US Open uomini: Schwartzman sorprende ancora, tutto facile per Querrey, fuori Shapovalov

Pablo Carreno Busta ferma la corsa di Denis Shapovalov, Diego Schwartzman, supera uno spento Pouille. Nella notte Querrey approfitta di uno Zverev malconcio.

[29] D. Schwartzman b. [16] L. Pouille 7-6(3) 7-5 2-6 6-2 (Simone Milioti)

Continua il sorprendente US Open di Diego Schwartzman, l’argentino raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di finale in uno Slam, ci riesce battendo un incomprensibile Pouille e superando un piccolo momento di crisi in cui ha dovuto ricorrere anche all’intervento del fisioterapista.

Rimane più aperto che mai il torneo nella metà inferiore del tabellone ed esce un’altra testa di serie di peso. L’argentino adesso giocherà il match della carriera contro un altro tennista che sarà nella sua stessa situazione, Carreno Busta, alla ricerca di una storica prima semifinale Slam.
Questo ottavo di finale è stato vinto dalla grinta dell’argentino che non ha brillato ma è sempre rimasto attaccato nel punteggio. Quando sembrava ormai finita per il francese un problema alla gamba ha bloccato Schwartzman; nel finale di terzo set l’argentino era immobile e il break nel quarto in favore di Pouille sembrava presagire una fine ingloriosa, ma il tennista di Buenos Aires è risorto archiviando la pratica in quattro set.
Nel dettaglio il primo parziale è molto equilibrato, i due giungeranno al tie-break dopo che hanno perso entrambi il servizio in due game consecutivi, al quarto e quinto. Pouille era scappato sul 3-1 ma si era fatto subito riagganciare. Da quel momento nessuno aveva più avuto chance di rompere l’equilibrio e nel gioco decisivo partiva forte l’argentino, conquistando il minibreak e allungando sul 3-0. Pouille provava a rientrare, ma un più coraggioso Schwartzman osava di più e la fortuna lo sappiamo aiuta gli audaci: uno smash che atterra in campo e un’accelerazione di dritto che sfiora il nastro e poi pizzica la riga sono la mazzata decisiva per il francese che perde così il primo set al tie-break.
Nel secondo è ancora Pouille a rompere per primo l’equilibrio dei servizi, l’argentino a dire la verità non ha dalla sua una battuta efficace e spesso i due si giocano il punto sullo scambio. Dall’uno pari seguono tre break e il francese allunga sul 4-2 confermando il secondo break ottenuto. Per la seconda volta Pouille è avanti un break, ma si fa recuperare nuovamente, Schwartzman pareggia i conti all’ottavo gioco. I due sembrano avviati ad un nuovo tie-break ma ancora una volta è la generosità dell’argentino a dare colore al set, permettendogli di ottenere un insperato break al dodicesimo gioco.
Sembra finita per questo Pouille, non gioca al meglio ma quello che fa non sembra bastare, ritrovarsi due volte in vantaggio e non sfruttare le occasioni può pesare. In suo soccorso arriva un problema fisico per Schwartzman, l’argentino tiene sino al 2-1 in suo favore, poi cede di schianto: cinque giochi di fila per Pouille, con in mezzo un medical time out, che mantengono in partita il francese.
Il quarto set inizia con Schwartzman che sembra faticare a muoversi, ne approfitta Pouille che brekka l’avversario al terzo gioco, ma l’argentino reagisce con il cuore e si riprende subito il controbreak a zero. Sulle ali dell’entusiasmo e del pubblico abbastanza schierato con lui, Schwartzman ha dato l’avvio ad una serie di cinque giochi che gli permette di chiudere la pratica e qualificarsi per la prima volta in un quarto di finale Slam.
Esce male Pouille dal torneo, non tanto in termini di punti parzialmente confermati, qui lo scorso anno difendeva i quarti di finale ottenuti grazie una splendida vittoria contro Nadal, con cui si era fatto conoscere ai più. Il francese ne esce male poiché ridimensionato, il suo ottavo di finale è stato inizialmente pauroso, non prendendosi mai rischi, nella seconda parte invece sono fioccati gli errori gratuiti e banali, per capirci il match si è concluso con un suo doppio fallo di quasi mezzo metro.

[12] P. Carreno-Busta b. [Q] D. Shapovalov 7-6(1) 7-6(4)7-6(3) (Aldo Cutaia)

Grande prestazione di Pablo Carreno Busta, che si sbarazza faticosamente in tre set di Denis Shapovalov. Lo spagnolo ha messo in campo una solidità fenomenale, che finora gli ha concesso di non perdere nemmeno un set nel torneo.
Il primo set si apre con uno Shapovalov particolarmente ispirato, mentre Carreno resta a remare da fondo cercando di limitare i danni. Il canadese espone tutto il suo repertorio in versione caratterizzata da nemmeno troppi errori. Il dritto, il colpo più macchinoso, funziona a dovere e con il rovescio disegna traiettorie meravigliose, giocando costantemente in anticipo. Lo spagnolo sembra in affanno, in quanto il tennis immediato di Shapovalov non gli concede il tempo di preparazione per lui ideale. Il break nel sesto gioco proietta il canadese sul 5-2. A quel punto Carreno sembra trovare le misure, facendo qualche decisivo passo in avanti in campo, soprattuto in risposta. Il servizio di Shapovalov si guasta e così lo spagnolo riaggancia il suo avversario.
I due arrivano al tiebreak, nel momento in cui al canadese si inceppa anche il dritto, sopratutto il lungo linea. È 7-1 per Carreno.
Secondo parziale che vede lo spagnolo più in fiducia in virtù del set appena vinto e il canadese che continua ad aver problemi dal lato sinistro. Carreno adesso riesce a spingere con i suoi colpi piatti, impostando lo scambio senza rischiare, ma nemmeno dando a Shapovalov la possibilità di rendersi aggressivo. Il canadese di contro concede più di prima e ciò lo costringe a subire il break, che traghetta Carreno sul 5-2. Tale punteggio non sembra oggi particolarmente fortunato, in quanto Shapovalov dirige un ultimo assalto al servizio dello spagnolo, riuscendo a riportare il set sui binari del servizio. Carreno incassa il colpo, ma nel game successivo non permette al canadese di costruirsi ulteriori possibilità sulle ali dell’entusiasmo.
L’epilogo del set si deciderà ancora al tiebreak. 
Shapovalov parte di nuovo male, essendo impreciso al servizio e sbagliando a rete. Carreno di contro è tornato a non sbagliare più, salendo sul 4-1. Il canadese si fa sotto portandosi sul 4-3, ma da lì in poi cade in errori grossolani col dritto. L’ennesimo errore provocato da una penetrante risposta di Carreno, consegna il set allo spagnolo con il risultato di 7-4.
Shapovalov si rende conto di dover accelerare ancor più di quanto fatto finora, in quanto sotto di due set contro un avversario meglio preparato dal punto di vista atletico e muscolare. Dopo aver difeso una palla break, riesce a strappare la battuta a Carreno, salendo sul 3-0. Il canadese ha poi la possibilità di passare avanti di due break, ma lo spagnolo sfrutta degli ingenui errori dell’avversario, rimanendo a galla. Arriva nel game successivo il conto degli sforzi sostenuti precedentemente da Shapovalov, che restituisce il break di vantaggio con un sanguinoso doppio fallo. Shapovalov continua a incitarsi ugualmente, ma la sensazione è che ormai il match sia nelle mani dello spagnolo. Carreno arriva ancora una volta vicino a perdere il set, per poi giocare in maniera impeccabile i punti pesanti, arrivando nuovamente al tiebreak, tappa fissa di questa partita.
La trama è la stessa di sempre, Shapovalov perde tutti gli automatismi del resto di set e Carreno tira fuori il meglio dal suo tennis. Nel giro di un amen lo spagnolo sale 6-1 e al terzo match point chiude la pratica canadese.

È ormai chiaro ai più che Shapovalov ha un radioso futuro davanti a sé, ma ad oggi Carreno Busta è semplicemente un tennista più solido, più cinico, più forte. Il canadese ha ovviamente una marcia in più rispetto allo spagnolo e probabilmente non ci metterà troppo tempo a superarlo di livello, ma oggi però vince Carreno, che dopo la semifinale raggiunta ad Indian Wells, centra anche i quarti di finale in questi Us Open.

[17] S. Querrey b. [23] M. Zverev 6-2 6-2 6-1 (dal nostro inviato Daniele Rossi)

Sam Querrey sa di avere davanti l’occasione della vita e non vuole lasciarsela sfuggire. Quarti di finale con Kevin Anderson e poi semifinale con uno tra Carreno Busta e Schwartzman, per cogliere quella finale che a New York un tennista americano non gioca dal 2006, allor quando Roddick perse in quattro set con Roger Federer.
L’avversario di stasera era uno di quelli insidiosi, Zverev il grande, che per una volta ha fatto più strada del fratellino prodigio Alexander. Nel turno precedente Misha aveva disinnescato il servizio bomba del ‘gemello’ di Sam, John Isner, ma il Querrey in versione 2017 ha decisamente una marcia in più. La semifinale a Wimbledon non è stato un caso e ora lo statunitense, grazie anche un’improvvisa carenza di concorrenza, da comprimario è passato a protagonista.
Il match è stato divertente e veloce come nelle previsioni, grazie agli uno-due di Querrey e al sistematico serve and volley di Zverev. La tattica garibaldina del tedesco assicura spettacolo, ma si muove sempre sul filo del rasoio. Mischa ha perso il servizio subito e poi non è più riuscito a rientrare in carreggiata, complice un Querrey concentratissimo e implacabile in battuta, capace di prendersi anche un secondo break.
Nel secondo Zverev ricorreva alle cure del fisioterapista per un problema alla spalla e reggeva fino al 3-2, quando Querrey si prendeva il break grazie ad un bella risposta incrociata di rovescio che il tedesco non riusciva a tirare su. Come nel primo parziale, il 29enne californiano trovava un altro break per sigillare il secondo set con un altro 6-2.
Nel primo game del terzo set, Querrey al servizio partiva da 0-30 per poi infilare quattro ace consecutivi: un perfetto simbolo della superiorità dell’americano che nel gioco successivo toglieva con facilità il servizio ad uno Zverev sempre più spento. Il resto era pura accademia con il pubblico del Centrale che iniziava a scemare verso le proprie case data l’ora tarda e il risultato in cassaforte: 6-2 6-2 6-1 in appena un’ora e 17 minuti di gioco.

Statistiche impietose: 55 vincenti di Querrey contro i 17 di Zverev che ha concluso con il 38% di punti vinti con la seconda di servizio. Perfetto in battuta, reattivo e preciso in risposta, Sam ha giocato un match quasi perfetto, regalandosi un quarto di finale che lo vedrà opposto a Kevin Anderson. L’americano è in vantaggio per 8-6 negli head to head: nel 2017 una vittoria a testa, Sam ha vinto a Wimbledon, Kevin a Cincinnati. La testa di serie più alta rimasta in gara è Carreno Busta, ma la logica pone Querrey come naturale favorito per approdare alla finale di domenica.

Ottavi di finale

[12] P. Carreno-Busta b. [Q] D. Shapovalov 7-6(1) 7-6(4) 7-6(3)
[28] K. Anderson b. P. Lorenzi 6-4 6-3 6-7(4) 6-4
[17] S. Querrey b. [23] M. Zverev 6-2 6-2 6-1
[29] D. Schwartzman b. [16] L. Pouille 7-6(3) 7-5 2-6 6-2

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