US Open uomini: Federer fatica ancora, Nadal cede un set, disastro Dimitrov

Ancora emozioni allo US Open. Federer si salva ancora al quinto set, Nadal perde il primo contro Daniel. Eliminati Dimitrov e Tomas Berdych, bene Thiem e del Potro.

[3] R. Federer b. M. Youzhny 6-1 6-7(3) 4-6 6-4 6-2 (Simone Milioti)

Cambia il completino dal nero e bianco della sessione serale si passa al bianco e rosso della sessione diurna, ma Federer ancora una volta fa fatica e si salva solo al quinto set approfittando di un netto calo fisico di Youzhny.  Il russo in passato non aveva mai vinto contro Federer, 16-0 negli scontri diretti a favore dello svizzero, un tipo di giocatore che con i suoi colpi tutto sommato piatti non ha mai dato troppo fastidio all’elvetico che nelle sue giornate migliori si appoggia ai colpi dell’avversario. Federer dal canto suo a tratti irriconoscibile, serve due volte per chiudere due set diversi e viene controbrekkato, inoltre il conto totale degli errori commessi ammonta a 68.
Un match a più facce, inizialmente Federer dilaga, sembra quasi – ma è solo una supposizione – che abbia preso qualcosa per placare i problemi (alla schiena?) che anche oggi sono sembrati evidenti. Una volta finito l’effetto Youzhny si è preso il campo e la testa del match, prima di essere fermato pure lui da un problema alla gamba destra, chiamando il fisioterapista nel quarto e rischiando di aggravare l’infortunio su una veronica ad inizio quinto.

La prima parte di match c’ha fatto dimenticare la prestazione messa in mostra da Federer contro Tiafoe nel primo turno, in men che non si dica lo svizzero era avanti 5-0 e volava sul campo. Si permetteva anche un game in risposta condito da alcune perle, delle palle corte lasciate cadere appena oltre il nastro, fino a chiudere con il servizio per 6-1. Il secondo iniziava con Youzhny che finalmente metteva la testa avanti conquistando anche il break in un passaggio a vuoto di Federer. L’elvetico comunque riusciva a riportare alla normalità il russo infilando quattro giochi di fila. Roger sembra in totale controllo quando sul 5-4 serve per il secondo set e qui il match cambia. Il numero tre del mondo non vedrà mai neanche lontanamente il set point, cederà il servizio e poi al tie-break, a cui i due giungeranno, si farà dominare da Youzhny che con tre buone accelerazioni di rovescio farà suo il gioco decisivo per sette punti a tre. Nel terzo ormai il russo è in partita senza paura mentre Federer è una fabbrica di errori. Nel quinto gioco l’elvetico è vicino ad ottenere un prezioso break ritrovandosi 15-30 in risposta, ma adesso fatica a trovare il campo con i suoi colpi. Youzhny si salva ed è lui a brekkare nel game immediatamente successivo. Federer non vede più palla in risposta e fatica terribilmente a tenere i propri turni di battuta concedendo seconde e muovendosi poco per cercare la palla. Già nel nono gioco rischia di cedere nuovamente la battuta e il set, si salva ma Mikhail quando va a servire per il set non trema e chiude il gioco a zero.
Nel quarto, come in una delle migliori sceneggiature americane, arriva un nuovo colpo di scena, Federer che sembra leggermente più attivo conquista il break grazie ad un doppio fallo dell’avversario, al cambio campo però Youzhny chiama il fisioterapista, problema ad una gamba per lui. Il russo cala, sembra meno mobile e lascia andare i colpi spesso senza controllo. Lo svizzero mantiene in scioltezza i propri turni di battuta sino al 5-3, al momento di portare il match al quinto però tornano gli errori, da 30-0 Federer perde il servizio, tentando un serve and volley sulla seconda al momento di salvare la palla del controbreak. Fortunatamente nel turno di risposta successivo torna a fare la voce grossa il cinque volte campione del torneo e, aprendosi il campo in risposta e ritrovando più profondità con i colpi, trascina l’incontro al quinto.
Il set decisivo è a senso unico, Youzhny non è più in condizione di giocare alla pari contro l’elvetico, ma Federer ci mette qualche game di troppo a brekkare, non sfrutta due occasioni al quarto game. Solo al sesto riesce ad allungare non grazie a lui, non grazie alla giudice di sedia che gli cancella una palla break con un overrule inesistente, ma grazie all’ennesimo doppio fallo di Youzhny. Federer sale 5-2 e neanche stavolta servirà per chiudere il set con il servizio perché il russo ha ormai mollato e subirà il secondo break nel set, perdendo il quarto gioco consecutivo e di conseguenza il match.

Al prossimo turno Federer affronterà Feliciano Lopez che ha superato il connazionale e compagno di doppio Verdasco. Inutile dire che presentandosi in queste condizioni per Federer sarà durissima, lo spagnolo non è sembrato ne in difficoltà fisica e non è neanche un diciottenne come Tiafoe che può subire l’emotività del momento o del match. Certo anche il mancino contro Federer parte sotto negli head to head per 12-0, sarà comunque un match a questo punto interessantissimo da seguire dove il punto di domanda vero resta sulle condizioni del numero tre del mondo.

[1] R. Nadal b. T. Daniel 4-6 6-3 6-2 6-2 (Cristina Pozzoli)

Il programma dell’Arthur Ashe Stadium si chiude con la sofferta vittoria di Rafa Nadal contro il giapponese Taro Daniel. Per un set e mezzo il giapponese, numero 121 della classifica ATP mette seriamente paura al numero uno del mondo, apparso incerto, insicuro e molto falloso. Rafa apre il primo set al servizio e il ritmo degli scambi è subito intenso. Daniel gioca dando il tutto per tutto come fossero gli ultimi punti del match e costringe Rafa a sbagliare prima con il rovescio e poi con il dritto procurandosi due palle break che però non riesce a trasformare. Anche Rafa è subito aggressivo in risposta e la palla break arriva anche per lui ma Daniel si difende bene e poi chiude il game von una volèe di rovescio. L’atteggiamento di Daniel è propositivo, tiene bene da fondo senza indietreggiare e prende bene la rete sorprendendo lo spagnolo che non trova i suoi riferimenti e sbaglia un po’ troppo. Dopo cinque game si contano già ben nove errori non forzari del maiorchino contro i tre del suo avversario. Il parziale rimane in equilibrio nel punteggio ma è Daniel a fare la partita avanzando nel campo appena Rafa accorcia e trovando spesso vincenti specialmente con il rovescio lungo linea. Rafa perde sicurezza e si allontana sempre più dal campo specialmente in risposta aprendolo alle anticipazioni del giapponese che sembra non soffrire più di tanto il top spin dello spagnolo. Nell’ottavo game Rafa trova profondità in risposta e si procura due palle break giocate però da Daniel in modo brillante che salva così un turno di battuta lungo e difficile. Nadal paga le occasioni mancate cedendo il servizio subito dopo trafitto dai vincenti lungo linea del giapponese e completando l’opera con un dritto affossato malamente in rete. Daniel serve per chiudere il parziale e trema sui primi due set point ma poi ritrova coraggio e va a rete a prendersi il terzo che trasforma con un servizio vincente. Nel secondo set la situazione non cambia e si comincia con un game non facile per Rafa che continua a sbagliare con il dritto e si salva ai vantaggi grazie a due prime pesanti. Rafa prova a portare gli scambi sul piano della fatica e si procura una palla break che spreca con una risposta di dritto in rete solo da chiudere ma non trova continuità nel gioco e continua a pagare i troppi punti fatti sbagliati e, come nel primo parziale, subisce il break sorpreso ancora dai lungo linea di Daniel. La reazione del maiorchino è immediata e arriva il contro break messo a segno con un vincente lungo linea dei suoi. Rafa però, ancora falloso e troppo lontano dal campo, riesce a dare la svolta alla partita solo nel settimo game quando salva una palla break e poi chiude con un dritto fotocopia di quello precedente. Il livello del gioco di Rafa si alza e aumentano gli errori di Daniel che cede ancora il servizio mandando lo spagnolo a servire per il set che chiude con un ace e una prima vincente. Nel quarto set Daniel sparisce dal campo provando a rientrare nel quinto ma regge solo i primi game poi si consegna definitivamente a Rafa che comunque non brilla. Al terzo turno il numero uno del mondo troverà l’argentino Leonardo Mayer, vincitore sul giapponese Sugita.

[6] D. Thiem b. T. Fritz 6-4 6-4 4-6 7-5 (Aldo Cutaia)

Dominic Thiem risolve in quattro set l’insidioso match di secondo turno contro Taylor Fritz. L’austriaco si è trovato davanti un avversario che non ha avuto paura di dargli battaglia alle elevatissime velocità a cui è abituato.

Il primo set chiarisce subito quali saranno le intensità d’impatto che si vedranno in partita, con i due tennisti a sfidarsi principalmente sulla diagonale di dritto. Lo statunitense perde subito la battuta in un game fiume, ma riesce a crearsi nei game successivi diverse palle break per riportare il set sui binari del servizio. L’austriaco è però avversario tenace e affronta ciascuna di queste situazioni con ordine, utilizzando spesso il servizio in kick da sinistra e in slice da destra, arrivando a chiudere il set per 6-4.
Il secondo parziale sembra una copia carbone del primo. Break in apertura in favore dell’austriaco con Fritz che concede troppi gratuiti. Ancora occasioni di rientrare per lo statunitense, che però o sbaglia direttamente in risposta o è costretto a subire i violentissimi vincenti di Thiem. Le dinamiche dello scambio vedono i due giocatori più o meno alla pari, anche se nei momenti critici è l’austriaco a tirar fuori dal cilindro delle vere e proprie perle, specialmente con il rovescio lungo linea. Thiem archivia il secondo parziale ancora per 6-4, lasciando l’amaro in bocca a Fritz, consapevole di aver raccolto poco in relazione a quanto prodotto.

Nel terzo parziale, lo statunitense parte concentrato sin da subito e riesce a fare gara di testa. È questa volta lui il primo ad arrivare a palla break, ma Thiem la annulla come tutte le altre precedentemente. È chiaro che qualcosa sia cambiato rispetto a qualche minuto prima, con l’austriaco che appare più appannato, probabilmente come conseguenza agli scambi logoranti dei primi due set. Fritz riesce a giocare sempre più con i piedi dentro al campo trovando buone soluzioni anche con il rovescio lungo linea, non proprio il colpo della casa. Il game del break che gli consegna il set è un vero e proprio assedio, che si conclude con un errore dell’austriaco. 6-4 per Fritz.

Quarto parziale che parte con il freno a mano tirato per entrambi i giocatori, probabilmente per rifiatare dopo il concitato finale del set precedente. I game al servizio sono più facili che mai e gli scambi non vanno oltre i tre colpi. Sul 3 pari, Fritz si complica la vita in un apparentemente semplice game di servizio e si ritrova a fronteggiare una palla break. Thiem riesce a convertirla, beneficiando di uno smash impattato disastrosamente dallo statunitense. Evidentemente è periodo di regali in campo, poiché l’austriaco rimette in piedi il suo turno di servizio da 15-40, per poi lasciare via libera a Fritz che lo raggiunge sul 4 pari. La partita diventa sempre più simile ad una zuffa da bar in cui i due avversari lottano a chi tira più forte e a chi sbaglia la volée più facile. Il primo a ritrovare la lucidità è Thiem, che dopo aver annullato tre delicatissimi set point consecutivi, piazza l’accelerazione giusta, strappando la battuta allo statunitense. L’austriaco stavolta non si distrae e chiude 7-5 il set senza dubbio più combattuto.

Rublev b. [7] G. Dimitrov 7-5 7-6(3) 6-3 (Francesca Padoin)

Partita molto interessante per saggiare il livello di Grigor Dimitrov, settimo favorito del seeding, e Andrey Rublev, che si affrontano sulla superficie più consona al loro tennis. Il bulgaro arriva dalla vittoria al Masters 1000 di Cincinnati contro Nick Kyrgios mentre il russo, dopo la vittoria su Lorenzi all’ATP 250 di Umago, ha perso per due volte al primo turno ed una volta al secondo turno. Qui a New York ha subito iniziato bene con la netta vittoria su Bedene ma dovrà fare molto di più della solita ‘strategia’ di colpire su tutto se vorrà avere la meglio sul bulgaro.

Inizia Dimitrov tenendo tranquillamente il servizio mentre l’avversario non riesce a prendere la misura dei colpi e a gestire la mancanza di ritmo data dal bulgaro. D’altro canto anche il numero 7 del seeding ha qualche difficoltà a star dietro alla potenza dei colpi del russo ma già al terzo game un insieme di gratuiti e forzati porta il russo a cedere il servizio. Per ora a Dimitrov basta rimandare indietro la palla, neanche con particolari angolazioni o profondità, perché Rublev la colpisca a tutto braccio finché non arrivi l’inevitabile errore.

Proseguendo nel match il diciannovenne inizia però a pareggiare il conto fra vincenti e gratuiti e il bulgaro d’altro canto comincia a soffrire la pressione fino a cedere il turno di battuta qundo serviva per chiudere il set. Mentre il russo continua a macinare colpi il bulgaro decide di colpire solo palle centrali, per non dare angolo, ma non spezza più il ritmo colpendo anche lui su tutto e cercando di produrre, all’occasione, vincenti. Il game perso ed il punteggio importante fanno tremare la mano a Dimitrov che cede un altro gioco al russo che ora passa a condurre, servendo per il set. Rublev produce anche un doppio fallo ma alla fine riesce a chiudere.

Il secondo set comincia con un Dimitrov più vario ed aggressivo, che cerca sempre di non dare angoli aspettando l’errore del russo e stavolta la strategia paga già nel quarto game, in cui, complici due doppi falli di Rublev, il bulgaro conquista il vantaggio. Continua il bombardamento del russo che mette fuori fase l’avversario e con qualche rara discesa a rete e variazione rapidamente pareggia i giochi. Si prosegue così verso il tiebreak facilmente vinto dal diciannovenne che stavolta non trema aiutato anche da un ottimo servizio. Ora basta solo un altro parziale a Rublev per passare al terzo turno dove troverà Dzumhur.

Il russo parte bene anche nel terzo, colpendo in profondità ed adottando anche lui la tecnica dei colpi centrali mentre il bulgaro continua a restare dietro la linea di fondo rispondendo; ma quelle volte in cui attacca spesso alla seconda, terza palla rimandata indietro ancora più forte dall’avversario, sbaglia. E così si rivive ciò che era già successo nel primo e secondo parziale e dopo il break di Rublev nel quarto game ed un ulteriore rischio nel sesto e nell’ottavo per il bulgaro. Ormai il gioco è davvero in balia del russo che non trema all’atto finale ed elimina così un altro pretendente al trono.

Brutta partita per Dimitrov che è stato poco offensivo ed è calato nei momenti più importanti, anche non aiutato dal servizio. Bene invece per il russo che si conferma un ottimo attaccante e molto solido nei momenti fondamentali, peccato però per la poca propensione a rete.

A. Dolgopolov b. [15] T. Berdych 3-6 6-1 7-6(4) 6-2 (Andrea Iaccarino)

Il match in apertura della quarta giornata ci ha regalato una sorpresa, con l’ucraino Alexandr Dolgopolov che ha battuto Thomas Berdych ed ha conquistato l’accesso al terzo turno dello US Open.
La partita ci ha offerto vari ribaltamenti, con il ceco che ha ottenuto il primo parziale con il punteggio di 6-3 dopo aver difeso tre palle break in un primo gioco infinito e aver brekkato Dolgopolov portandosi 1-0 e conservando il vantaggio per tutto il set. Nel secondo set le cose cambiano però e l’ucraino ha sfruttato il momento di nervosismo di Berdych con l’arbitro ed un problema fisico alla coscia che l’ha fatto uscire mentalmente dal match. Il numero 15 del seeding ha sofferto nei suoi turni di servizio e anche i rovesci in back di Dolgopolov, sui quali il ceco è andato sempre con i piedi di piombo per cercare di arrivare quanto prima sulla palla.
A differenza del secondo set (chiuso 6-1 per l’ucraino), il terzo è stato molto combattuto ed eccetto per un break per parte a inizio set nessun giocatore ha concesso qualcosa al sevizio. Sul 5-4, Berdych ha chiesto un medical time out probabilmente per un problema agli adduttori. Dopo essere rientrato ha tenuto il servizio e si è portato sul 5-5, ma era zoppicante e nel game successivo con tre errori non è riuscito a strappare il servizio di Dolgopolov. Alla fine l’ucraino ha chiuso il tie-break 7-5 scendendo bene a rete con un piccolo brivido causato dall aver sprecato tre set point.
Nel quarto set Dolgopolov ha nuovamente dominato Berdych che vittima anche dei problemi fisici non è mai andato oltre un 15 sul suo servizio e la partita si è chiusa al primo match point con il punteggio di 3-6 6-1 7-6(5) 6-2. il numero 64 del ranking affronterà Viktor Troicki che oggi ha battuto il nostro Stefano Travaglia in tre set.

Le altre partite (eddi)

Grandissime battaglie vinte da Goffin e Monfils contro Pella e Young. Per i due è l’unica nota positiva, visto che partivano strafavoriti, ma chissà che il pericolo scampato non li aiuti a cominciare un altro torneo. I due si affronteranno al turno successivo e chi vince ha una specie di autostrada che dovrebbe condurlo fino a Nadal. Per quanto in cattive condizioni, non si vede come il numero 1 del mondo possa perdere contro Mayer, entrato in tabellone per grazia ricevuta e capace di vincere il secondo match del suo torneo contro Sugita. L’altro malato, Federer, se la vedrà con Feliciano Lopez che ha vinto il derby contro Verdasco. Buon successo di del Potro che adesso dovrà vedersela con Bautista.

Risultati:

[1] R. Nadal b. T. Daniel 4-6 6-2 6-2 6-2
[LL] L. Mayer b. Y. Sugita 6-7(3) 6-4 6-3 6-4
V. Troicki b. [Q] S. Travaglia 7-6(8) 7-5 6-0
A. Dolgopolov b. [15] T. Berdych 3-6 6-1 7-6(4) 6-2
[9] D. Goffin b. G. Pella 3-6 7-6(5) 6-7(2) 7-6(4) 6-3
[18] G. Monfils b. D. Young 6-3 6-7(3) 6-4 2-6 7-5
D. Dzumhur b. [Q] C. M. Stebe 4-6 6-4 6-0 6-1
A. Rublev b. [7] G. Dimitrov 7-5 7-6(3) 6-3
[3] R. Federer b. M. Youzhny 6-1 6-7(3) 4-6 6-4 6-2
[31] F. Lopez b. F. Verdasco 6-3 6-2 3-6 6-1
[28] P. Kohlschreiber b. [Q] S. Giraldo 6-2 6-1 3-0 rit.
[PR] J. Millman b. M. Jaziri 6-1 7-6(4) 6-1
[17] R. Bautista Agut b. D. Brown 6-1 6-3 7-6(3)
[24] J. M. del Potro b. [Q] A. Menendez Maceiras 6-2 6-3 7-6(3)
[30] A. Mannarino b. B. Fratangelo 6-3 6-7(4) 6-1 6-2
[6] D. Thiem b. [WC] T. Fritz 6-4 6-4 4-6 7-5

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