Wawrinka: “Ho iniziato a giocare solo 12 giorni fa, sono contento del mio livello”

Stan Wawrinka parla nella conferenza stampa dopo la sconfitta al primo turno a Roma: "Norma? Lui è tornato quando ho potuto riprendere a giocare. Ora vedremo. Sicuramente lavorerà con me, spero tutto l'anno".

Come ti sei sentito in campo oggi? Cosa c’è stato di positivo, nonostante la sconfitta, dopo tre mesi di stop?
Di sicuro sono dispiaciuto per il risultato, avrei voluto vincere. Per me, comunque, se guardo a che punto sono, credo di essere contento, il livello è alto, più di quanto pensassi.
Ho iniziato a giocare solo dodici giorni fa, quindi sono felice, contento del livello che ho avuto in allenamento e di come mi sento fisicamente ora. Mi sento anche abbastanza bene in campo. Oggi, è vero, ero nervoso in campo, ho avuto molte esitazioni riguardo al mio gioco e sui movimenti e in tutto. Ero abbastanza rigido col corpo e questo fa una grande differenza, il modo in cui mi muovo e gioco. In ogni caso è stata una partita tirata e un paio di punti avrebbero potuto cambiarne l’esito. Però, ripeto, sono contento del livello a cui mi trovo.

Hai voglia di raccontarci la decisione di fermarti? Perché eri tornato a gennaio, poi ti sei fermato e hai appena detto che hai ripreso a giocare da dodici giorni. C’è stata una prognosi differente sull’infortunio? Cosa è successo?
No, quando sono tornato in Australia era abbastanza chiaro che non fossi pronto. Non ero al meglio fisicamente. D’altra parte per me era importante giocare per testare il ginocchio, come avrei reagito alla pressione della partita giocando contro i migliori per due, quattro ore ogni giorno. Sapevo comunque di essere lontanissimo dal mio livello. Quindi ho deciso di giocare qualche torneo per provare il ginocchio e il recupero post operatorio. Subito dopo ero positivo, perché il ginocchio stava bene. D’altra parte sapevo di dover fare un gran lavoro fisico, di dover più curare questo aspetto che il tennis, perché ero lontano dal mio livello. Avevo dolore anche nei piccoli movimenti. Ci vuole tempo per farlo passare. Questo è quello che ho fatto dopo Marsiglia. Ho fatto palestra quasi tutti i giorni per tre mesi. Ho fatto un duro lavoro. Ci sono state settimane molto faticose. Ma ora, onestamente, sono contento di dove sono. Penso di essere vicino al mio miglior livello, se guardo a ciò che esprimo in allenamento.
Ho sentito che sei tornato con Norman, è un programma a lungo termine, puoi dircelo?
Vedremo, vedremo. Lui è tornato quando ho potuto riprendere a giocare, per aiutare il gruppo. Ora vedremo cosa succede. Sicuramente lavorerà con me, spero tutto l’anno.
Il Roland Garros è alle porte, e lì hai molti punti da difendere. Mi sto chiedendo quali sono le tue aspettative e quanto giocherai prima di Parigi.
Come ho detto, devo essere paziente e accettare sconfitte come oggi, anche se è frustrante e pensavo di poter vincere. Devo stare tranquillo in ogni aspetto, succederà in questi mesi. Nello stesso tempo mi spingerò per vincere qualche partita, cercherò di giocare ogni torneo disponibile perché ho fatto sufficiente allenamento negli scorsi mesi, quindi ora voglio giocare partite, entrare in ritmo, avere confidenza coi punti importanti. So anche che tutto questo può tornare velocemente, persino in una o due partite. Quindi ci proverò.

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