WTA Charleston: una strepitosa Ostapenko nega la top-10 a Wozniacki

A Charleston 40 vincenti di Jelena Ostapenko costringono alla resa Caroline Wozniacki. Bene Mirjana Lucic Baroni, ancora in semifinale. Daria Kasatkina invece andrà a caccia della prima finale in carriera.

J. Ostapenko b. [5] C. Wozniacki 6-2 6-4

Partita fenomenale della tennista lettone, che dopo aver giocato un ace sul match point ha guardato il suo angolo, ha guardato sua mamma, ed è sembrato dirle col volto quanto fosse felice.

La seconda semifinale del 2017, per la diciannovenne di Riga, è arrivata al termine di un incontro in cui ha dominato Caroline Wozniacki, la testa di serie più alta rimasta in gioco dopo le eliminazioni precoci di Madison Keys, Venus Williams ed Elena Vesnina e la cancellazione di Johanna Konta. Soprattutto, batte per la seconda volta su due Wozniacki dopo il successo di New Haven della scorsa estate. Questa volta, però, con una prestazione ancor più bella e senza calare di intensità dal primo all’ultimo punto.

Il gioco della danese è apparso da subito perfetto per i suoi colpi, piatti, tesi, soprattutto estremamente precisi e profondi. Il primo break della serata è stato in favore di Ostapenko con una combinazione smorzata e colpo nello spicchio di campo vuoto sul 2-2

In una situazione di vantaggio, una volta consolidato il break, Ostapenko ha continuato a giocare con colpi che costringevano Wozniacki a non poter fare altro che difendersi in qualche modo, proponendosi per un nuovo break già nel settimo game e concretizzando la palla break con uno schiaffo al volo di rovescio

Al servizio per il primo set la lettone ha avuto un attimo di indecisione, servendo due seconde palle dal 40-15 e subendo le risposte profonde della sua avversaria sul lato del dritto, il colpo forse più complicato da gestire quando messo in difficoltà. Salvata una palla break, ne ha conquistato un terzo che ha poi concretizzato nella stessa maniera di tanti altri punti in precedenza: trovando prima la profondità e poi colpendo in incrociato con un nuovo vincente nei pressi della riga. Primo set per lei straordinario, con 19 vincenti messi a segno.

I game vinti in successione diventavano 6 grazie al nuovo break in apertura di secondo set, ancora ottenuto grazie ad una precisa accelerazione lungolinea ed una nuova chiusura al volo, a rendere nuovamente impotente l’avversaria. La danese ha finalmente reagito, strappato la battuta alla lettone e tenuto il successivo game al servizio. Sul 2-2, però, sono ricominciati i problemi.

Ostapenko è tornata in men che non si dica a giocare un tennis sensazionale ed a sommergere di vincenti l’avversaria. Ha avuto 2 match point già sul 5-3, ma la numero 12 del mondo ha saputo darsi un’ultima chance tenendo il servizio e salendo 4-5. Nel decimo game, però, la lettone ha salvato 2 palle break consecutive dal 15-40, la seconda con un nuovo, straordinario vincente

Infine, il colpo che forse meno ci si aspetta dal suo repertorio: il servizio. Con un ace ha chiuso uno dei match più belli della sua giovanissima carriera, garantendosi il rientro tra le prime 60 del mondo dopo aver sognato la top-30 all’Australian Open ed aver pagato a caro prezzo la finale del Premier 5 di Doha non difesa (585 punti persi). Ora in semifinale Mirjana Lucic Baroni contro cui ha vinto l’unico precedente disputato ad Auckland ad inizio stagione.

[11] M. Lucic Baroni b. S. Rogers 6-7(7) 6-1 6-1

Finisce ad un set dalla semifinale il sogno di Shelby Rogers, nata proprio a Charleston, di approdare tra le migliori 4 del torneo di casa. Il merito è, ancora una volta, tutto di una strepitosa Mirjana Lucic Baroni. Semplicemente incredibile quello che la croata sta vivendo nel 2017 dove grazie a questo risultato, il 6-7 6-1 6-1 contro la statunitense classe 1992, approda alla terza semifinale stagionale dopo quella dell’Australian Open e di Acapulco.

Non solo, perché i punti da difendere da qui a fine anno sono appena 601 e con 1343 punti nella Race (ad oggi) si è già garantita una chiusura di 2017 attorno alle prime 30 del mondo, cosa che per lei fino ad ora non era mai capitato se non a metà del 1998 quando era ancora una ragazzina prodigio e prima che iniziassero i suoi enormi problemi familiari.

Oggi un match complicato solo nel primo set, quando si è trovata 2 volte sotto di un break ed ha comunque avuto un set point sul 6-5 nel tie-break. Perso il parziale, ha poi dominato i successivi 2 vincendo 12 degli ultimi 14 game giocati. Contro Ostapenko andrà a caccia della prima finale in stagione.

Altre partite:

Tutto molto semplice per Laura Siegemund, che mostra ancora come sulla terra sappia esprimere il meglio del suo gioco dopo gli ottimi risultati (per certi aspetti anche inattesi) del 2016. Dopo le maratone iniziali contro Lesia Tsurenko e Venus Williams, entrambi match oltre le 3 ore, ha poi avuto vita molto semplice contro Lucie Safarova e Anastasija Sevastova, entrambe liquidate con appena 5 game ceduti.

In semifinale la tedesca avrà Daria Kasatkina, al rientro tra le migliori 4 da San Pietroburgo dello scorso anno quando si arrese solo a Belinda Bencic ed aver superato, lungo il cammino, proprio Siegemund (al secondo turno, 6-3 6-4). La russa cerca la prima finale in carriera a livello WTA, la tedesca la terza.

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