WTA Eastbourne: Wozniacki torna a vincere su erba dopo 9 anni, battuta Sabalenka

Era il 2009 quando Caroline Wozniacki vinse per la prima volta su erba, proprio a Eastbourne dopo 9 anni dopo ha concesso il bis. Secondo titolo nel 2018, in entrambi i casi dopo aver salvato un match point nel torneo. Applausi, comunque, alla settimana di Aryna Sabalenka.

Di solito in queste circostanze si riprende il giochino del “dove eravamo X anni fa”, dove al posto della variabile X si indicava un numero. In questo caso il dato risale a 9 anni fa, tanto quanto è passato da quando Caroline Wozniacki vinse il suo primo e unico titolo su erba. La danese ha spezzato questo tabù quest anno, nello stesso luogo dove aveva sollevato il titolo nel 2009 battendo, in quella circostanza, Virgine Razzano. A Eastbourne la numero 2 del mondo ha colto il secondo titolo della stagione e in entrambi i casi lo ha fatto salvando almeno un match point lungo il cammino. Qui fu ieri, nella semifinale vinta contro Angelique Kerber, il primo (e ben più famoso) nel recupero da 1-5 e due match point consecutivi sotto contro Jana Fett a Melbourne.

Wozniacki ha messo fine alla grande, grandissima settimana di Aryna Sabalenka, che perde la terza finale consecutiva a livello WTA ma, e forse è la cosa più importante, ha mostrato grandissima capacità di adattamento a tutte le superfici fin dalla prima circostanza a Tianjin. Se il cemento è forse il terreno che ha calcato in maniera più continuativa fin dall’inizio della carriera, quest anno ha centrato una finale anche sulla terra al primo main draw WTA sul rosso e ora una importante finale su erba. Potenza pura, forse una delle più interessanti giocatrici nell’analizzare lo spostamento di tutto il corpo verso la palla a impattare ed imprimere forza e velocità. E se in campo ha un’espressione un po’ incrucciata, col microfono davanti ha dimostrato di sciogliersi e saper sorridere e far battute anche dopo una sconfitta in un match molto tirato, un 7-5 7-6(5) dove ha avuto chance importanti ma in entrambi i set non ha saputo concretizzare quando è andata al servizio per chiudere i parziali.

È la terza finale a livello WTA persa e sia qui che a Tianjin, contro Maria Sharapova, ha dimostrato di competere alla pari contro le migliori. Guardando la carta d’identità e vedendo i soli 20 anni, viene da pensare se sia solo una questione di tempo e cosa potrà essere Aryna Sabalenka quando incomincerà a gestire meglio, mentalmente, i momenti in cui ha nella racchetta la chance di portarsi a casa i punti (e i trofei) importanti. Intanto, però, la scena è tutta per Wozniacki che prova a darsi una bella carica in vista di Wimbledon, terreno per lei molto arduo dove non ha mai passato il quarto turno. Quest anno, pur in caso di riuscita, con molta probabilità avrà di fronte Serena Williams. Ci vorrà tutta la sua bravura, anche perché come dicevamo l’erba non è mai stata vera amica e ora che sembra aver trovato un buon rendimento le arriva il tabellone potenzialmente più complicato.

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