Bouchard: “Non ho cambiato opinione: Maria non dovrebbe giocare”

L'intervista ad Eugenie Bouchard dopo la vittoria con Maria Sharapova al secondo turno del Mandatory di Madrid: “Mi hanno telefonato in tante, ho vinto anche per loro”.

Dal nostro punto di vista è parso come fossero le montagne russe. Tu come la descriveresti?
Una partita davvero dura, non solo fisicamente e tennisticamente, ma anche mentalmente e sul piano emozionale. Ogni punto è stato una battaglia, sin dal primo. Davvero una lotta. Sono davvero contenta di essere venuta fuori alla fine e reggere nel terzo set.

Rispetto alla tua prima partita con Maria, ti sei sentita più libera in questo caso, con meno da perdere visto che c’erano stati molti ostacoli nella precedente? Quali erano le tue sensazioni avvicinandoti alla partita?
Avevo davvero delle motivazioni in più oggi. Non l’avevo mai battuta e date le circostanze… Ero davvero ispirata prima della partita perché molte giocatrici sono venute da me privatamente per farmi gli auguri, persone con cui di solito non parlo, molti messaggi dal mondo del tennis apposta per me. Quindi volevo vincere per me e per loro. Ho sentito il loro appoggio.

Hai trasformato, in un certo senso, le parole in fatti dal tuo punto di vista?
Aiuta sempre quando ci riesci (sorride). Certamente c’era molto al di là del tennis in questa partita. Ma quando sono entrata in campo ho cercato di fare in modo che fosse solo tennis. Lo abbiamo fatto entrambe, abbiamo combattuto con il cuore, credo. Alla fine è la cosa più importante e spero le persone si siano divertite, perché questo è il punto, no? In fondo noi siamo intrattenimento. Io mi sono davvero divertita, anche se domani sarò un po’ stanca.

Credi ancora che lei non dovrebbe giocare?
Ho sempre la stessa opinione come quando mi è stato chiesto precedentemente.

Pensi sia il tuo miglior match da quando…diccelo tu?
Penso di si. In alcuni momenti mi sono sentita senza ritmo. Tu hai parlato di montagne russe. È vero ci sono stati alti e bassi, sicuramente. Momenti in cui ero frustrata, in cui avrei potuto giocare meglio… Ma tutto sommato, con tutto l’aspetto mentale implicato, combattere e giocare per tre ore, fisicamente, voglio dire lei sta giocando alla grande ora. Si, nel complesso una delle mie migliori partite degli ultimi due anni.

Puoi dirci cosa ti ha detto Maria alla fine sulla rete? Pensi la sua prestazione sia stata quella di una giocatrice assente da quindici mesi?
Ha detto “ben giocata”. Penso stia giocando davvero bene nel suo “cosiddetto” rientro, se vuoi chiamarlo così. Ha giocato bene, lo sai, è stata durissima oggi.

La tua prossima partita è contro la Kerber. Come recupererai? In generale, sa volte ci sono dei cali dopo partite così. Come cercherai di evitarlo?
Questo è un buon tema. Credo di dover riposare la testa in primis e non pensarci troppo domani. Ho il giorno di riposo, che è un bene. Poi, ci proverò, sono la sfidante in ogni caso. È bello essere in questa posizione dopo questi due anni. Quindi cercherò di trarre vantaggio da ciò, ci proverò, giocare un buon tennis, stare su quello, divertirmi, cercare di dimostrare ciò che posso fare. Si, ci proverò.

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