Kvitova abbandonata dal fisico perde la partita più lunga della carriera

3 ore e 34 minuti di gioco (un'ora e 40 solo il terzo set), 3 tie-break, ma a Wuhan è Shuai Peng ad esultare: sconfitta una Petra Kvitova crollata fisicamente durante il parziale decisivo.

Una seconda giornata lunghissima nel WTA Premier 5 di Wuhan e ci sono tante eliminazioni sorprendenti: in mattinata è stata la volta delle due finaliste dello US Open, conclusosi 2 settimane fa, e nell’ultimo match Petra Kvitova, campionessa in carica.

Una partita durissima, soprattutto sul livello fisico, per la tennista ceca, sconfitta 7-6(7) 6-7(5) 7-6(3) da Shuai Peng dopo tre ore e 34 minuti di gioco, l’ultima ora vissuta in totale apnea a causa di una fatica fisica mista a crampi che le impediva di muoversi lungo il campo, in un parziale, quello decisivo, costellato di game ai vantaggi, turni di battuta interminabili. I grandissimi rimpianti della ceca sono però per il primo tie-break, quando era avanti 6-3 e servizio ed ha sprecato i primi 2 punti. Il meglio, da parte sua, si è avuto nelle fasi finali del secondo parziale quando, indietro 2-4, ha recuperato e poi vinto la frazione 7-5 in un nuovo tie-break.

Dopo una decina di minuti di pausa, il match è ripartito con una Kvitova che per due volte saliva avanti di un break ma già dal 2-2 si era visto come stesse accusando una fatica fisica sempre più grande, molto molto simile a quella dello scorso anno proprio su questo campo nelle fasi decisive dell’incontro vinto ai danni di Angelique Kerber nei quarti di finale 6-7 7-5 6-4.

L’ultima metà del set è qualcosa che trascende dalla logica: Kvitova con un problema alla coscia destra e alla parte bassa della schiena non riusciva quasi più a muoversi se veniva spostata, ma quando Peng ha avuto la possibilità di chiudere il match con il servizio ha giocato 3 risposte vincenti (con altrettanti servizi al corpo della cinese). L’MTO chiesto sul 4-5 non aveva nulla di tattico: gli scambi erano brevissimi e la ceca o andava a rete o si doveva inventare qualcosa come una smorzata perfetta per salvare il match point sul 5-6. Nel terzo e decisivo tie-break, Peng è stata sempre avanti e alla fine ha avuto la meglio, 7-3, e forse l’unico momento in cui la sua avversaria poteva superarla e provare un disperato tentativo per chiudere la partita è arrivato sul 2-2: una risposta molto angolata aveva costretto Peng alla difesa estrema, ma la palla rigiocata era centrale e non troppo profonda, con tutto il lato sinistro del suo campo sguarnito. Lì Petra non è riuscita a giocare il dritto incrociato, scegliendo una soluzione centrale che alla fine non ha pagato, con un dritto in corridoio due scambi dopo. Pochi minuti dopo, Peng ha potuto sollevare le braccia al cielo per una partita che alla luce dei fatti poteva anche chiudere 40 minuti prima e salvare qualche energia per domani mattina (ora italiana), quando dovrà scendere in campo a metà pomeriggio per sfidare Monica Puig (in campo ieri) quando ora a Wuhan è mezzanotte passata.

Fa rumore la doppia sconfitta, senza set vinti, di Madison Keys e Sloane Stephens contro due avversarie fuori dalla top-50: Varvara Lepchenko e Qiang Wang. Sconfitte diverse, per quanto sorprendenti. Purtroppo, per la ventiduenne di Boca Raton c’è il terribile spettro di un nuovo problema al polso sinistro, lo stesso che le ha già fatto perdere 6 mesi in questo 2017 e che l’ha costretta a due interventi chirurgici.

L’MTO ad inizio secondo set, nel match perso contro la connazionale per 6-2 7-6(4) è stato un po’ il deus ex machina di quanto visto fin lì: il fisioterapista ha cominciato a massaggiare e successivamente fasciare il polso già operato, lo sguardo di Keys era molto, molto preoccupato. Poco più tardi ha chiesto l’intervento di Dieter Kindlmann, il coach che la segue in questa settimana senza Lindsay Davenport, e mentre lui le parlava della tattica da adottare lei continuava a pensare al polso fino a non trattenere qualche lacrima. Kindlmann l’ha guardata e le ha detto: “Ci sei già passata, se ti fa così male non rischiare”. Keys però è arrivata fino alla fine, fino al tie-break perso 7-4 che ha segnato la fine del suo torneo e cancellando quasi del tutto le sue chance di essere alle WTA Finals. Adesso, però, i suoi pensieri saranno tutti per quel polso maledetto che, a parte nel mese di agosto, le ha rovinato la stagione.

Stephens, lo sappiamo, è rientrata a inizio luglio dopo 11 mesi di stop e ha cominciato a vincere partite a Toronto, seconda settimana di agosto, da numero 957 del mondo. Una sconfitta all’esordio a Wuhan, contro chi l’aveva già superata 6-3 6-3 all’Australian Open 2016, potrebbe non rappresentare una grande sorpresa. Eppure la ventiquattrenne di Plantation è la nuova campionessa dello US Open, torneo che ha coronato 5 settimane indimenticabili e che l’ha proiettata nei pressi della top-20 (e della top-10 nella Race). È stato netto il calo di tensione rispetto alla giocatrice quasi perfetta vista sul suolo di casa, capace di battere 2 volte Petra Kvitova, Venus Williams, Julia Goerges, Lucie Safarova e coronare un rientro da sogno contro l’amica del cuore Keys. Due settimane dopo, altro continente, altra atmosfera, pubblico poco e sparuto. Calo di motivazioni e di forma: il travolgente trionfo in casa si è fatto vivo nei giorni successivi alla finale, quando il suo volto era ovunque a New York e tutti la volevano per i loro talk show televisivi. La rivista Sport Illustrated le ha dedicato la copertina, cosa assolutamente rara per un tennista (figuriamoci per una tennista). È stata l’unica, da questo punto di vista, a tener testa all’ascesa di Maria Sharapova nel suo tour da rock star per presentare il libro Unstoppable. Ora però bisognerà tornare alla vita reale ed un 6-2 6-2 subito contro Wang può aiutare. A meno che non voglia prendere queste ultime settimane come “extra” e pensare già alla prossima stagione che comincerà verosimilmente in top-15 e non avrà punti da difendere fino a Montreal, ad inizio agosto.

Tra gli altri risultati, Agnieszka Radwanska impiega oltre due ore ma riesce a superare Magdalena Rybarikova, 6-4 7-5. Angelique Kerber, invece, viene sconfitta contro Caroline Garcia dopo i 45 vincenti della francese per 3-6 6-3 6-1. Johanna Konta infila la quinta sconfitta consecutiva perdendo 6-0 4-6 7-6(4) contro Ashleigh Barty.

Risultati:

S. Peng b. [11] P. Kvitova 7-6(7) 6-7(5) 7-6(3)
B. Strycova b. [Q] O. Jabeur 6-3 6-1
S. Zhang b. D. Vekic 7-5 5-7 6-1
Q. Wang b. [14] S. Stephens 6-2 6-2
[9] A. Radwanska b. M. Rybarikova 7-5 7-5
J. Goerges b. D. Gavrilova 6-4 1-6 6-4
A. Cornet b. A. Pavlyuchenkova 6-3 6-2
K. Bertens b. [Q] M. Niculescu 6-2 6-1
[Q] V. Lepchenko b. [10] M. Keys 6-2 7-6(4)
E. Mertens b. N. Osaka 6-3 1-6 6-4
[Q] J. Teichmann b. S. Stosur 6-4 3-6 6-3
C. Garcia b. [12] A. Kerber 3-6 6-3 6-1
L. Davis b. [Q] A. Petkovic 7-5 6-2
D. Kasatkina b. A. Riske 6-1 2-6 6-3

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