Le Coq Sportif: il canto del galletto sportivo

Creato nel 1882 ed entrato prepotentemente nel commercio sportivo negli anni ’40, il marchio francese è ormai parte della storia del tennis e non solo. Cosa canta oggi il “galletto sportivo”?

Svegliatevi gente, il gallo sportivo sta cantando. Stilizzato sul petto o sulla manica, talvolta accompagnato dal tricolore francese; tra le vie parigine, londinesi, romane o su un campo da tennis, il marchio transalpino fa parlare di sé. Oggi accompagna il super rovescio di Richard Gasquet, semifinalista ad Halle qualche giorno fa e attuale numero 27 del ranking ATP (ma numero 7 nel 2009). I capi col “galletto” prendo forma nelle linee “passate” che si fondono col presente, sono eleganti, originali e comodi da indossare.

“Nel suo maglificio, Emile Camuset, un appassionato di sport, decide di confezionare delle maglie in jersey per i suoi amici ciclisti, calciatori e rugbisti. Senza saperlo, Camuset getta le basi di una marca che diventerà leggendaria insieme alle epopee sportive che accompagnerà. 130 anni dopo, Le Coq Sportif è conosciuto e rinomato per il suo savoir-faire in materia di abbigliamento, calzature e accessori sportivi”. Quando si dice “la storia in poche righe” … Le Coq Sportif, come la maggior parte dei brand divenuti poi delle colonne portanti dell’abbigliamento, nasce da una manciata di prodotti creati quasi per gioco per poi concretizzarsi in un’azienda che farà la storia del suo settore.

Era il 1939 quando Le Coq Sportif creò la prima tuta della storia, chiamata “il vestito della domenica”; il 1951 quando divenne fornitore ufficiale del Tour de France, il 1960 quando vestì la “spedizione” francese alle Olimpiadi di Roma. Nel 1975 era accanto ad Arthur Ashe nella storica vittoria a Wimbledon – la prima di un afroamericano – contro il connazionale Jimmy Connors. Poi si avvicinò al calcio, vestendo i giocatori del Sant’Etienne – che raggiunsero la finale di Champions League – e al rugby: nel 1981 vestì la nazionale francese, protagonista di una brillante prova nel “cinque nazioni”. Il galletto era anche con la nazionale italiana di calcio nella vittoria mondiale del 1982; con Yannick Noah vincente a Parigi del 1983; con l’Argentina di Maradona, campione del mondo nel 1986; con la “maglia gialla” del Tour de France del 2012.

Possiamo ben dire che Le Coq Sportif ha scritto una bella fetta di storia e oggi il suo stile rimane immutato, anzi cresce e continua a stupire. Prendiamo in considerazione la linea tennis: il nuovo logo, la bandiera francese che si presenta sotto diverse forme, il materiale ultra traspirante. I colori scelti per la stagione sulla terra sono: il bianco – così è sceso in campo Gasquet anche nel torneo “verde” di Halle – il blu e il nero. Molto particolare la “Polo Richard Gasquet” con il tricolore sulla manica sinistra – tratto distintivo che si presenta spesso anche nelle collezioni relative agli altri sport. A t-shirt e polo viene associato il pantaloncino “Tennis Short”: “realizzato in poliestere traspirante e dotato di proprietà di asciugatura rapida, sarà indossato da Gasquet durante tutta la stagione. Con taglio atletico e tasche laterali, è disponibile in tre colori (bianco, nero e blu di stagione) per poter essere abbinato a tutte le polo della gamma”.

Le Coq Sportif ha travalicato il mondo sportivo acquisendo un comodo posto nella storia dell’abbigliamento. Come altri marchi degli anni ’70, è riuscito a rinnovarsi, a scovare le linee giuste associandole a materiali di ultima generazione, ad espandere i propri colori fuori dal terreno di gioco. Oggi è lì che continua a correre, vincere ed emozionare in campo ma è anche per le strade di tutto il mondo dove, senza sosta, continua a cantare.

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