Djokovic e Nadal senza problemi, avanti Raonic e Dimitrov, fuori Tsonga

Delusione al Roland Garros, Tsonga recupera tre match point ma poi cede a Olivo. Tutto facile per Djokovic, Goffin e Raonic cedono un set. Johnson vince la battaglia con Coric e in lacrime dedica la vittoria al padre.

[4] R. Nadal b. R. Haase 6-1 6-4 6-3 (Francesca Padoin)

Debutto quest’oggi sul Philippe Chartier per Rafael Nadal che va a sfidare Robin Haase, vincitore sull’australiano Alex De Minaur al primo turno. Questa è la terza sfida fra i due con le ultime due a favore del maiorchino. Memorabile il secondo turno a Wimbledon 2010 in cui lo spagnolo è riuscito ad avere la meglio solo al quinto set. Ma qui siamo su tutt’altra superficie ed il ritrovato Nadal di questa stagione dovrebbe avere vittoria facile. Quest’anno lo spagnolo ha vinto sia a Monte Carlo (per la decima volta) sia a Barcellona sia a Madrid. E vincendo il Roland Garros, oltre a realizzare la decima, arriverebbe a 53 titoli su terra. Inoltre il suo 2017 su terra ha il bel record di 18 vittorie a fronte di un’unica sconfitta nei quarti a Roma contro Thiem. Insomma una situazione non molto rosea per l’olandese che, vincendo oggi, otterrebbe per la prima volta il terzo turno nel French Open su 9 presenze totali. Quest’anno Haase ha raggiunto il secondo turno a Monte Carlo, Budapest e Madrid mentre ha perso al primo negli altri due eventi su terra(Roma e Ginevra). Però sempre sul rosso ha ottenuto i suoi migliori risultati vincendo i suoi due titoli a Kitzbuhel nel 2011 e nel 2012. Inizia Nadal al servizio con un po’ d’incertezza ma subito dopo, nel game successivo, ottiene due palle break, anche aiutato da un doppio fallo dell’avversario, e passa a condurre. Entrambi i tennisti proseguono tenendo tranquillamente i propri turni di servizio fino al sesto game dove Nadal con una serie di dritti molto arrotati ottiene un altro break. Haase spinge molto col servizio e cerca di uscire spesso dal bombardamento dello spagnolo con qualche palla corta o tagliata ma gioca un tennis troppo leggero per impensierire lo spagnolo che alla prima occasione alza il livello e brekka. E così avviene anche nel secondo parziale dove, approfittando di un calo di Haase, Nadal si guadagna due palle break e passa a condurre. Per ora il numero 46 del mondo non è riuscito ad ottenere neanche una palla break ed ad essere incisivo; lo spagnolo è perfettamente padrone della situazione, coi piedi sempre ben dentro il campo ed anzi cercando di verticalizzare il gioco quando possibile. Il terzo parziale è più combattuto e vede un ottimo Haase uscire da una situazione insidiosa al terzo gioco ma nel quinto capitola e Nadal passa in vantaggio. E dopo un’ora e quaranta di gioco e l’ennesimo break lo spagnolo può stringere la mano all’avversario e passare per la tredicesima volta al terzo turno. Buona prestazione di Nadal che non ha avuto nessun momento di vuoto e relativamente fresco potrà affrontare l’altro qualificato al terzo turno, il georgiano Basilashvili.

[5] M. Raonic b. R. Dutra Silva 4-6 6-2 6-3 6-4 (Raffaello Esposito)

Sarà anche una questione mentale ma per questo Raonic (6 ATP) i quarti di finale, suo miglior risultato parigino raggiunto solo nel 2014, rimangono un miraggio. Arrivasse lì troverebbe con tutta probabilità Nadal ma sul cammino ci sono Grigor Dimitrov e altri terraioli spagnoli come Garcia-Lopez o Carreno-Busta. E se Milos, reduce dalla sua prima finale sul rosso, era riuscito a stare in campo poco contro Steve Darci, oggi ha avuto le sue difficoltà contro Rogerio Dutra-Silva (79 ATP). Ci si attendeva un tiro al piattello, con il trentatreenne brasiliano nello scomodo ruolo del disco di gesso. Invece Dutra Silva si è messo quattro metri dietro la riga e ha iniziato a rimandare tutto. Raonic prende il break dell’1-2 spedendo due dritti in rete e un terzo sulla luna neanche fosse Babe Ruth, pareggia solo perché l’altro non ci crede ma un’ennesima distrazione nel settimo gioco non viene più perdonata e il brasiliano porta a casa un insperato ma giusto 6-4 nel primo set.

Troppo poco incisivo col servizio Milos, tragico con il dritto ma soprattutto confuso tatticamente. Accetta lo scambio dal fondo sperando di sfondare ma sbaglia entro il quarto colpo e cerca troppo poco la rete. Quando nel 1977 un giovane McEnroe chiese a Gerulaitis cosa l’avrebbe atteso al suo primo Roland Garros il grande Vitas rispose “…te lo dico io cosa troverai, un terraiolo europeo che ti farà un culo così!”. A parte il fatto che il suo avversario non è europeo, il concetto per il canadese rimane. Il suo gioco prevede soluzioni balistiche troppo difficili, la sua palla è troppo piatta per essere veramente redditizia sulla sabbia. Il secondo set non racconta nulla di nuovo, Raonic continua a non fare troppo male con la battuta e scegli masochisticamente di sudarsi ogni punto. Un faticoso break ottenuto ai vantaggi dopo che si era trovato 0-40 lo manda avanti, un secondo sancisce il 6-2 che pareggia i conti e gli dà il vantaggio di servire per primo nel terzo set.

Il match rimane incerto, merito di Dutra Silva che lotta come un leone su ogni palla.
È lui ad avere la prima occasione di strappo nel terzo gioco quando gioca un assurdo passante lungolinea dai teloni dopo aver recuperato uno smash nell’angolo opposto.
Il sudato 15-40 viene vanificato da due servizi vincenti e altrettanti aces. Poco dopo è il brasiliano ad essere in difficoltà, resiste con coraggio annullando quattro palle break ma alla fine cede su una risposta vincente seguita da un dritto imprendibile. Milos non deve far altro che cavalcare il suo servizio, pur col brivido di due palle break annullate sul 5-3, per prendersi il parziale col punteggio di 6-3. Nonostante l’evidente calo del brasiliano, la partita resta equilibrata anche nel quarto set grazie alla straordinaria determinazione di quest’ultimo: sul 4-4 però Raonic strappa il servizio al suo avversario e al momento di chiudere la pratica mette a segno quattro ace di fila qualificandosi per il terzo turno, il suo prossimo avversario sarà lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez.

[2] N. Djokovic b. J. Sousa 6-1 6-4 6-3 (Cristina Pozzoli)

Alla seconda partita con Andre Agassi nel suo angolo, Novak Djokovic convince sempre di più. Il suo avversario odierno, Joao Sousa presenta le stesse caratteristiche di Granollers, incontrato al primo turno, anche per il numero di game (pochi) raccolti nelle tre sfide precedenti oltre che da un punto di vista tecnico. Come nel precedente match Nole è sembrato molto concentrato e reattivo, veloce negli spostamenti e ben piazzato vicino alla riga di fondo a colpire in anticipo.

Pronti via ed infatti è subito doppio-break per il campione in carica che impone un ritmo altissimo agli scambi buttando il portoghese in braccio ai giudici di linea nel vano tentativo di difendersi. Sousa riesce ad evitare il bagel tenendo il servizio nel sesto game e annullando due set point ma poi il serbo chiude il parziale al quattordicesimo minuto di gioco.

Nel secondo set il break per il serbo arriva nel terzo game ed è significativo per valutare il sul suo crescente stato di forma fisica il fatto che Nole si procuri due palle break dopo due lunghissimi scambi di 20 e 18 colpi, senza andare in apnea come gli era successo a Madrid e a Roma. Sousa annulla la prima con un dritto vincente inside-in in uscita dal servizio e sulla seconda Nole va lungo con il rovescio. Per fare un punto però Sousa deve trovare un numero o ricevere la grazia dal suo avversario che legge bene il momento e si procura una terza occasione aprendosi bene il campo con il rovescio anomalo per poi andare a segno con il dritto in contropiede. Senza più energie Sousa affossa uno scarico dritto in rete e Nole allunga ma nel game successivo si incarta con un errore di dritto e un doppio fallo e restituisce il servizio alla seconda palla break dopo aver annullato la prima con una smorzata di rovescio straordinaria giocata dopo 23 scambi forsennati. Neanche il tempo di rifiatare e Sousa si trova costretto ad alzare ancora una stoica difesa prima di arrendersi al forcing di Nole e cedere ancora il servizio. Nole non si distrae più, amministra il vantaggio e chiude 6-4.

Il terzo parziale segue l’ordine dei servizi fino al settimo game con Sousa a dare fondo a tutte le sue forze e Nole sempre in spinta. Dopo aver fallito entrambi una palla break, nel settimo game è Nole a passare, favorito da un errore di dritto e un doppio fallo del portoghese. Ormai senza benzina dopo aver scorrazzato per tutto il campo a raccogliere le angolazioni di Nole, che quando non chiude con le sue proverbiali accelerazioni lungolinea lo porta allo sfinimento, Sousa alza bandiera bianca e cede ancora il servizio nell’ultimo game dopo aver salvato un match point..

[11] G. Dimitrov b. T. Robredo 6-3 6-4 7-5 (Riccardo Carliseppe)

Sul campo numero 1 del Roland Garros va in scena il match valevole per il primo turno tra il sempre verde Robredo e il talentuoso Dimitrov. Il match inizia a ritmi alti e ci presenta subito un Dimitrov determinato e concentrato, dall’altra parte Robredo sembra essere subito in difficoltà sia in risposta che al servizio tanto che nel quarto game del set subisce un break. A questo punto Dimitrov gestisce bene il vantaggio non concedendo mai nulla e vince cosi il primo set 6-3 dopo 38 minuti in scioltezza. Nel secondo set le cose non sembrano cambiare con lo spagnolo costantemente in difficoltà che a fatica tiene i primi turni di servizio, fino al quinto game quando viene breakato da Dimitrov. Il bulgaro adesso, più libero di testa, gioca con il pilota automatico collezionando molti vincenti anche in risposta e portando in porto anche il secondo set in 49 minuti con il parziale di 6-4. Il terzo set vede Robredo costretto a vincerlo per salvare la partita e in effetti sembra esserci più partita più per la sua forza della disperazione che per altro. Dimitrov dal canto suo si adegua a questa fase interlocutoria del match non rischiando nulla sul suo servizio e provando a giocarsela quando possibile sulla battuta avversaria, ma senza successo. Quando però ormai la il terzo set sembra destinato al tie break nell’undicesimo game arriva il decisivo allungo di Dimitrov che toglie la battuta allo spagnolo e va a servire per il match. Dopo due ore e diciotto minuti il bulgaro va a vincere con il risultato finale di 6-3 6-4 7-5

Buona la prima per il tennista bulgaro numero 13 della classifica mondiale, che dopo la prematura eliminazione agli Internazionali di Roma dimostra di aver reagito molto bene dal punto di vista mentale. Questa sarà la sua solita variante, perché se emotivamente centrato nel modo giusto Dimitrov può infastidire chiunque anche in un torneo del Grande Slam. Ne vedremo delle belle…

Le altre partite (Cristina Pozzoli)

La nuda cronaca oggi cede il passo alle emozioni nella quarta giornata del Roland Garros in cui gli applausi sono tutti per Steve Johnson. Alla fine della partita vinta contro Borna Coric, lo statunitense, testa di serie numero 25, si inginocchia sul campo lasciando scorrere lacrime amare e copiose. Tre settimane fa è improvvisamente mancato il suo papà all’età di 58 anni, e questa vittoria vale il titolo, almeno da un punto di vista emotivo. Il tennis è uno sport che consente di esprimere la propria personalità e il proprio stato d’animo ed oggi Steve Johnson ha dato una grande dimostrazione di forza e volontà a tutti. Sarà dura al prossimo turno contro Dominic Thiem ma di certo, Johnson ha dalla sua l’affetto del pubblico parigino e non solo.
A seguire si registra la vittoria di David Goffin contro Stakhovsky che lo proietta ad un terzo turno contro Horacio Zeballos che si è preso la rivincita battendo Ivo Karlovic dopo la sconfitta 22-20 al quinto patita agli Australian Open. Nella ripresa del match tra Renzo Olivo e Jo-Wilfried Tsonga, valodo per il primo turno della parte bassa del tabellone, sul punteggio di 7-5 6-4 6-7 5-4 in favore dell’argentino, è bastato un game a chiudere l’incontro e a proiettare Olivo al secondo turno che giocherà contro Karen Khachanov. Tornando agli incontri di secondo turno, con tre tie-break, Nokoloz Basilashvili supera Victor Troicki e sfiderà Rafa Nadal al terzo turno. Facile vittoria per Albert RamosVinolas che concede solo quattro game alla wild card francese Benjamin Bonzi. Soffre solo un set, il primo chiuso al tie-break, la stellina francese Lucas Pouille che poi concede solo tre game nei restanti due set a Tomaz Bellucci. Per la speranza di casa, ci sarà un test importante contro Albert Ramos-Vinolas, finalista a Montecarlo. Solo una distrazione nel quarto set per Pablo Carreno Busta prima di superare Taro Daniel e guadagnarsi la sfida con Dimitrov al prossimo turno.

Risultati

[25] S. Johnson b. B. Coric 6-2 7-6(8) 3-6 7-6(6)
[10] D. Goffin b. [Q] S. Stakhovsky 6-2 6-4 3-6 6-3
[6] D. Thiem b. [Q] S. Bolelli 7-5 6-1 6-3 
N. Basilashvili b. V. Troicki 7-6(3) 7-6(2) 7-6(6)
H. Zeballos b. [23] I. Karlovic 7-6(5) 7-6(5) 6-3
D. Schwartzman b. [Q] S. Napolitano 6-3 7-5 6-2
[11] G. Dimitrov b. T. Robredo 6-3 6-4 7-5
R. Olivo b. [12] J.W. Tsonga 7-5 6-4 6-7(6) 6-4
[2] N. Djokovic b. J. Sousa 6-1 6-4 6-3
G. Garcia Lopez b. [Q] M. Trungelliti 7-5 6-4 7-5
[20] P. Carreno-Busta b. [Q] T. Daniel 7-5 6-4 4-6 6-0
[4] R. Nadal b. R. Haase 6-1 6-4 6-3
[5] M. Raonic b. R. Dutra Silva 4-6 6-2 6-3 6-4
[19] A. Ramos b. [WC] B. Bonzi 6-2 6-1 6-1
[17] R. Bautista-Agut b. M. Kukushkin 6-3 3-6 6-3 7-6(3)
J. Vesely b. A. Bedene 6-3 6-3 4-6 6-3
[16] L. Pouille b. T. Bellucci 7-6(5) 6-1 6-2

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