WTA Mosca: gioia Goerges, primo titolo dopo 6 anni

Julia Goerges corona a Mosca la stagione più bella della carriera: primo titolo WTA dopo oltre 6 anni, rientro in top-20 dopo 4, numero 1 di Germania a 29 anni.

[7] J. Goerges b. D. Kasatkina 6-1 6-2

“Ho lavorato tantissimo per essere qui oggi, non potrei essere più felice di così” sono le prime parole che Julia Goerges ha pronunciato stringendo tra le mani il primo titolo WTA dopo oltre 6 anni. È lei la nuova campionessa del WTA Premier di Mosca, che va ad aggiungersi al titolo ottenuto a metà aprile del 2011 nell’evento di casa a Stoccarda. È lei, da domani, il nuovo volto della Germania tennistica femminile, completando un cammino enorme.

A due settimane dal compiere 29 anni e dopo essere stata numero 53 del mondo nella prima settimana del 2017 ad Auckland, Goerges è risalita fino alla posizione numero 18 che verrà ufficializzata alla nuova stesura delle classifiche. Per la prima volta in carriera sarà leader della Germania, per la prima volta numero 1. Farcela ora ha un significato ancor più speciale, un po’ come la sua connazionale Angelique Kerber (che scenderà a 19) quando si inventò, lo scorso anno, la stagione della vita e finì per superare grazie anche a 2 titoli Slam Serena Williams quando mancavano appena 4 mesi al suo ventinovesimo compleanno.

Veramente poco da dire sulla partita se non un elogio continuo alla qualità del gioco che Goerges ha messo in campo quest oggi. Un’ora e sei minuti la durata “grazie”, soprattutto, al game di 10 minuti della tedesca ad inizio del secondo set. 33 vincenti su 56 punti vinti, appena 18 quelli regalati all’avversaria. Praticamente ingiocabile. Molto emozionante poi il match point.

Il servizio di Goerges sembrava buono, il suo coach stava quasi per saltare come una molla con gli occhi già lucidi. Kasatkina ha chiamato il falco, Goerges si è chinata in avanti come chi non vedeva l’ora di chiudere questo conto col destino (ricordiamo che in stagione aveva già perso tre finali, tra l’altro servendo per il match a Washington). La palla effettivamente aveva toccato. Racchetta a terra, sguardo verso il proprio coach, gioia immensa in un misto di emozioni che quasi non riuscivano neppure a farla piangere. Può sembrare poco, visto oltretutto che domani scatterà il torneo più prestigioso della stagione WTA, Slam a parte. Eppure questo successo è oro, già solo per la sensazione di vedere ripagati tutti gli sforzi fatti lungo questi sei anni.

Dalla stessa categoria