ATP Stoccolma: Il titolo è di Tsitsipas, sconfitto Gulbis

Stefanos Tsitsipas si aggiudica la finale dell'ATP di Stoccolma, battendo un Ernests Gulbis piuttosto approssimativo nei momenti importanti del match.

[3] S. Tsitsipas b. E. Gulbis 6-4 6-4

Cammini diversi quelli dei due finalisti di oggi per arrivare fin qui. Se Stefanos Tsitsipas ha di fatto amministrato la propria superiorità nei match contro Philipp Kohlschreiber prima e Fabio Fognini poi, Ernests Gulbis ha faticato enormemente per eliminare Jack Sock e John Isner, quando in entrambi i casi si era trovato sotto di un set. Il greco parte coi favori del pronostico, sia per la maggior pesantezza di palla, che per la migliore tenuta mentale.

Inizia in salita la finale di Tsitsipas, che in apertura si ritrova subito a fronteggiare una palla break, in un match che si preannuncia particolarmente legato ai turni di servizio. È proprio la battuta che però salva il greco, che può tirare un sospiro di sollievo aggiudicandosi il primo game. Dall’altra parte della rete, Gulbis non rischia praticamente nulla, pur non avendo la superiorità sulla diagonale sinistra che ci si sarebbe potuti aspettare alla vigilia. Sulla parte destra Tsitsipas riesce con le sue accelerazioni a non dare il tempo a Gulbis di preparare il suo macchinoso dritto, mentre con il rovescio riesce a tamponare bene il cozzare con il colpo migliore del suo avversario. Il greco non ha neanche paura di seguire a rete i dritti in avanzamento, non cambiando strategia nemmeno dopo un gran passante di rovescio di Gulbis. Si va avanti con questo equilibrio apparentemente inscalfibile, prima di arrivare al decimo game, occasione in cui Gulbis, anche a causa di uno sconsiderato serve and volley, si ritrova sotto 15-40. La prima di servizio lo abbandona e Tsitsipas ha la possibilità di condurre lo scambio, senza rischiare neanche troppo, prima di vedere l’ultimo recupero del lettone finire largo sulla sinistra. È 6-4 per il greco.

Il secondo set riparte con l’equilibrio che aveva caratterizzato il primo, con Gulbis che riesce a cancellare dalla mente il brutto break subito in chiusura. Le dinamiche in campo sembrano però variare rispetto a prima. Tsitsipas si è infatti accorto di poterla spuntare sullo scambio di ritmo da fondo, anche sulla diagonale sinistra, per cui sceglie di farsi vedere meno a rete. Il lettone, di contro, percepisce che la partita potrebbe sfuggirgli di mano, per cui introduce più variabili nel suo gioco, quali discese a rete, back di rovescio, e smorzate. Il greco amministra bene i propri turni in battuta, senza giocare al limite, al contrario del suo avversario. Arriva infine il decimo gioco e Gulbis, sempre più di fretta, spegne ancora la luce, stavolta definitivamente. Sparacchia un rovescio in corridoio, concede un altro gratuito, prima di fiondarsi a rete dietro un modestissimo rovescio sbagliando la complicata demi-volée offerta dal greco. La resa si materializza con l’ennesimo dritto depositato in rete. 6-4 per Tsitsipas che si prende la partita e il titolo.

Tsitsipas è riuscito a ritrovare la bussola dopo un inizio non esattamente ideale, soprattutto riuscendo a neutralizzare il rovescio del suo avversario, trovando grande regolarità e profondità sul lato sinistro. Il greco ha anche oggi dimostrato grande capacità di lettura del match, capendo i momenti di insicurezza di Gulbis ed abbassando di conseguenza i rischi inutili. Resta senza dubbio il rammarico per Gulbis, che nonostante abbia giocato ad armi pari per lunghi tratti di match, non è riuscito a mantenersi attaccato alla partita nei momenti decisivi.

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