Head, il sensore perfetto?

Il marchio austriaco presenta il suo nuovo e innovativo sensore. Abbiamo scritto più volte di “era tecnologica”. Head è al passo coi tempi, sempre.

Pochi giorni fa la presentazione del un nuovissimo sensore Head. Quale momento migliore se non in concomitanza con l’Australian Open? Marin Cilic, Sascha Zverev, Tomas Berdych, Sloane Stephens, Maria Sharapova, Richard Gasquet, Andy Murray, Novak Djokovic, solo alcuni dei testimonial di uno quei colossi che sa sempre cosa fare e come. Ed proprio quando la maggior parte degli head-tennisti era in campo a Melbourne che è arrivata la notizia dell’ultima innovazione in casa Kennelbach.

 

Il sensore è stato sviluppato da ZEPP, esperto nella tecnologie dei sensori e nella progettazione di applicazioni. Lo strumento si adatta perfettamente alla maggior parte delle racchette da tennis Head e offre quattro modalità uniche: gioco, allenamento, competizione e servizio in 3D. Il sensore viene fornito con un’app gratuita per Android e IOS che consente ai giocatori di tennis di analizzare ogni loro movimento sul campo, tenere traccia delle loro prestazioni e confrontare le loro statistiche con amici o rivali.

Il Sensore offre un’ampia gamma di opzioni a supporto dell’analisi del proprio gioco. La modalità PLAY permette agli utenti di monitorare ogni colpo, di registrare la velocità della palla, il sweetspot e altre funzioni. Con la modalità TRAIN, i giocatori possono migliorare il proprio gioco utilizzando un database in continuo aggiornamento e dotato di vari esercizi forniti da coach Head. Con la modalità COMPETE possono comparare la propria performance di gioco in singolare e in doppio. Inoltre, la modalità per il Servizio 3D SERVE aiuta i giocatori a migliorare il proprio servizio analizzando il colpo e il sweetspot. Il sensore, oltre a essere compatibile con quasi tutte le racchette Head, è anche resistente all’acqua e dotato della più recente tecnologia Bluetooth standard.

Negli ultimi dieci mesi, giocatori e allenatori di tutto il mondo hanno fornito preziosi feedback per migliorare il software e l’attendibilità dei dati inviati; questa è la punta dell’iceberg di una ricerca che va avanti ormai da qualche anno. Chiudiamo con le parole di Michael Ward, General Manager della John McEnroe Tennis Academy di New York: <<la mia prima impressione su questo sensore è stata ottima. E‘ uno strumento che utilizzerò con i miei ragazzi e anche come giocatore per analizzare i miei dati di spin, velocità e sweetspot. È il miglior prodotto che abbia mai visto sul mercato>>.

 

 

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