ATP Cincinnati: Dimitrov trionfa in Ohio, disinnescato Kyrgios

Primo 1000 in carriera per Grigor Dimitrov, Cincinnati è il terzo torneo stagionale e da lunedì ritroverà la top10. Il bulgaro ha vinto la prima finale tra due tennisti nati negli anni '90 impedendo a Kyrgios di esprimersi al meglio.

La prima volta non si scorda mai e probabilmente così sarà per Grisha che alla prima finale in un Master 1000 c’entra subito la vittoria. Il match è andato via in due set e appena un’ora e 24 minuti di gioco, poco da fare per Kyrgios che s’è trovato di fronte un avversario con più voglia e più armi dalla sua e non è riuscito a reggere il ritmo.

Il bulgaro a 26 anni ha trovato il primo titolo pesante da sistemare in bacheca, in un torneo che tutto sommato è stato divertente, nonostante le numerose defezioni. Dimitrov ha vinto  senza cedere alcun set lungo tutta la settimana e subendo una solo break in ottavi contro del Potro. Da lunedì tornerà dentro la top10, alla posizione numero 9 del ranking vicinissimo al suo best, numero 8.

Prima della finale avremmo dato qualche chance in più all’australiano, a pelle verrebbe da dire che Kyrgios si prende meno sul serio rispetto al bulgaro. Essendo entrambi alla prima finale importante della carriera – per Nick era anche la prima del 2017 – si poteva pensare che l’imprevedibilità di Kyrgios potesse dare un pizzico di follia di più almeno nelle prime fasi del match. Così non è stato, Dimitrov ha controllato ed è sembrato ad un certo punto che Nick fosse infastidito del suo gioco che non funzionava, probabilmente teneva molto di più di quanto potessimo credere in questa finale.

Bene entrambi al servizio, ma meglio Dimitrov a chiudere anche gli scambi con più vincenti di dritto e rovescio. Inoltre Grisha ha dominato il campo atleticamente, sempre puntuale sulla palla, sempre colpi puliti arrivando anche scomodo, freddo e preciso quando l’avversario concedeva un’occasione o lasciava spazio. Kyrgios non è mai entrato in partita, è sceso seguendo il copione del tirar forte il servizio e poi si vedrà, ma non è mai riuscito a sfondare la difesa del bulgaro e non ha avuto la forza di cambiare il proprio piano di gioco.

[7] G. Dimitrov b. N. Kyrgios 6-3 7-5

I primi quattro game sono stati di studio, nessuno dei due ha concesso qualcosa al servizio. Poi il primo ad andare in crisi è Grigor, serve sul 2-2 30-15 e commette due doppi falli, salva la palla break grazie ad uno scambio eccezionale in cui passa dalla fase difensiva a quella offensiva e nel game successivo ottiene lui il break, con Kyrgios che sembra pigro nel cercare la palla. Dopo questa miniserie di tre giochi torna a tenere un servizio in tranquillità Kyrgios, ma fa lo stesso Dimitrov quando serve per il set, salendo 40-0 in un batter d’occhio grazie a due ace e una prima vincente, prima di accettare l’errore di Nick per il 6-3.

Nel secondo parziale Kyrgios sbuffa, sembra che potrebbe arrivare il break da un momento all’altro per il bulgaro, ma l’australiano tiene però non riesce nemmeno ad avvicinarsi all’ottenere il break da Dimitrov. Al settimo game arrivano le occasioni per la testa di serie numero 7, due che però se le vede cancellate da un ace e da una prima vincente. Non è così fortunato l’australiano nel undicesimo gioco, anche se ci mette del suo commettendo due gratuiti di dritto sul 30-30. Dopo il cambio campo è ancora freddo Dimitrov che archivia il torneo con il proprio turno di battuta.

 

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