Australian Open, disfatta azzurra: fuori Seppi e Fabbiano

Seppi sconfitto dall'americano Tiafoe, niente da fare per Fabbiano contro Grigor Dimitrov. La pattuglia azzurra ha ancora Fognini e Giorgi che scendono in campo domani

Il sogno è svanito alle prime luci dell’alba italiana, ma c’era da aspettarselo anche perché il bulgaro Dimitrov non è proprio l’ultimo degli arrivati, tutt’altro. Applausi, soltanto applausi, per Thomas Fabbiano, che in questo Australian Open, al di là della sconfitta al terzo turno, si è ritagliato un bello spazio, trovando modo e tempo per centrare un altro risultato importante.

A tutto questo va aggiunto il fatto che contro Dimitrov, l’azzurro non ha fatto la vittima sacrificale sull’altare di una delle eterne incompiute del nostro tennis. Ha lottato tre set, il primo perso al tie break che, magari, se vinto avrebbe potuto far girare il match in un altro modo, gli altri due con un doppio 6/4. Il tutto in due ore e sette minuti sulla prestigiosa Melbourne Arena. Insomma, Fabbiano ha sì perso tre set a zero, ma facendo la sua sporca figura come si usa dire in gergo. Il pugliese, insomma, se l’è giocata, provando a fare qualcosa di più per mettere in difficoltà un grande giocatore come Dimitrov. Il suo Australian Open, in sintesi, è da incorniciare.

Tre ore e diciassette minuti di dura lotta sul campo numero 3 di Melbourne Park, ma alla fine il nostro Andreas Seppi si è dovuto arrendere allo statunitense Tiafoe, concludendo di fatto una giornata amara per i colori italiani, culminata con due sconfitte in altrettanti incontri per i giocatori azzurri. Così come non va rimproverato nulla a Fabbiano, altrettanto e qualcosa di più va detta per il tennista altoatesino ora trapiantato in California, che ha finito per lottare cinque set prima di arrendersi allo statunitense.

Peccato perché era stato sempre Tiafoe a rincorrere Seppi, avanti un set e poi due set ad uno. Peccato perché questa volta, proprio se vogliamo trovare qualcosa di negativo nel suo match, l’azzurro è mancato quando il match poteva farlo definitivamente girare verso di lui, come in un quarto set perso 6/4 ma con possibilità sfumate. Resta il rammarico di un quarto turno che per la quinta volta in carriera qui agli Australian Open poteva essere alla sua portata: 6/7 6/3 4/6 6/4 6/3 in 3 ore e 17 minuti alla fine molto amari per Seppi e il tennis italiano.

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