Us Open: è un del Potro in salute, ai quarti avrà Isner

L'argentino spazza via in tre set il croato Coric, dando la sensazione di stare bene e di essere ben più di una mina vagante...

[3] J. del Potro b. [20] B. Coric 6-4 6-3 6-1

Juan Martin del Potro in ottima salute, e senza dare la sensazione di faticare più di tanto, supera Borna Coric in poco più di due ore e raggiunge i quarti di finale atteso da John Isner, che ha battuto al quarto turno Milos Raonic. Ogni volta che l’argentino entra in campo il pubblico impazzisce. È una sensazione diversa da quella che accompagna tutti i più grandi, verso i quali c’è immenso rispetto e ammirazione ma non la stessa dose d’affetto, solo per lui partono frequenti cori da stadio innescati dal settore dove siedono i suoi amici di Tandil, come da lui stesso dichiarato in conferenza stampa. Delpo parte concentratissimo puntando a spegnere da subito gli ardori di Coric che sapientemente imposta gli scambi sul rovescio. L’argentino si difende con il back ma usa anche il top per non far giocare troppo tranquillo il croato e quando la palla gli capita sul dritto nell’Arthur Ashe echeggia un rumore diverso, secco e pulito come un colpo di pistola. Nel quarto game arriva il break per l’argentino che oltre a fare i buchi per terra con il suo colpo migliore, usa la smorzata per chiamare Coric a rete e passarlo subito dopo. Il croato non è certo uno che si demoralizza, sa che se riesce a prolungare lo scambio le sue possibilità di fare punti aumentano e così corre da una parte all’altra rimettendo più volte che può la palla in gioco. La sua costanza viene premiata nel settimo game durante il quale mette l’argentino alle corde giocando angolato e profondo e gli strappa il servizio. Nel decimo game delpo decide che il set deve finire, abbandona il back, forza con il rovescio e con il dritto senza dare tempo al croato di organizzarsi in difesa, scende a rete per mettergli ancora più pressione e con una stop volley che cade appena dopo la rete si procura due set point. Borna si difende e annulla ma delpo riesce a giocare ancora troppe volte di fila con il dritto, si procura un altro set point e questa volta non se lo fa sfuggire.

Il secondo set non propone nulla di diverso. Il servizio è determinate e nelle fasi iniziali condiziona il gioco. Coric dalla sua ha gran gambe, dritto e rovescio che viaggiano nei pressi delle righe e un’incrollabile capacità di soffrire. L’argentino però tira più forte, fa meno fatica e quando gli serve sa trovare il momento giusto per cambiare l’inerzia dello scambio seminando trappole per il campo, accorciando e allungando la gittata dei suoi colpi, variando tagli e direzioni, togliendo peso alla palla e rimettendolo subito dopo. Il risultato è che Coric si incarta, perde ritmo e misure e cede il servizio nel quarto game. delpo non commette l’errore di distrarsi come accaduto in precedenza, si concentra sul suo servizio e chiude 6-3.

Il terzo set e la partita si decidono nel terzo game. Coric apre il suo turno di battuta con un rovescio lungo sull’ennesimo back senza peso che delpo gli fa giocare in avanzamento, poi dopo il solito dritto vincente dell’argentino viene chiamato e passato due volte e cede il servizio. Serve delpo ed è così sicuro che lo chiude con un dritto che quasi porta via la racchetta dalle mani del croato. delpo ha voglia di finire e forza ancora ancora di più mettendo a segno il doppio break nel quinto game. In teoria resterebbero ancora tre game da giocare per chiudere la partita ma a delpo ne bastano due.

Dalla stessa categoria