative: è vero che il carattere di Sara non è in discussione, ma è anche vero che gettarla nella mischia senza alcuna partita giocata da giugno è un rischio non da poco. È una sfida non chiusa, ma con diversi aspetti che potrebbero girarci a sfavore. Uno tra tutti è il fatto di non avere ancora un doppio all’altezza: Errani, in caso di 2-2, sembra l’unica certa. Per le elvetiche invece Bacsinszky ha dimostrato a Melbourne di essere in un buon momento di forma, mentre Bencic è forse quella più “ballerina” ma che in Fed Cup può vivere in maniera più positiva tutto l’ambiente attorno a lei.

LETTONIA – SLOVACCHIA (Riga, cemento indoor)
Lettonia: Anastasija Sevastova, Alona Ostapenko, Diana Marcinkevica, Daniela Vismane, Patricija Spaka
Slovacchia: Dominika Cibulkova, Viktoria Kuzmova, Anna Karolina Schmiedlova, Magdalena Rybarikova, Rebeka Sramkova

Si fa la storia: per la prima volta la Lettonia ospita una sfida di Fed Cup tra le mura di casa. Nella capitale Riga è tutto pronto per la prima volta in un World Group e non potevano non esserci le due punte di diamante: Anastasija Sevastova e Alona Ostapenko.

L’avversaria sarà la Slovacchia di Dominika Cibulkova, al rientro dopo aver saltato gli ultimi appuntamenti. Per quanto le giocatrici ospiti siano tutte inferiori, come ranking in singolare, alle singolariste lettoni, molto si capirà dalle condizioni di Ostapenko che ha vissuto la seconda off season di fila non potendo allenarsi e stavolta lo ha fatto per un fastidioso dolore al polso che l’ha portata di nuovo in ritardo di condizione ai primi tornei del 2019 e con ancora fasciature nella zona dolorante nelle prime settimane della nuova stagione. È di questi giorni la notizia che si trasferirà a breve a Naples, in Florida, per lavorare assieme all’ex coach di Steffi Graf, segno che c’è la volontà di dare una scossa al momento negativo. Intanto, però, ci sono 3 punti da portare a casa per continuare il sogno Fed Cup.

Tra le fila avversarie l’altra singolarista, oltre a Cibulkova, dovrebbe essere Kuzmova. Lei che tanto bene ha fatto per portarsi nei pressi della top-50 in singolare ma che poi è sembrata un po’ bloccarsi, ma che in Fed Cup stava ribaltando la sfida spareggio dello scorso anno contro la Bielorussia vincendo in trasferta entrambi i singolari contro Aliaksandra Sasnovich e Aryna Sabalenka.

GIAPPONE – SPAGNA (Kita Kyushu, cemento indoor)
Giappone: Misaki Doi, Kurumi Nara, Nao Hibino, Miyu Kato, Makoto Ninomiya
Spagna: Sara Sorribes Tormo, Aliona Bolsova Zadoinov, Georgina Garcia Perez, Silvia Soler Espinosa, Maria Jose Martinez Sanchez

Sfida abbastanza inedita tra Giappone e Spagna, non tanto per le nazionali ma per le giocatrici in campo. Se nelle nipponiche l’assenza di Naomi Osaka pesa, ma era prevedibile dopo l’Australian Open, tra le spagnole sia Garbine Muguruza, che Carla Suarez Navarro non hanno voluto intraprendere la lunga trasferta in una fase della stagione dove tutto il circuito si sposta tra europa e medio-oriente.

Il Giappone dovrebbe optare, come singolariste, per Doi e Nara, contro Sorribes Tormo e Garcia Perez tra le fila spagnole. Come doppiste, le padrone di casa dovrebbero affidarsi all’esperta coppia Kato-Ninomiya mentre le ospiti alle veterane Soler Espinosa e Martinez Sanchez.

OLANDA – CANADA (‘s-Hertogenbosch, terra indoor)
Olanda: Richel Hogenkamp, Arantxa Rus, Bibianne Schoofs, Demi Schuurs
Canada: Bianca Andreescu, Rebecca Marino, Francoise Abanda, Gabriela Dabrowski

A ‘s-Hertogenbosch, dove si gioca il torneo combined ATP e WTA su erba, Olanda e Canada si sfidano per un posto nei playoff per il World Group principale della Fed Cup. Il campo è in terra, e la sfida si preannuncia piuttosto equilibrata. Molto dipenderà dalla seconda singolarista canadese, che dovrebbe essere Abanda, perché visto il recente stato di forma di Bianca Andreescu è facile pensare le nord-americane con almeno due punti prima dell’eventuale doppio. Soprattutto perché per il terzo tie consecutivo non ci sarà Kiki Bertens e le ragazze di Paul Haarius non hanno giocatrici tra le top-100 se non la doppista Schuurs. Possibile un approdo al doppio decisivo, nella speranza orange che la terra possa mandare in crisi buona parte del team avversario.

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