WTA Gstaad: la favola di Minella arriva fino alla finale. Domani sfiderà Cornet

Mandy Minella giocherà a quasi 33 anni la sua prima finale WTA a Gstaad, dove è entrata da numero 225 del mondo e al rientro dalla maternità. Domenica, contro di lei, Alizé Cornet che ha approfittato del ritiro di Eugenie Bouchard per un problema fisico.

Mandy Minella sta andando oltre tutti i limiti. La lussemburghese ha raggiunto la prima finale in carriera nel circuito WTA, escludendo il circuito ‘WTA 125k’ che la stessa associazione lo ritiene un gradino più sotto, nel momento forse più inatteso perché a novembre spegnerà 33 candeline e da 9 mesi è diventata madre della prima figlia Emma Lina. Lei per prima non riesce a immaginarsi tutto quanto, perché se solo sperava a febbraio di poter ancora disputare un tennis di buon livello e di essere dentro le prime 200 del mondo per fine anno, così da disputare le qualificazioni a Melbourne per l’Australian Open 2019, adesso si ritrova a poco meno di 200 punti dal tabellone principale del primo Slam dell’anno nuovo.

Minella, che ha cominciato la settimana al numero 225 del mondo, si è spinta fino alla finale a Gstaad eliminando lungo il cammino avversarie di buon valore: la numero 2 del seeding Johanna Larsson, già vincitrice in stagione del WTA di Norimberga, la spagnola Sara Sorribes Tormo lasciandole 3 game, e oggi il talento ceco di Marketa Vondrousova, appena fuori dalle 100 ma con un’ottima capacità di farsi valere sulla terra battuta. 4-6 6-2 6-2 il punteggio finale che ha premiato la lussemburghese, quarta mamma del tour WTA a raggiungere un ultimo atto del circuito maggiore dopo Kateryna Bondarenko lo scorso anno a Tashkent, Tatjana Maria a Maiorca e Serena Williams a Wimbledon, entrambe poche settimane fa.

Domani, per lei, l’ostacolo sarà il più duro possibile perché dall’altra parte della rete avrà la numero 1 del seeding Alizé Cornet. La francese è arrivata alla sfida decisiva approfittando del ritiro di Eugenie Bouchard sul punteggio che vedeva la numero 48 del mondo avanti 7-6 1-0 e servizio. Il primo set è stato molto combattuto e ci sono state chance per entrambe: la canadese ha avuto un break a inizio partita, ha mancato 4 palle per un nuovo vantaggio sul 3-3 e ha poi dovuto salvare 4 set point sul 4-5 prima di capitolare al tie-break. Nella pausa tra i due set, è entrata in campo la fisioterapista che ha controllato la parte alta della coscia prima di applicare una vistosa fasciatura. Perso il primo turno di battuta ha stretto la mano alla sua avversaria che ha festeggiato un po’ mestamente la prima finale dopo 18 mesi.

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