WTA Finals, subito una sorpresa: Svitolina cinica e letale, Kvitova deve arrendersi

Malgrado le 7 sconfitte consecutive nei precedenti e un periodo piuttosto opaco, Elina Svitolina ha cominciato le WTA Finals con una partita molto ben interpretata. Cinica e con grande capacità di resistere agli attacchi di Petra Kvitova ha battuto la ceca nella prima partita del torneo.

[6] E. Svitolina b. [4] P. Kvitova 6-3 6-3

Almeno per una sera, Elina Svitolina torna la giocatrice da piani alti del ranking WTA che abbiamo imparato a conoscere nell’ultimo anno e mezzo. Rapidissima, molto solida da fondo campo ed estremamente concreta nei momenti in cui cercava la profondità e costringeva una spenta Petra Kvitova a forzare.

Non è stata solo una questione di quante volte riuscisse ad arrivare nei pressi della linea di fondo, perché la sua partita è stata nel complesso perfetta, giocata con una prestazione al servizio che in molti momenti l’ha aiutata a risalire dalle tante difficoltà.

La ceca, che veniva da 7 vittorie consecutive contro la sua avversaria, questa sera non è riuscita a sfondare un muro che non sbagliava una scelta. Svitolina ha interpretato la partita come meglio non poteva, e volendo spiegare come mai sia arrivata al successo potremmo citare le varie circostanze in cui Agnieszka Radwanska la portava metaforicamente all’inferno. La polacca era riuscita a batterla anche qui, a Singapore, con una partita che oltre alla solita fantasia e ai vari conigli che estraeva dal cilindro c’era anche tanto “lavoro sporco”: copertura del campo, rapidità di gambe, capacità di allungare gli scambi.

L’ucraina stasera ha scelto soprattutto questi passaggi per mandare in tilt la sua avversaria che da metà del primo set ha cominciato a sbagliare tanto, sia col dritto che col servizio. In risposta aveva spesso la possibilità di far male, vincendo sempre il primo punto per i primi 7 turni di risposta: 2 volte avanti 0-15, 5 volte avanti 0-30 di cui le prime 3 consecutive del secondo set. Eppure è riuscita soltanto in un’occasione a strappare la battuta all’avversaria. In molti casi Svitolina riusciva col servizio a tirarsi fuori dai guai mentre sono state più gravi le responsabilità di Kvitova quando prima sul 3-3 nel primo set e poi sul 2-2 nel secondo ha mancato due risposte sul altrettante seconde, sempre sul 15-30. Per la tipologia di giocatrice, Petra potrebbe divorarsi la seconda di Svitolina, in una delle chiavi di questo dominio nei loro precedenti confronti, eppure stasera l’ucraina è uscita con oltre il 60% dei punti vinti con quel colpo.

Correva, teneva duro, soffriva ma non crollava. E così, passo dopo passo, ha messo insieme un esordio a cui forse neanche lei sperava più di tanto. Una risposta bellissima alle critiche: due set tatticamente perfetti e una vittoria che può forse cambiare la storia del suo torneo, o se non altro farle evitare l’onta dello 0-3 che in tanti le avevano affibiato alla vigilia. Kvitova invece, protagonista di 29 vincenti ma anche di 29 errori gratuiti, è incappata nella classica (per lei) partita dove alla lunga non ha avuto la pazienza necessaria per scardinare il muro avversario. I tanti scambi lunghi che abbiamo visto, poi, ci fanno pensare se davvero questa superficie sia più veloce dello scorso anno come quasi tutte hanno detto. Tutte tranne Svitolina.

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