Toni Nadal: “Wimbledon vuole essere il migliore, ma fa cose da torneo piccolo”

Toni Nadal a Radio Cope ha parlato della sconfitta del nipote: "Abbiamo perso la possibilità di fare qualcosa di grande. Se potrà vincere a Wimbledon in futuro? Lo spero, ma non lo so".

Toni Nadal, zio ed ormai ex allenatore di Rafael (lascerà l’incarico a fine anno), non ha ancora digerito la sconfitta patita a Wimbledon dal nipote contro Gilles Muller negli ottavi di finale, con un 15-13 in favore del lussemburghese al quinto set dopo quasi 5 ore di gioco. “Wimbledon vuole essere il miglior torneo al mondo, ma a volte fa cose da torneo piccolo, favorendo gli altri tennisti più del dovuto” ha sottolineato in un’intervista a Radio Cope.

Per quanto riguarda la sconfitta, ha aggiunto: “Penso il problema sia stato nei primi due set dove Muller ha giocato molto meglio e Rafa non è mai riuscito a rispondere, dovendo rincorrere sempre durante il match. È un peccato, perché Rafa sapeva di avere possibilità di vincere anche per i tennisti che c’erano nel nostro spicchio. Stava giocando bene, ma non è stata la giornata ideale. Abbiamo perso la possibilità di fare qualcosa di grande in questa edizione. Se potrà vincere di nuovo a Wimbledon in futuro? Lo spero, ma non lo so. Ogni sconfitta fa male, ma quando perdi 15-13 al quinto in un torneo del genere è ancora più dolorosa”.

Con questa sconfitta Rafa rimarrà numero due del mondo o scenderà massimo al tre nel caso Djokovic andasse in fondo. A proposito, Toni ha aggiunto che il fatto non lo preoccupa concludendo con un’analisi dela stagione nordamericana sul cemento: “Credo si possano fare buone cose, ma Djokovic, Murray e Federer ci saranno. Alla fine si sa che bisognerà vedersela con tutti questi. Ora bisogna andare avanti, c’è ancora tanta competizione e bisognerà migliorare e affinare i dettagli sempre di più”.

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