Muguruza corre verso il titolo a Wimbledon e la top ten

Seconda finale a Wimbledon in tre anni per Garbine Muguruza: doppio 6-1 alla Rybarikova e il sogno Wimbledon si rinnova, così come la top ten.

Bando alle ciance, via i perditempo.

Non c’è spazio per le paure, non è più il momento di sbagliare.

Non esistono pressioni, lamentele, non esistono avversarie più deboli che approfittano delle tue insicurezze.

E’ il momento che Garbine sta aspettando da quando le aspettative l’hanno schiacciata dopo la vittoria a Parigi. Troppe, troppo grandi, troppa concorrenza da fare fuori in fretta.

Continua a non sorridere in campo la spagnola perché una distrazione potrebbe costare cara, troppo cara e anche Conchita Martinez sugli spalti lo sa. La guarda con quell’aria di soddisfazione sapendo che il tempo è maturo e due anni dopo quella finale, la Muguruza è pronta a prendersi la sua gloria anche a Londra, anche ai Championships. Nel 1994 quella soddisfazione toccò a lei, quando batté una certa Martina Navratilova, l’unico titolo della carriera.

Uno che però vale una carriera perché vincere a Wimbledon è sempre diverso, è sempre troppo più del resto.

La partita di oggi potrebbe anche non essersi giocata, tanto era più debole un’avversaria comunque abituata e vincente sull’erba, una che ha sbattuto fuori la nuova numero uno del mondo, Karolina Pliskova.

Magdalena Rybarikova, quasi in lacrime e bloccata dall’altra parte del campo, però non riesce a opporsi alla potenza e alla precisione della sua avversaria che non guarda negli occhi nessuno e corre: verso il suo secondo Slam in carriera, verso la top ten in cui rientra (numero cinque se dovesse vincere il torneo), verso il suo miglior tennis.

Garbine Muguruza torna in finale a Wimbledon: sfidarla e batterla sarà una bella montagna da scalare.

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