Mladenovic: “Una sconfitta dolorosa, ma Siegemund ha tutti i meriti”

Conferenza stampa di Kristina Mladenovic dopo la finale a Stoccarda persa contro Laura Siegemund: "Non avrei mai pensato di fare finale dopo essere caduta nel primo match".

Come è la sensazione al termine del match?
Dolorosa. Una grande lotta, durata tanto. Nello spogliatoio stavo guardando le statistiche e mi dicevo che non è possibile perdere al tie-break del terzo quando si fanno più punti dell’avversaria. Poteva andare ad entrambe: il tie-break, i punti assurdi, il match point così contestato. Tu devi avere fortuna ogni tanto, ma devo dare tutti i crediti a Laura Siegemund perché ha giocato benissimo tutta la settimana. Nel primo set ha fatto molto bene, non mi ha concesso nulla, super aggressiva. Ho lottato e la stavo quasi per vincere.

È stato difficile tenere la concentrazione?
È stato molto difficile fin dall’inizio: il pubblico era molto rumoroso ma ero preparata dopo l’esordio contro Angie. Mentalmente non ho ceduto ed alla fine è stato giusto il tennis a decidere. Credo di non aver mai sperimentato una situazione così con migliaia e migliaia di persone ad urlare per la mia avversaria e non sapevo si avrei tenuto i nervi. La concentrazione mi ha aiutata ma è stato molto difficile specialmente alla fine. Forse il pubblico non ha ben capito la situazione ma l’arbitro ha agito perfettamente secondo le regole: è stata coraggiosa, Laura stava prendendo molto tempo ed aveva già preso un warning ed il pubblico stava andando matto. Ho cercato di mostrarmi forte, penso di esserci riuscita, ma è stato abbastanza un incubo (sorride, ndr). Neppure in Fed Cup credo di aver avuto un punto

Pensando al match, c’è qualcosa che rivuoi fare?
Questo è qualcosa di cui dovrò discutere, soprattutto del primo set. Fin dal primo set vedevo lei fosse troppo brava. Nel secondo ha concesso qualche errore appena, io ho trovato il ritmo, sono rientrata nel match ed ho capito il gioco da attuare. Nel terzo è stato il migliore. Credo le cose siano andate meglio di ieri. Oggi con il servizio è andata meglio di ieri anche se c’era molta stanchezza da entrambe le parti. È stato un bel match ed ora andrò a riguardare che cosa potevo fare meglio. Sui dettagli possiamo ovviamente ragionare, però dopo tutto posso dire che è stata una bella lotta.

Puoi guardare alla settimana in maniera positiva?
Sono stata vicinissima a vincere il trofeo. È molto dura, ma posso solo essere positiva perché l’intera settimana è stata grandiosa e questa è una cosa grandiosa. Se mi avessi detto che avessi fatto la finale dopo la Fed Cup ed essere caduta nel primo match girandomi la caviglia non avrei mai creduto di fare la finale. Sono molto positiva per questo e per come sto giocando e spero di poter continuare così.

Adesso ci si sposta sulla terra all’aperto, preferisci la condizione come qui al chiuso o outdoor?
Penso che outdoor sia meglio per me, qui forse è troppo veloce. Ho un gioco aggressivo e che varia tanto, quindi meglio avere più tempo per lavorare i punti. Questa terra non è così simile a Parigi, nemmeno a Madrid e Roma. Al Roland Garros comunque dipende dal tempo. Ho il tempo per sistemare tutto e sono pronto per i prossimi grandi eventi.

Come approcci il resto della stagione sul rosso?
Dopo questo inizio positivo la cosa più importante sarà riposare. Non avrò molto tempo ed avrò bisogno di essere pronta ed attenta col mio corpo. Tanti match ad inizio stagione ed è ancora molto lunga.

La tua famiglia come ha reagito? Eravate tutti nell’angolo
Era qui lo scorso anno in doppio quando avevo vinto e avevo vinto la bici. Gli ho detto che quest anno sarei tornata a casa con la macchina. Ce la stavo quasi per fare. La mia famiglia in generale ha una grande tradizione sportiva avendo praticato sport ad alti livelli. Sanno cosa è, sanno cosa vuol dire queste partite, queste sconfitte. Alla fine l’importante è dare sempre il massimo e godere anche nella sconfitta. So che è strano, ma bisogna sempre cercare di guardare le cose positive. Grandissimo match di due ore e mezza in un pubblico crazy e bisogna godere di questo.

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