Teste di serie a Wimbledon: Federer numero 1, Cecchinato con Fognini

Le teste di serie di Wimbledon tradizionalmente vengono assegnate attraverso una formula non particolarmente complessa. Ecco perché Federer sarà numero 1, Cecchinato 30, Fognini chissà. Il resto vi farà girare la testa...

In questo periodo dell’anno per ingannare l’attesa che ci separa da Wimbledon, c’è chi guarda il Queen’s o Halle, chi da un’occhiata al mondiale di calcio e chi si sbizzarisce con i calcoli delle teste di serie di Church Road. Conteggi non particolarmente complessi ma un po’ noiosi che gradiamo sempre qualcuno faccia al posto nostro. Qualcuno appunto che non sa bene come ingannare l’attesa. Com’è noto tra i tennisofili Wimbledon non segue pedissequamente il ranking ATP e si permette alcune variazioni. Una volta erano totalmente discrezionali, ma dal 2002 si segue una semplice formuletta. Le 32 teste di serie sono i primi 32 del ranking ATP di lunedì 25 giugno, ma la posizione che occupano varia a seconda di questa formula.

Semplicemente si sommano i punti del ranking ATP con i punti conquistati sull’erba nei dodici mesi precedenti al 25 giugno 2018 (quindi nel periodo 26 giugno 2017-25 giugno 2018), più il 75% dei punti sull’erba conquistati dal 27 giugno 2016 al 26 giugno 2017.

In questo momento i primi 32 della classifica ATP sono Federer, Nadal, Zverev, del Potro, Dimitrov, Cilic, Thiem, Anderson, Goffin, Isner, Schwartzman, Carreno Busta, Querrey, Sock, Fognini, Bautista Agut, Edmund, Pouille, Berdych, Chung, Kyrgios, Djokovic, Shapovalov, Kohlschreiber, Gasquet, Mannarino, Nishikori, Cecchinato, Dzumhur, Krajinovic, Raonic e Rublev.  Prima ancora però di calcolare le loro reali posizioni c’è da dire che non è detto che siano questi i 32 che saranno ai primi posti della classifica ATP lunedì prossimo. Sicuramente non ci sarà Rublev, che l’anno scorso aveva raggiunto i quarti di finale ad Halle e quest’anno non è andato. I 90 punti persi dal russo favoriranno Fernando Verdasco, che lunedì potrebbe essere il numero 32 in classifica. Il motivo del condizionale è dato dal fatto che Verdasco, che avrà 1305 punti, potrebbe essere superato – non contemporaneamente ovviamente –   da ben nove giocatori, che sono ancora in gara tra il Queen’s e Halle. I nove sono Coric, Khachanov, Seppi, Paire, Sugita, Ebden, Tiafoe, Chardy e Benneteau. Se Coric dovesse vincere il suo incontro di oggi contro Basilashvili, il croato supererebbe Verdasco, anche se neanche lui sarebbe del tutto al sicuro. Coric arriverebbe a 1325, quota raggiungibile dagli altri otto, a condizione di vincere il loro torneo (a Khachanov basterebbe anche la finale, agli altri no). Per lo stesso motivo anche Raonic non è del tutto sicuro. Il canadese lunedì avrà 1430 punti, quota raggiungibile sia da Coric che da Sugita o Paire, se vincessero il torneo di Halle. È interessante la posizione di Raonic, perché in teoria il canadese avrebbe la testa di serie numero 13, grazie ai suoi ottimi risultati sull’erba e in special modo a Wimbledon. Ma se fosse fuori dai 32 non avrebbe la testa di serie.

Questo è il motivo per il quale Federer potrebbe non essere numero 1 del mondo lunedì ma avrà lo stesso la testa di serie numero 1 a Wimbledon. Lo svizzero ha un vantaggio enorme su Nadal, anche se perdesse contro Paire manterrebbe circa 2700 punti di vantaggio. E questo è il motivo per cui Cilic, quinto del ranking, sarà testa di serie numero 3. La numero 4 sarà Zverev, la 5 Dimitrov, se batte Djokovic, altrimenti sarà del Potro.  La testa di serie numero 7 sarà Thiem.
Querrey in questo momento sarebbe testa di serie numero 10, ma se dovesse vincere il quarto di finale  contro Cilic passerebbe al numero 9 al posto di Isner, mentre per aspirare alla numero 8 di Anderson deve vincere il torneo.
La testa di serie numero 11 andrà a Goffin, mentre se Bautista Agut non vince ad Halle e Djokovic non vince al Queen’s la testa di serie numero 12 sarà di Berdych e la 13 tendenzialmente di Raonic, con l’accortezza di cui sopra.
La 14 in questo momento è di Lucas Pouille e la 15 di Diego Schwartzman ma entrambi possono  conservarla soltanto se Djokovic e Bautista non vincono i loro incontri e se Edmund o Kyrgios o Mannarino, che si affronteranno tra loro, non vincono al Queen’s. Se il serbo e lo spagnolo vinceranno e Kirgios o Edmund o Mannarino trionferà a Londra, Pouille sarà 17 e Schwartzman 18.
In questo momento le teste di serie dal 18 al 21 sono, nell’ordine, di Fognini, Sock, Carreno Busta e Gasquet. Ma dietro di loro ci sono i già nominati Edmund e Kyrgios. Chi vincerà lo scontro diretto di oggi supererà Gasquet, e se mai dovesse vincere anche il suo quarto di finale si aggiudicherà la testa di serie numero 18. Vincesse il torneo sarà almeno la testa di serie numero 16, e se Djokovic e Bautista perdessero prima della finale sarebbe la testa di serie numero 14. Chi perde tra Edmund e Kyrgios sarà la testa di serie numero 23 a condizione che Mannarino perda contro Benneteau e che Kohlschreiber vinca al massimo una partita. Mannarino, in questo momento testa di serie numero 24, è nelle condizioni già descritte per Edmund e Kyrgios, visto che la differenza tra lui e l’australiano è appena di 70 punti. Kohlschreiber in questo momento è testa di serie numereo 26, dietro Nishikori 25, ma vincendo lo supererebbe e vincendo quello successivo supererebbe il perdente di Edmund-Kyrgios. A differenza degli altri tre (Edumnd, Kyrgios e Mannarino) Kohli può al massimo aspirare alla testa di serie numero 15 a condizione di vincere ad Halle.
Se vi gira la testa consolatevi pensando che le teste di serie dal numero 27 al 32 sono già assegnate. Almeno oggi appartengono a Chung, Shapovalov, Dzumhur, Krajinovic, Cecchinato e Verdasco. Certo che appena arriva Coric…

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