Kerber: “Questi tre mesi sono stati duri: ero stanca ed ero sempre un passo troppo lontana dalla palla”

Intervista ad Angelique Kerber sui suoi progetti futuri: "Potrò riposarmi per iniziare al meglio la stagione sul terreno che preferisco".

Giornata difficile oggi? Per le condizioni e per aver giocato dopo il lungo sforzo di ieri? Quanto di questo ha influito oggi?
Credo un poco perché oggi mi sentivo stanca. Poi ovviamente era ventoso, un tempo ingannevole, ma ho già giocato molti match negli ultimi tre mesi in cui mi sentivo come oggi. Sì, le condizioni erano dure ed insidiose ed io non mi sentivo al 100% ma alla fine lei ha giocato davvero bene e merita questa vittoria.

Sembrava che nel secondo set avessi iniziato a spingere di più, ad essere più aggressiva e hai iniziato bene. Hai iniziato a sentire un click o hai solo pensato che sarebbe stata una battaglia in salita?
Sai, io credo sempre di poter vincere o di poter cambiare l’inerzia del match ma alla fine ho visto che cercavo di spingere di più ma ero sempre troppo lenta, un passo troppo lontana dalla palla e ho fatto molti errori. Ho cercato di dare il meglio e sono felice di questi tre mesi. Ora tornerò a casa, mi riposerò un po’ e mi preparerò per la stagione su terra.

Una riflessione su questi tre mesi? Non ti sei mai fermata e hai continuato a lavorare. Ora riposerai?
Sì, è un po’ quello che sento oggi: di aver lavorato veramente molto in questi ultimi mesi, cinque se prendiamo anche la offseason. Ed ora ho realmente bisogno di riposare per recuperare corpo e mente e tenermi pronta per la superficie che amo.

Poi ovviamente ti vedremo in Fed Cup, no? Sarà quella la volta in cui tornerai in campo?
Sì, sì.

Quanto importante è una settimana in cui giochi la Fed Cup a Stoccarda e poi il torneo?
Credo che ogni anno sia una settimana speciale, soprattutto se giochiamo la Fed Cup prima. Cioè giochiamo in casa ed ora saremo proprio a Stoccarda. È una cosa fantastica giocare in casa di fronte al proprio pubblico. Penso saranno due settimane pesanti per me ma davvero non vedo l’ora che arrivino.

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