Muguruza: “Non ero venuta agli US Open per essere la numero uno”

La spagnola dopo la sconfitta contro Petra Kvitova

Credi che oggi (ieri ndr) abbia giocato particolarmente bene durante il match o semplicemente che abbia reso le cose più difficili per te?
Beh penso lei abbia servito davvero bene oggi, trovando nel servizio la soluzione dei momenti chiave. Diventa difficile quando la tua avversaria mette un sacco di ace o solamente dei servizi molto solidi. Ha giocato davvero bene, ha fatto un sacco di vincenti soprattutto di dritto. Si muoveva bene…davvero un’ottima prestazione la sua oggi. Lei è una della migliori picchiatrici ed è mancina il che rende il tutto più insidioso.

Cosa cerchi di fare quando senti che qualcuno ti sta portando via il game dalle mani? Come cerchi di venirne fuori? Quanto dura è per te?
Beh ovviamente è difficile. Cerco di combattere. Non mi dispiace il giocare contro qualcuno che colpisce così bene la palla quindi cerco solamente di rimanere calma e non renderle facile la partita. O vinco io o lei non c’è una via di mezzo.

È stata dura toglierti dalla testa quella volèe sbagliata nel tiebreak? Era una gran opportunità. Ti è rimasta un po’ in mente?
Sì è stato un momento difficile perché entrambe alla fine pensavamo che chi avesse commesso l’errore avrebbe perso il set, che sono sensazioni che provi quando una partita è molto equilibrata. Decisamente era un colpo che non avrei dovuto sbagliare ma, alla fine, ha mostrato quanto fosse combattuto il match.

Non è il modo in cui avresti voluto concludere il torneo. Avevi la chance di diventare la numero uno. Cosa significa per te dopo la grande stagione estiva che hai avuto?
Penso che qualsiasi giocatrice sogni di essere la numero uno ad un certo punto della sua carriera. Non sono venuta agli US Open per essere la numero uno. So dal primo giorno che questa è la grande cosa di cui tutte le persone avrebbero parlato ma non era il mio vero obiettivo. Il mio obiettivo era migliorare la mia statistica qui e continuare a fare ciò che stavo facendo. E poi avrei visto giorno per giorno come andava. Butterò un occhio sul mio punteggio ora (ridendo). Ma questo è tutto.

Cosa pensi della tua performance?
Sono davvero felice del torneo che ho giocato. Anche nei giorni in cui non andava come volevo non ho mai sentito di fare qualcosa di sbagliato in campo. Lei ha giocato davvero bene ma in generale questo è stato un ottimo torneo per me. Non solo oggi ma tutta l’estate. Sono davvero contenta. Questa partita è solo una partita ma sono davvero felice di come sto giocando in questo periodo.

Hai avuto un sacco di vittorie quest’estate e nel passato hai giocato molto bene in Asia. Cosa farai ora per sfruttare questo tuo momento?
Oh penso che continuerò a fare le stesse cose. Sono contenta che ora abbiamo l’ultima parte in Asia in cui, come hai detto, ho fatto gran risultati. Andrò lì e giocherò i miei tornei. Voglio spingere me stessa per finire l’anno alla grande, mantenendo il mio livello attuale.

Non ho sentito cosa è accaduto con la coaching violation. Come è andata? Hai ascoltato suggerimenti dal tuo box?
No, in realtà non ho sentito nulla. Penso solo che il mio coach abbia fatto un segno e poi ho visto il giudice che l’aveva notato e ho sentito il ‘Warning’. Questo è quanto. Non riesci a sentire nulla in quel campo quindi non so cosa volesse dire. Ha fatto un cenno o qualcosa ed il giudice l’ha visto.

Hai detto che Petra è mancina. Pensi che l’incontro sia stato più difficile perché può tornare indietro la palla un po’ più facilmente sul tuo dritto, che può farti colpire più dritti rispetto ad una destrorsa?
No, penso solamente che lei abbia reso un po’ più insidioso il servizio, tutto qui. Penso abbia trovato degli ottimi colpi e ne abbia approfittato ma è soprattutto col servizio con l’effetto verso sinistra e ha servito molto bene oggi.

C’erano sono un sacco di aspettative su di te. È una cosa che ti rende felice o che ti preoccupa?
Le aspettative? Beh penso mi piacciano, cioè, se le persone pensano che possa essere una buona tennista qui ed andare avanti allora è una buona cosa. Naturalmente sento le farfalle e cose del genere ma alla fine vado lì e tiro fuori il meglio e questo è tutto.

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