31 marzo 2008, follia Youzhny: si ferisce alla testa con la racchetta

Il 31 marzo del 2008 Mikhail Youzhny perde un punto importante durante il match con Almagro e si punisce colpendosi ripetutamente alla testa con la racchetta, finendo per sanguinare. Alla fine però vincerà la partita.

Di reazioni furiose da parte dei tennisti ne abbiamo viste tantissime, la maggior parte delle volte sono le racchette a farne le spese finendo frantumate al suolo spesso con tremenda ferocia. Mikhail Youzhny però ha deciso di fare di meglio ed è riuscito a distinguersi anche nell’arte dell’incazzatura.

Il “colonnello” oggi viaggia verso i 35 anni e si mantiene a fatica nella top 100, ma nella sua ottima carriera ha raggiunto risultati importanti. A inizio 2008 vive uno dei migliori momenti, giungendo ai quarti agli Australian Open e issandosi sino all’ottava posizione in classifica mondiale, suo best ranking assoluto.

Qualche settimana si gioca il Masters 1000 di Miami, all’epoca ancora Masters Series, e il 31 marzo il russo affronta al terzo turno lo spagnolo Nicolas Almagro, in una sfida tra giocatori dotati di un delizioso rovescio a una mano. È un match che si trascina al terzo set, Almagro serve per chiuderlo sul 5-4 ma Youzhny ha una palla break e qui accade il fattaccio.

Dopo uno scambio molto lungo il rovescio del moscovita si ferma sul nastro e Youzhny perde il controllo: prima inveisce contro se stesso, dopodiché decide di punirsi in modo molto più cruento e si colpisce al volto con la racchetta per tre volte con grande violenza (per chi volesse rivedere questa “perla” ecco il VIDEO). Risultato: copioso sanguinamento dovuto alla ferita alla testa e intervento del medico per le opportune cure.

Il gesto costerà a Youzhny una multa da parte dell’ATP, ma la cosa più incredibile è che il russo vincerà quella partita, breakkando Almagro e imponendosi al tie break del terzo set: in un modo o nell’altro l’autoflagellazione tennistica è servita a qualcosa.

Dalla stessa categoria