Pliskova e Svitolina agli ottavi, Ostapenko sogna, Bacsinszky avanti

Karolina Pliskova avanza agli ottavi di finale del Roland Garros assieme a Svitolina. Jelena Ostapenko supera anche Stosur, capolavoro di Petra Martic. Venus cede ancora a Bacsinszky.

[30] T. Bacsinszky b. [10] V. Williams 5-7 6-2 6-1 (Raffaello Esposito)

Venus Williams (11 WTA) non è mai stata troppo a suo agio sui campi della Porte d’Auteuil, miglior risultato la finale persa nel 2002 contro la sorella, e oggi aveva l’occasione di vendicare una sconfitta dello scorso anno. Allora infatti era stata proprio Timea Bacsinszky (31 WTA) a batterla nettamente negli ottavi di questo torneo. Ha lottato ma non ci è riuscita.
In principio è Bacsinszky molto brava a impedire alla finalista di Melbourne di giocare al suo ritmo, ribalta alcuni scambi chiave con mobilità e sensibilità di mano e non fa giocare a Venus un colpo uguale all’altro. Ora un cross stretto e liftato, ora un morbido e profondo dritto in back. Il gioco della svizzera su questa superficie sembra una specie di kryptonite per la statunitense e in un attimo Timea vola 5-1. Poi Bacsinszky smette di variare, consente all’altra di colpire da ferma e di rovescio, l’arma migliore. Forse vuole prendersi lo sfizio di chiudere il set a braccio di ferro ma Venus glielo spezza. Rimonta fino al 4-5 e il gioco seguente è lunghissimo. Timea risale dal 15-40 con un lob miracoloso, conquista e fallisce due set point ai vantaggi poi deve cedere. Williams ha ben altra testa e sfrutta il suo momento per chiudere 7-5. Una mazzata tremenda.
Le lezioni dolorose servono , la svizzera capisce in fretta l’errore e torna subito a tattiche e traiettorie che l’avevano portata comodamente avanti. Break immediato in apertura di secondo, poi un altro e stavolta il comodo 6-2 chiuso al servizio non le sfugge. Venus ha faticato molto nella rimonta precedente e il conto arriva salato.
È lei a servire all’inizio del decider, ha due occasioni game ma perde la battuta e da quel momento la partita non ha più storia. Bacsinszky adesso non si distrae più, fa muovere la sua avversaria e ne incassa gli errori sempre più frequenti fino al 6-1 che vale gi quarti. Dove la aspetta Mladenovic, che ha battuto la detentrice Muguruza.

[2] K. Pliskova b. C. Witthoeft 7-5 6-1 (Isaia Panduri)

Sarebbe incredibilmente ironico se Karolina Pliskova, mai oltre il secondo turno del Roland Garros, dovesse diventare numero 1 del mondo grazie ad una finale sul torneo più importante su terra battuta. Eppure è così: il tabellone molto favorevole tiene ancora in gioco la numero 2 del mondo, quando tutti davano per scontato che sarebbe uscita nella prima settimana o poco dopo. Invece Pliskova è agli ottavi dopo la bella vittoria contro Carina Witthöft, certo non un’avversaria imbattibile ma comunque non molto peggio di tante tenniste che sono riuscite a vincere contro Pliskova su questa superficie. Il primo set non è stato certo una passeggiata per la ceca, che è andata sotto di un break, ma pian piano la numero 2 del tabellone si è ripresa e ha cominciato a imporre la maggiore potenza del suo meraviglioso dritto fino a chiudere 7-5. Molto più agevole il secondo set, con un solo game concesso all’avversaria: ora per lei ci sarà Cepede o Duque-Marino e chiunque vinca parterà sfavorita, e non di poco.

[5] E. Svitolina b. M. Linette 6-4 7-5 (Isaia Panduri)

È agli ottavi anche Elina Svitolina, numero 5 del tabellone, che continua a non impressionare per come gioca. Ma per ora conta relativamente, visto il livello delle avversarie: oggi l’ucraina ci ha messo parecchio a decifrare il gioco di Linette, perché il break nel terzo game del primo set è rimasto un episodio isolato fino alla fine della partita, quando Svitolina ha breakkato nuovamente e ha poi chiuso il match. Tanti game combattuti, da una parte dell’altra, ma alla fine la sensazione è che Elina avrebbe sempre trovato il modo di vincere il punto. E alla fine è andata così: domani giocherà contro Petra Martic, e potrebbe trovarsi a risolvere un bel po’ di rompicapo.

J. Ostapenko b. [24] S. Stosur 2-6 6-2 6-4 (Diego Barbiani)

Aljona Ostapenko, da tutti ormai conosciuta come Jelena per un problema burocatrico in Lettonia ai tempi della sua nascita, continua la sua grande cavalcata al Roland Garros. La giocatrice di Riga, al primo ottavo di finale Slam in carriera, non si accontenta ed elimina una che su questi campi sa sempre come fare male: Samantha Stosur.

2-6 6-2 6-4 il punteggio che le permette di sognare sempre più in grande: al prossimo turno avrà Caroline Wozniacki, giocatrice sempre battuta nei tre precedenti disputati di cui due quest anno su terra, a Charleston ed a Praga. Da lunedì prossimo, inoltre, sarà quasi certamente tra le prime 30 del ranking per la prima volta in carriera, lei che ha dovuto ricostruirsi tutta la classifica quando a febbraio (nel momento in cui si trovava al best ranking di numero 33) non aveva confermato la finale di Doha 2016, perdendo 585 punti e precipitando oltre le prime 70 del mondo. Di talento, però questa ragazza ne ha da vendere. Grazie poi ad Anabel Medina Garrigues ha anche imparato ad essere più concentrata in campo adattando alla perfezione il proprio gioco alla terra battuta.

Oggi è stata vittima di un’ottima Stosur per tutto il primo parziale. L’australiana, che perderò la leadership del suo paese dopo 452 settimane consecutive a favore di Daria Gavrilova, stava mettendo in luce tutti i suoi punti di forza, che sulla terra si traducono in grande aiuto da parte del topsin estremo col dritto (capace di far colpire l’avversaria due metri oltre la linea di fondo) ed un servizio che salta tantissimo. Ostapenko, che ancora fatica a raccogliere un’alta percentuale di prime palle, era in grande difficoltà e non ha tenuto un turno di battuta per tutto il primo set. Poi il match è cambiato su un paio di punti: 2-1 Stosur nella seconda frazione, 15-30 con Ostapenko al servizio. Prima un rovescio in controbalzo vincente da fondo campo, poi un dritto incrociato strettissimo atterrato due metri dentro la linea del servizio. Da che era una giocatrice in balia totale della sua avversaria, ha trovato la maniera per divincolarsi di quelle catene e scatenare tutto il suo gioco, cominciando una lunga serie di vincenti che in un baleno le avrebbero dato ben due break di vantaggio.

Nel set decisivo ha ottenuto il break cruciale sul punteggio di 2-2 grazie, anche qui, ad almeno un paio di vincenti da applausi. Sul 4-3 il vero momento cruciale della sua partita “di testa”: 5 palle break concesse in un game solo, recuperando tutte le volte prendendo coraggio e giocando ancora vincenti. 46 in tutto i colpi definitivi, che hanno portato alla gioia enorme dopo l’ultimo errore dell’avversaria.

È la terza giocatrice nata nel 1997 a raggiungere un quarto di finale Slam dopo Bencic e Konjuh, entrambe all’Australian Open (2014 la prima, 2016 la seconda). La quarta (al 99%) che entrerà in top-30 dopo ancora Bencic e Konjuh e Daria Kasatkina.

[Q] P. Martic b. [17] A. Sevastova 6-1 6-1 (Diego Barbiani)

La più bella partita della carriera di Petra Martic, a livelli molto superiori rispetto all’edizione del Roland Garros 2012, quando ottenne un quarto turno ed impressionò tanti addetti ai lavori. La croata, da lì in avanti, non è più riuscita a replicare quei risultati, sparendo nelle retrovie a causa di tanti problemi, ultimo un infortunio che la fermò a Wimbledon 2016 e la costrinse a 10 mesi di stop. Precipitò in classifica, arrivando al numero 662 ad inizio aprile. Dopo questa edizione del Roland Garros a cui ha preso parte con un ranking protetto sarà già dentro le prime 130. Un capolavoro, quello odierno contro Anastasija Sevastova (una che in stagione ha giocato molto bene nei tornei su terra trovando la strada sbarrata quasi solamente da Simona Halep, come nella semifinale di Madrid), che è difficile da credere se non si è visto il match. 6-1 6-1 in meno di 50 minuti, vincenti su vincenti, una macchina senza sosta. Come se il suo talento, a lungo atteso, avesse deciso di trovare oggi tutta la sua massima esposizione. Dopo cinque anni un nuovo ottavo di finale al Roland Garros. Nel 2012 c’era la sorpresa a farla da padrone per una ragazza giovane (classe 1991), che per la prima volta arrivava così avanti. Oggi c’è una ragazza che ha avuto avuto la forza di sorprendere, probabilmente quando nessuno avrebbe più scommesso nulla su di lei. Agli ottavi ora Elina Svitolina, che ha battuto Magda Linette.

Risultati

[2] Ka. Pliskova b. C. Witthoeft 7-5 6-1
V. Cepede Royg b. M. Duque-Marino 3-6 7-6(2) 6-3
[Q] P. Martic b. [17] A. Sevastova 6-1 6-1
[5] E. Svitolina b. M. Linette 6-4 7-5
[11] C. Wozniacki b. [8] S. Kuznetsova 6-1 4-6 6-2
J. Ostapenko b. [23] S. Stosur 2-6 6-2 6-4
[13] K. Mladenovic b. [4] G Muguruza 6-1 3-6 6-3
[30] T. Bacsinszky b. [10] V. Williams 5-7 6-2 6-1

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