ATP Miami: Federer contro Zverev o Kyrgios, pericolo Djokovic per del Potro

Sorteggiato il tabellone del Masters 1000 di Miami. Federer dovrebbe risucire a difendere il primato nel ranking, tornano Goffin e Nishikori. Solo Fognini e Fabbiano gli italiani nel main draw.

Con ancora negli occhi i match point sciupati da Federer a Indian Wells si è svolto il sorteggio del secondo Masters 1000 della stagione, quello di Miami. Stessi protagonisti della West Coast, uniche eccezioni il ritorno di Goffin e Nishikori, mentre aspettiamo di vedere se davvero Kyrgios deciderà di scendere in campo. Tra l’altro l’australiano è capitato dalle parti di Fognini, se mai entrambi passassero il primo turno.

Ma andiamo con ordine e partiamo da Federer. Allo svizzero servono i quarti di finale per poter stare tranquillo verosimilmente fino a Wimbledon e comincia contro un qualificato. La prima testa di serie dovrebbe essere Verdasco, ma con lo spagnolo meglio usare il condizionale. Lui, Sandgren o Garcia Lopez comunque non dovrebbero essere ostacoli particolari per un Federer al 50%, che si giocherebbe il primo posto contro Carreno Busta o Mannarino. C’è di peggio. Proseguendo, per Federer dovrebbe esserci o Berdych o Anderson, con il possibile ma non proprio probabile inserimento di Kachanov.

L’avversario della semifinale uscirà dallo spicchio di tabellone presidiato da Zverev. Ma l’impresa del tedesco non si presenta troppo facile, soprattutto con i quarti di luna del periodo che sta attraversando. Sascha rischia qualcosa già a primo turno, quando avrà uno tra Tsitsipas e Medvedev, più col primo che col secondo. Ne uscisse vivo dovrebbe trovare Ferrer, e di nuovo farà bene a stare attento. Poi, se si degna, potrebbe essere il turno di Kyrgios e lì la partita non dipende più da lui. Se l’australiano è in condizioni decenti è chiaramente il favorito, ma chissà. Intanto, come anticipato, anche lui dovrà guardarsi da Fognini. Chi sopravvivrà, per aggiudicarsi ildiritto di sfidare Federer in semifinale dovrà vedersela con il superstite di uno tra Sock, Querrey, Coric e Shapovalov, un vero rompicapo. Sock non pare quello dell’anno scorso e Querrey ha regalato una semifinale a Indian Wells ad un Raonic semovente, quindi forse sono i due ragazzini ad avere maggiori chanches. Ma Coric non sappiamo come ha smaltito la delusione di un semi già vinta e Shapovalov è ancora forse acerbo. Costretti a scommettere, qualche spicciolo lo metteremmo sul canadese ma chissà.

La parte bassa del tabellone è ancora più fluida. Reduce dal suo primo Masters 1000 portato a casa – e in che modo poi – e da 11 vittorie di fila chissà se del Potro avrà voglia di ricominciare una via crucis che partirebbe da Sugita, potrebbe proseguire con Nishikori, posto che il giapponese sia in condizioni di liberarsi del tedesco Gojowczyk, e concludersi con un incontro dal grande fascino contro, chissà, addirittura Novak Djokovic. In altri tempi non ci sarebbero stati dubbi ma oggi già il primo turno contro Paire o Zverev il vecchio pare complicato per il serbo, che poi dovrebbe liberarsi anche di Krajinovic.
Ad ogni modo chi va avanti dovrebbe trovare Dimitrov che da quella parte dovrebbe temere se stesso più che i vari Gasquet, Raonic o Schwartzman.

L’ultimo quarto è quello di Cilic che però inizia contro un “rinnovato” Taylor Fritz che cercherà di replicare l’andamento di Indian Wells, consdierato che potrebbe avere di nuovo Rublev se gli riuscisse l’impresa di superare il croato. Alla fine però potrebbe essere proprio il russo a guadagnarsi l’ottavo di finale contro Isner e Muller, partendo favorito per arrivare ad un interessantissimo quarto di finale con Chung, più che con il rientrante Goffin.

Degli italiani, purtroppo, abbiamo già detto quasi tutto, visto che oltre a Fognini sarà presente in tabellone il solo Fabbiano. Il ligure dovrebbe arrivare almeno a secondo turno contro Kyrgios, e rischia di scendere molto in classifica perché difende la fortunata semifinale dello scorso anno. Il pugliese parte contro Basilashvili e poi trova Anderson, difficile con la sua classifica sperare in qualcosa di meglio.

Dopo che la finale di Indian Wells ci ha ridato qualche speranza di non seguire tornei dal finale già scritto, chissà se a Miami avremo modo di vedere qualche bella partita in più.

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