WTA Budapest: finale Cibulkova-Van Uytvanck, l’ultima volta fu da blockbuster

Dominika Cibulkova lascia 5 game Mona Barthel e vola in finale dove affronterà Alison Van Uytvanck, col ricordo di quella partita pazzesca a Wimbledon 2014.

Dominika Cibulkova e Alison Van Uytvanck sono le finaliste del WTA International di Budapest. Per la slovacca si tratta di una prima dalla sfida dell’ultimo atto di New Haven perso 6-4 al terzo contro Daria Gavrilova e, in generale, della seconda finale appena dalle WTA Finals di Singapore 2016. Per la belga, invece, è la seconda in carriera dopo quella giocata e vinta a metà settembre in Quebec contro Timea Babos.

Una, Cibulkova, è venuta in Ungheria rinunciando a Dubai per trovare fiducia e in settimana ha concesso: 6 game a Fanny Stollar, Kristen Flipkens e Johanna Larson, 5 oggi nel 6-3 6-2 a Mona Barthel. L’altra, Van Uytvanck, ha trovato una settimana pazzesca perché ha liquidato tutte le avversarie con punteggi sorprendenti come il 6-1 6-0 a una delle più in forma tra le giocatrici di seconda fascia come Mihaela Buzarnescu e il 6-2 6-4 alla numero 2 del seeding ed è top-30. Oggi, il comodo 6-4 6-3 a Viktoria Kuzmova, ripescata.

Tra le due c’è un solo precedente ma fu altamente esplosivo. Wimbledon 2014, match di secondo turno sul campo 12. Van Uytvanck avanti 6-3 3-6 5-3 e servizio, con due match point consecutivi a disposizione. Prese un po’ di tempo per servire e l’arbitro, molto rigido, le comminò il secondo time violation della sua partita che voleva dire seconda di servizio. La belga perse completamente la testa e si lamentò tantissimo, con il proprio team che la supportava dal proprio angolo urlando diverse frasi poco piacevoli all’arbitro. Van Uytvanck servì la seconda e Cibulkova, in allungo estremo, colpì di dritto in lungolinea trovando una delle risposte più belle di quel giorno. Seguì un doppio fallo sul secondo match point di un’avversaria completamente nel pallone. Due vincenti più tardi e Dominika rientrava nel match.

Al cambio campo la belga quasi non si sedette, rimanendo di fronte alla torretta dell’arbitro a lamentarsi piuttosto animatamente, sbattendo la racchetta dalla rabbia. Cibulkova, nel frattempo, era seduta con l’asciugamano sopra la testa a coprire il volto e non far caso a quanto stesse succedendo. Il match è ripreso, e gli equilibri erano definitivamente cambiati: Cibulkova per la prima volta nel match era in comando del gioco e in un amen si arrivò sul 5-5. Non solo, ma anche in risposta la musica era cambiata e se fino al nono game aveva visto le briciole, riusciva a rispondere molto meglio. Sul 6-6 il momento decisivo con un secondo break in favore dell’ex numero 4 del mondo e la chiusura pochi minuti dopo, con un’esultanza che la lasciò quasi senza voce e la conferenza stampa fu fatta con una giocatrice praticamente afona.

3-6 6-3 8-6 per Cibulkova in quello che è il primo e unico precedente tra le due. Domani il secondo round.

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