WTA Tokyo: Azarenka si ritira, Giorgi in semifinale. Bene Osaka e Pliskova

Naomi Osaka è in semifinale nel WTA Premier di Tokyo e attende la vincente della sfida tra Camila Giorgi e Victoria Azarenka. Karolina Pliskova salva due match point ed è tra le migliori 4: al prossimo turno Donna Vekic che ha battuto Caroline Garcia.

C.Giorgi b. V.Azarenka 5-3 RIT.

Camila Giorgi in semifinale al torneo di Tokyo. Un risultato prestigioso, raggiunto battendo due ex numero uno del mondo, Caroline Wozniacki ieri e Victoria Azarenka oggi. Certo, il termine “battuta” per la bielorussa forse è un pò forte, visto che Vika sul 5-3 per la Giorgi, primo set, si è ritirata per problemi alla coscia.

Dunque, una partita che è durata ben poco, ma che l’azzurra stava comunque conducendo. La Azarenka aveva questo tipo di problemi già dal finire del primo match, dove in molti hanno notato degli strani movimenti alla gamba. Ieri aveva giocato con una vistosa fasciatura, e oggi la due volte vincitrice degli Australian Open ha semplicemente alzato bandiera bianca. Poco male, dal punto di vista di Camila, che domani giocherà contro quella che in questo momento è la tennista più in forma del mondo, l’idolo di casa Naomi Osaka.

 

[3] N. Osaka b. [8] B. Strycova 6-3 6-4

Naomi Osaka continua imperterrita il suo percorso a Tokyo, rendendo facile una partita che non lo era affatto e lo si è visto fin dai primi game. Un po’ lei, non sempre letale, un po’ Barbora Strycova, ottima co-protagonista (quando il servizio l’ha assistita) di un match che è terminato con un punteggio forse troppo netto ma in cui la vittoria della numero 3 del seeding non è mai stata in discussione.

Un’ora e mezza di gioco, circa, per un 6-3 6-4 che ha avuto diverse sfumature. Anzitutto, la giapponese ha perso un turno di battuta, fattore abbastanza raro nell’ultimo periodo. Dall’inizio dello US Open questa è la quarta partita dove subisce un break. Per sua fortuna il momento delicato è arrivato quando era comunque avanti 4-1, senza brillare più di tanto ma vincendo costantemente i punti più importanti. Ritmo alto, grande costanza nello scambio, ma nel momento di chiudere regalava qualcosa. Strycova ci metteva del suo, perché rispetto a Dominika Cibulkova aveva armi per provare a rendere difficile la vita all’avversaria, sfruttando lo slice di rovescio o palle più lavorate trovando profondità, ricacciando indietro la sua avversaria o spostandola e costringendola a colpi scomodi.

Sul 2-1 Osaka ha comunque giocato con molta sicurezza in risposta, gestendo ogni palla con attenzione e trovando il primo break. Sul 4-2, in un nuovo game combattuto al servizio, si è incartata e su una delle tante risposte corte e bloccate della ceca ha sbagliato un comodo dritto dopo aver cercato male la palla. Nel momento forse più complicato, dove era chiamata a reagire subito per non trovarsi a servire in un game molto delicato come sarebbe stato sul 4-4, la giapponese ha trovato un grandissimo alleato nella risposta: punto clamoroso sul 15-15, poi ancora di dritto a costruirsi la chance per poi andare con il vincente di rovescio. Sulla palla break, il doppio fallo di Strycova l’ha riportata a distanza di sicurezza e senza tremare ha chiuso il set.

Il servizio è proprio il fattore che ha voltato le spalle a Strycova, colpevole di 3 doppi falli sul 2-2 nel secondo set che hanno dato il nuovo vantaggio a Osaka. Come nel primo set, la giapponese stava concedendo qualcosa grazie anche alla qualità del gioco dell’avversaria, ma è rimasta fredda e cinica nel momento chiave (sulla palla break cancellata sullo 0-1) e dopo aver trovato il punto del 3-2 ha mantenuto immacolato il proprio servizio senza concedere chance. L’ultimo game ha regalato qualche brivido, con Strycova che sul 15-30 ha mancato una risposta di rovescio per nulla impossibile su una seconda della sua avversaria e ha annullato il primo match point con un’ottima risposta (sempre di rovescio) stavolta in lungolinea. Dopo essersi riportata avanti con un ace, Naomi ha però chiuso la partita.

Altri risultati

Altra partita, altra battaglia per Karolina Pliskova. La ceca, dopo essere riemersa da 1-4 nel set decisivo all’esordio contro Daria Gavrilova all’esordio, ha completato un percorso se possibile ancor più complesso contro Alison Riske. La qualificata statunitense, protagonista al secondo turno dell’ottima prestazione contro Garbine Muguruza (con tutte le aggravanti per il momento molto negativo della spagnola), ha confermato le sensazioni positive della sua settimana riuscendo a risalire da un primo set in cui la numero 8 del mondo era stata padrona del campo e ha sfiorato il nuovo exploit.

Indietro 1-6, la numero 75 del mondo ha tenuto bene i primi turni di battuta del secondo set e alla seconda chance ha colpito una Pliskova non prontissima, forse sorpresa dalle soluzioni dell’avversaria. Salvatasi inizialmente sul 2-3, la ceca non ha sfruttato uno 0-30 sul 3-3 e ha perso il servizio subito dopo. Riske non ha chiuso immediatamente il parziale ma si è imposta comunque 7-5 nel tie-break. Il set decisivo era cominciato con la stessa linea guida: nessun rischio per la qualificata, qualche apprensione di troppo per la ceca che non ha sfruttato il vantaggio di servire per prima. Il primo tentativo di allungo è stato cancellato con un controbreak a 30 sul 3-4, poi però sul 5-5 stava per vanificare tutto con un game al servizio perso da 40-15. E purtroppo per lei, le colpe in questo frangente sono tante. Sul primo match point Pliskova ha risposto bene, ma Riske ha colpito male un rovescio finito a metà rete. Ancor peggio sul secondo, dove la tensione l’ha bloccata del tutto e non si è più ripresa commettendo un doppio fallo sul 40-40 e un grave dritto messo lungo di mezzo metro sulla palla break.

Ritrovatasi dopo essere stata spalle al muro, Pliskova ha ripreso anche il controllo della partita dominando l’ultimo tie-break per 7-2 e conquistandosi la semifinale dove affronterà Donna Vekic, grande protagonista di un nuovo successo contro pronostico, questa volta contro la numero 4 del mondo Caroline Garcia. 6-3 6-4 il punteggio che premia la croata, classe 1996, che come contro Johanna Konta ha saputo reagire al primo momento di difficoltà della sua partita dopo un primo set e mezzo controllato abbastanza bene. La francese aveva trovato un break che poteva darle speranza, sul 3-3, ma dal 4-3 e servizio non ha più vinto un game, subendo il forte rientro della numero 45 del mondo, che sta tenendo un ritmo in questo momento che potrebbe vederla a breve tra le prime 30 del ranking WTA.

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