Halep: “Domani vedrò come va la caviglia e deciderò in merito”

Intervista alla numero 1 dopo la vittoria su Destanee Aiava al primo turno degli Australian Open: “Sono davvero felice di aver vinto, era molto importante per me”

Come va la caviglia?
Non lo so, ho sentito parecchie fitte in campo e non ho ancora avuto tempo di fare un controllo. Ho fatto doccia, stretching e poi sono venuta qui. Vorrei aspettare domani per vedere come mi alzo. Per esperienza non credo ci sia nulla di rotto ma il dolore è stato forte in campo e dovrò vedere coi dottori.

Ma è la stessa caviglia dell’anno scorso?
Ho avuto questo problema l’anno scorso ed anche prima e questa caviglia adesso. Le mie caviglie non sono proprio messe bene ed è per questo che ho sempre la fasciatura. Ma non capisco cosa sia successo perché avevo la fasciatura e non ho capito a cosa sia dovuto. Guarderò alla TV come è accaduto perché non lo riesco a ricordare.

Potrebbe esserci l’eventualità che tu non giochi giovedì questo?
Non ci sto pensando. Sono abituata ad aver fastidio alla caviglia e perciò non credo che mi fermerò. Ma, come sai, priorità sempre alla salute, quindi vedremo. Secondo me sarò capace di giocare.

Parlaci del primo set: come stava giocando. Hai iniziato te lenta o stava giocando davvero bene la tua avversaria?
Penso stesse giocando davvero bene. Giocava senza emozioni, non era dispiaciuta di nulla e colpiva molto forte e bene. Io ero un po’ nervosa perché qui ho perso per due anni di fila al primo turno e quindi non volevo fare la tripletta (ridendo). Ma penso sia davvero un’ottima giocatrice, talentuosa e farà molto in futuro. Ma sono davvero felice di aver vinto al primo turno, era molto importante per me.

Cosa dici a te stessa per calmarti e tornare a rilassarti in una situazione di stress?
Non posso scappare dallo stress (ridendo) come non posso scappare dal dolore alla caviglia. Ma ora mi sento molto più rilassata e a mente libera e spero così sia anche domani. Semplicemente scendere in campo rilassata e divertirsi, come ho fatto in Cina.

Come ti senti a dover affrontare Bouchard al prossimo turno?
Sarà un match normale, niente di speciale. So come gioca ma non ci affrontiamo da molto stempo.

Semifinale di Wimbledon…
Sì, forse, nel 2014. Parecchio tempo fa. So che lei sta sempre sulla riga di fondo e cerca di colpire il più velocemente e forte possibile ed io continuerò a fare lo stesso gioco che faccio: aggressivo, cercando di muoverla.

Abbiamo visto Angie (Kerber) giocare un ottimo tennis di nuovo. Ora ci sono un sacco di giocatrici che eravamo abituati a vedere in top 10 che ora sono fuori dalla top 20: Aga, Petra e tante altre. Ti sembra strano tutto ciò?
Beh con ogni giocatrice è accaduto qualcosa. Petra ha avuto un brutto momento nella sua vita, è stato difficile mantenere lo stesso ritmo di una top 10 dopo un assenza così lunga. Angie ha vinto due Grand Slam, diventando la numero uno e credo si fosse rilassata un po’ troppo alla fine dello scorso anno. E’ stato un anno eccezionale e sono sicura che torneranno tutte; Angie è già tornata. Loro hanno il gioco, hanno il ritmo…devono solo ritrovarlo e sentirlo. Non è così difficile ma devono avere pazienza.

Quando Angie ha raggiunto il numero uno e vinto due Slam le aspettative su di lei forse hanno pesato un po’, influendo sul suo ultimo anno. Sei preoccupata che ti possa succedere lo stesso?
No. Io voglio stare in quella posizione ad essere onesta (ridendo). Vincere un Grand Slam, essere la numero uno,…poi vedremo. Al momento non sento quella sorta di pressione. Sono la numero uno ma mi sento come se avessi raggiunto ciò che volevo, che il sogno fosse diventato realtà. Non voglio preoccuparmi di ciò. Qui invece è diverso. Qui la preoccupazione veniva dal fatto che ho perso per due anni di fila al primo turno. Ed è per questo che ero particolarmente nervosa; ma la pressione di essere la numero uno è una cosa normale, non la sento. Vedremo le prossime settimane.

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