ATP New York: vittoria per Kevin Anderson che diventa numero 9 ATP

Kevin Anderson è il primo vincitore del torneo ATP 250 indoor di New York.

[1] K. Anderson b. [2] S. Querrey 4-6 6-3 7-6(1)
La prima edizione di questo torneo ATP 250, unico indoor negli Stati Uniti, si conclude con la vittoria del sudafricano Kevin Anderson ai danni dello statunitense Sam Querrey. Lo statunitense arrivava in finale con un percorso relativamente netto e rapido con due vittorie in due set su Youzhny e Karlovic e l’ultima, in tre, con Mannarino mentre il sudafricano dopo tre partite combattute e vinte al terzo, rispettivamente contro Escobedo, Tiafoe e Nishikori. Una vittoria per Anderson che arriva a quasi due anni e mezzo di distanza dall’ultima ottenuta ad agosto a Winston-Salem, altro ATP 250 e che lo porta al suo best ranking, in nona posizione, scalzando del Potro. Una finale molto combattuta e che si pensava risolversi con una serie di tie-break, essendo entrambi ottimi battitori, e che invece ha visto ben 6 break, relativamente pochi ace (16 Anderson e 9 Querrey) e mai prevalere nettamente uno dei due tennisti.
Parte molto bene Anderson, tenendo agilmente il turno e conquistando subito un break, grazie alla sua capacità di togliere tempo all’avversario con risposte rapide e discese a rete. Ma Querrey dimostra grande carattere ottenendo immediatamente il controbreak e da lì non sbagliando quasi più nulla. Sono le soluzioni di dritto in corsa, a cui è costretto da Anderson che cerca di farlo correre a destra e sinistra per metterlo in difficoltà, che regalano allo statunitense la possibilità di ipotecare il vantaggio, che raggiunge nel settimo game. Anderson dal canto suo inizia a sbagliare molto la misura dei colpi chiudendo spesso abbondantemente oltre la linea, pressato dai colpi dello statunitense che recupera tutto e ritorna con ancora più potenza.
Secondo set vede un Anderson sicuro di sè che stavolta non solo ottiene e mantiene il break al secondo game ma se ne assicura un altro, approfittando dell’evidente calo al servizio di Querrey che ha il 54% di punti vinti con la prima di servizio e addirittura lo 0% sulle seconde. Ma al momento di servire per il set il braccio del sudafricano trema ed il tennista inizia a commettere gli errori del primo parziale riportando in partita Querrey che si carica e recupera un break. E Anderson rischia di pagare la momentanea distrazione perché lo statunitense tiene il servizio ed insidia la battuta dell’avversario ma grazie a due soluzioni di dritto e due ottime prime il sudafricano riesce a chiudere il set.
Il terzo parziale è quello che in un certo senso ci si aspettava con un assolo di servizi per parte con dei momenti più combattuti con possibilità di break nel terzo e quarto game in cui il livello si alza parecchio per sopperire un momento di calo del servizio. Entrambi cercano di velocizzare il gioco con discese a rete di variabile successo e puntando molto su servizio e dritto a seguire finchè non si giunge ad un meritato tie-break che consegna la vittoria ad Anderson. Molto più sicuro il sudafricano nei punti decisivi ed aggressivo in risposta mentre Querrey non riesce a restare concentrato e svanisce in quest’ultimo game racimolando solo un punto.

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