Fed Cup: Kvitova senza pietà, Repubblica Ceca in finale contro gli USA

Un'ora per battere Julia Goerges, 58 minuti contro Angelique Kerber. Petra Kvitova trascina la Repubblica Ceca a una nuova finale in Fed Cup, che verrà giocata in casa.

Repubblica Ceca b. Germania 4-1

sabato

[CZE] P. Kvitova b. [GER] J. Goerges 6-3 6-2
[CZE] K. Pliskova b. [GER] A. Kerber 7-5 6-3

domenica

[GER] J. Goerges b. [CZE] K. Pliskova 6-4 6-2
[CZE] P. Kvitova b. [GER] A. Kerber 6-2 6-2
[CZE] K. Siniakova/B. Strycova b. [GER] J. Goerges/A. L. Groenefeld 7-5 rit.

C’era grandissima elettricità nell’aria, alla Porsche Arena, perché il pubblico dopo lo 0-2 di ieri e gli zero set vinti dalla Germania contro la Repubblica Ceca voleva una reazione. Non era mai successo che le beniamine del pubblico di Stoccarda rimontassero da un divario simile, ma a quel punto anche da una piccola scintilla poteva anche divampare un incendio.

Nei primi game della sfida tra Julia Goerges e Karolina Pliskova è successo tutto questo: la ceca è partita con 4 servizi vincenti, la tedesca ha risposto con 4 vincenti e un immediato break. La contesa è stata estremamente equilibrata, anche se il servizio di Goerges stava facendo la differenza rispetto alla prova di ieri. Vinto il primo set ha subito preso un nuovo break, raddoppiandolo poi sul 4-2 e chiudendo 6-4 6-2.

Come nelle previsioni della vigilia, il quarto singolare tra Angelique Kerber e Petra Kvitova avrebbe deciso tutto. I ricordi della bellissima partita in Fed Cup del 2014 sono subito svaniti: non tanto per una tedesca fuori condizione, quanto per una ceca che oggi non avrebbe avuto alcun calo nel rendimento. Praticamente perfetta nella sua proiezione offensiva, a spezzare il muro innalzato dalla rivale che cercava di rigiocare quante più palle possibili, ma il 6-2 6-2 finale in 58 minuti racconta di un dominio della numero 10 del mondo che come avvenuto nel primo turno ha portato a casa entrambi i singolari garantendo i punti necessari alla Repubblica Ceca per volare in finale, partita da giocare in casa contro gli Stati Uniti.

USA b. Francia 3-1

sabato

[USA] S. Stephens b. [FRA] P. Parmentier 7-6(5) 7-5
[FRA] K. Mladenovic b. [USA] C. Vandeweghe 1-6 6-3 6-2

domenica

[USA] S. Stephens b. [FRA] K. Mladenovic 6-2 6-0
[USA] M. Keys b. [FRA] P. Parmentier 7-6(4) 6-4

Tutto come previsto, verrebbe da pensare. La semifinale di Aix-en-provence ha messo in luce tutti i limiti di una Francia estremamente a corto di punte, una formazione tanto rimaneggiata da avere con sé appena 3 giocatrici. E quando anche la punta di diamante abbandona la barca, non è neanche giusto addossare le responsabilità a una giocatrice come Pauline Parmentier, 32 anni e mai oltre il numero 40 del mondo, attualmente fuori dalle prime 120 del mondo.

Parmentier ha diversi rimpianti sia per come ieri si è fatta rimontare contro Sloane Stephens, quando conduceva 5-2 nel primo set e 4-3 e servizio nel secondo, sia oggi quando contro Madison Keys aveva un vantaggio di 4-1 e doppio break nel primo set. Madison non ama la terra, per lei questa fase della stagione prima finisce e meglio è, però oggi ha fatto di tutto per impedire che la Francia, dopo la batosta subita da Mladenovic (appena 2 game raccolti contro Stephens), potesse arrivare a un doppio ormai insperato. Così è nata la sua rimonta nel primo set, così è maturata la voglia di restare avanti anche nel secondo nonostante i continui rientri dell’avversaria.

Stati Uniti in finale, in trasferta in Repubblica Ceca, alla caccia del secondo titolo consecutivo dopo quello del 2017.

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