ATP ‘s-Hertogenbosch: il ritorno di Tomic, Gasquet regola Tsitsipas

Il ritorno sull'erba fa bene a Bernard Tomic, che vince la quinta partita di fila e domani sfiderà Gasquet per un posto in finale.

Tantissimo tennis e pochissima voglia di mollare da parte degli otto giunti fino ai quarti di finale di s-Hertogenbosch, l’ATP 250 su erba che anche quest’anno ha raccolto diverse racchette famose. A sancire l’eliminazione della wild card McDonald è un tiebreak con continui ribaltamenti di fronte e lottato punto a punto, che rispecchia tra l’altro l’intero canovaccio della partita, serratissima e scarna di occasioni. È bastato un break nel decimo gioco, dopo che era prevalsa la regola dei servizi, a garantire a Jeremy Chardy il primo parziale, così come ne è occorso uno all’australiano, alla sua prima palla utile, per aggiudicarsi il secondo. Il francese ha avuto due occasioni di portarsi avanti nel terzo set, ma non è riuscito a sfruttarle. Al rush finale i due sono arrivati visibilmente stanchi, cercando di spendendo meno energia possibile in risposta. Come spesso succede in queste situazioni è un punto a fare la differenza, quello sanguinoso perso da McDonald sul 5-5 del tiebreak, che ha permesso a Chardy di agguantare la semifinale.
Si potrebbe pensare ad una vittoria facile di Ebden, a guardare il punteggio, ma così non è stato, almeno nel primo set. Il rumeno Copil ha dato battaglia portando ai vantaggi quattro game su nove e sprecando tre break point, di fila, per giunta. Il suo avversario invece al primo è andato a segno, riuscendo a chiudere il set. Nel secondo Ebden ha avuto vita più facile, forte anche del vantaggio e, brekkando nel primo e nell’ultimo gioco, è riuscito ad archiviare la pratica.
Continua il buon momento di Bernard Tomic, che fa fuori in due set Fernando Verdasco, colpevole di aver perso a zero la battuta in apertura d’incontro, facendo scivolare troppo velocemente il primo set. Riesce, lo spagnolo, a issarsi 4-1 nel secondo ma viene travolto dal ritorno dell’australiano che infila tre game di fila e riesce, gestendo bene i propri turni di servizio, ad approdare al tiebreak, che domina, portandosi in un lampo sul 6-1. Annulla due match point, Verdasco, prima di issare bandiera bianca. Bisogna ammetterlo, non male questa versione di Tomic (sicuramente la migliore dell’anno), che, certo, ha nella testa il suo più enorme limite, ma che sta riuscendo ad esprimere un buon livello di tennis in questa settimana, soprattutto con un alto numero di prime (anche oggi di netto sopra il 70%) e una gran tenuta da fondo.
Se quella di Chardy è stata una battaglia, Tsitsipas – Gasquet è stata una vera e propria guerra; sono stati necessari venti minuti per completare i primi tre game, un’ora per l’intero parziale e due tiebreak per decretare il vincitore. Il primo, che ha visto il francese farla franca per sette a due, ha messo in risalto anche tutti i peccati di gioventù del greco, che tanto bene aveva giocato fino a quel momento. Il suo schema era chiaro: chiudere rapidamente i punti al servizio, variando il più possibile (kick esterni, servizio e dritto, discese a rete) e prendersi qualche rischio in più in risposta; scelta che aveva portato i suoi frutti durante i turni di battuta, ma non nel momento che contava realmente. Alla ripresa Tsitsipas spreca tre colossali palle break di fila e, da quel momento in poi, sarà l’ordinaria amministrazione di entrambi a portare al secondo tie-break: stesso identico assolo francese e semifinale in cassaforte.

Quarti di finale

J. Chardy b. [WC] M. McDonald 6-4 4-6 7-6(5)
M. Ebden b. M. Copil 6-3 6-3
[Q] B. Tomic b. [4] F. Verdasco 6-4 7-6(3)
[2] R. Gasquet b. [5] S. Tsitsipas 7-6(2) 7-6(4)

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