Fed Cup: Pliskova e Strycova, ancora loro. La Bielorussia fa la storia

Nona semifinale consecutiva per la Repubblica Ceca, mentre la Bielorussia festeggia la prima nella propria storia. Bacsinszky eroica, la Svizzera ringrazia. Tracollo Romania.

World Group I

Repubblica Ceca b. Spagna 3-1 (Ostrava, Ostrava Arena, veloce indoor)

Da nove anni la Repubblica Ceca è in semifinale. L’ultima volta risale al 2008, quando però la nazionale di Peter Pala era ancora nel World Group II. Dal 2009 in avanti sono arrivati 5 titoli in altrettanti finali, con solo gli USA (2009) ed Italia (2010 e 2013) in grado di fermarli. Nove come anche le vittorie di fila dal 2014 ad oggi, ancora nel segno di Karolina Pliskova e Barbora Strycova.

Le 2 hanno regalato alla propria nazionale il titolo nel doppio decisivo del 2015 e nella scorsa stagione i successi nel doppio del primo turno contro la Romania, hanno contribuito al successo in semifinale contro la Svizzera ed hanno ottenuto i 3 punti nella finale poi vinta contro la Francia. In totale fanno 14 degli ultimi 15 match vinti (14 su 14 se si esclude la sfida tra Petra Kvitova ed Anastasia Pavlyuchenkova, primo singolare della finale 2015).

Oggi, ancora loro. Pliskova si è sbarazzata di Garbine Muguruza lasciandole appena 4 game, dando una nuova importante battuta d’arresto alla spagnola che sembrava totalmente l’opposto di quella vista ieri contro Strycova. Quest ultima, con qualche brivido di troppo, ha ottenuto il successo in 2 set nel quarto singolare contro Lara Arruabarrena e la semifinale da disputare contro la Germania o gli USA (entrambi in trasferta). Spagna che invece, come nel 2016, dovrà giocare gli spareggi per non retrocedere.

K. Pliskova b. G. Muguruza 6-2 6-2
B. Strycova b. L. Arruabarrena 6-4 6-4

USA – Germania 1-0 (Royal Lahaina Resort, Maui, veloce outdoor)

Ieri, oltre al triste episodio dell’inno, si è anche avuto un po’ di tennis tra USA e Germania, interrotto più volte dalla pioggia. L’ultima interruzione nel momento peggiore: Julia Goerges era indietro 6-3 3-1 contro CoCo Vandeweghe quando è arrivato un fortissimo scroscio di pioggia nel momento in cui la tedesca stava servendo. Il risultato è stato: una volta messi i piedi a terra ha perso l’equilibrio e con un nuovo movimento avventato è definitivamente caduta facendosi molto male al ginocchio. La partita è stata definitivamente sospesa a causa del maltempo e posticipata a domenica, ma sembra difficile che la tedesca possa scendere in campo visto che si parla di un possibile problema ai legamenti.

Nell’unico match giocato, Alison Riske ha rimontato Andrea Petkovic da 3-5 nel primo set prima di chiudere 7-6(10) 6-2 per il primo successo in Fed Cup in carriera. Si ripartirà dunque con un match da terminare e poi con i singolari più (eventualmente) il doppio decisivo.

Bielorussia b. Olanda 4-1 (Minsk,Chizhovka-Arena, veloce indoor)

La Bielorussia riesce a ritagliarsi un momento importante: per la prima volta nella sua storia, al squadra femminile raggiunge le semifinali del World Group. Una rincorsa partita da lontano, frutto di 2 promozioni consecutive tra 2015 e 2016 in cui è stata netta ed importante la mano di Victoria Azarenka, che ha preso una squadra di buoni prospetti ma molto acerba quando era in serie C (il gruppo 1 zona europea-africana) e che con oggi ha raccolto l’ottava vittoria di fila dopo quelle contro: Georgia, Bulgaria, Portogallo, Gran Bretagna (spareggio per accedere ai play-off del World Group II), Giappone (playoff per il World Group II), Canada (World Group II) e Russia (playoff per accedere al World Group I). Azarenka è mancata, a parte questo fine settimana, solo contro il Canada dove si è messa in luce per la prima volta Aliaksandra Sasnovich.

Quest ultima è diventata un po’ la leader in assenza della vera guida ed anche in questo weekend ha ottenuto 2 importantissime vittorie: la prima nel primo singolare contro Michaella Krajicek, rimontando da un set di svantaggio, la seconda oggi, che ha spezzato l’equilibrio nella serie contro Kiki Bertens, un’altra che con la maglia della nazionale sa esaltarsi. A chiudere i conti Aryna Sabalenka, che contro Krajicek ha vendicato la delusione di ieri quando le sfuggì il match contro Bertens nonostante abbia servito per il match ed avuto match point nel tie-break. Al prossimo turno avrà o la Svizzera, da affrontare in trasferta, o la Francia, contro cui andranno al sorteggio

A. Sasnovich b. K. Bertens 6-4 6-3
A. Sabalenka b. M. Krajicek 7-6(5) 6-4
O. Govortsova/V. Lapko b. A. Rus/C. Burger 6-4 6-2

Svizzera b. Francia 3-1 (Ginevra, PalaExpo, veloce indoor)

La vittoria, per la squadra di casa, è arrivata grazie al successo di Belinda Bencic ai danni di Pauline Parmentier che ha sostituito Alizé Cornet nel quarto singolare, ma la vera impresa è stata compiuta da Timea Bacsinszky nel primo match di giornata.

L’elvetica ha concluso vittoriosa una battaglia tostissima contro Kristina Mladenovic, conclusasi solo 7-6(5) 4-6 7-5 in quasi tre ore e venti minuti. È successo un po’ di tutto, come è logico attendersi. Dopo un primo set equilibratissimo, nel secondo Mladenovic si è staccata verso metà parziale ed ha chiuso evitando il rientro dell’avversaria. Nel terzo, infine, Bacsinszky è sempre stata avanti di un break, ha anche avuto bisogno di un MTO a metà parziale per una brutta caduta che ha fatto temere per un infortunio ma è rientrata ed ha cercato di chiudere l’incontro sul 5-3. Non ci è riuscita, ha però evitato nuovi guai sul 5-5 prima di affondare il colpo poco dopo.

Per Bencic, invece, una vittoria molto semplice nel suo andamento ma altrettanto importante per ripartire con fiducia visto che da domani il ranking la vedrà vicina al numero 130 del mondo.

T. Bacsinszky b. K. Mladenovic 7-6(5) 4-6 6-3
B. Bencic b. P. Parmentier 6-3 6-4

World Group II

Russia b. Taipei 3-1 (Mosca, Druzhba Sport Complex, veloce indoor)

Anastasia Myskina, dopo i dubbi della prima giornata, trova una domenica di maggiore serenità e porta la Russia a giocarsi un posto nel World Group I. Il tutto grazie ad una squadra infarcita di giovanissime giocatrici che a breve dovranno prendere in mano la situazione dopo i gloriosi fasti del recente passato.

Ekaterina Makarova, che già ieri nel secondo set aveva tremato contro Ya Hsuan Lee, anche oggi ha faticato più del dovuto contro Kai Chen Chang ma ha rimontato prima da 2-4 nel primo set poi da 2-5 nel secondo per il 6-4 7-5 conclusivo che ha poi dato il là alla agevole affermazione di Natalia Vikhlyantseva, classe 1997 e semifinalista a San Pietroburgo che si è imposta proprio su Lee per 6-1 6-2.

Russia che dunque cerca il rientro immediato nel World Group I mentre Taipei dovrà anzitutto capire se sarà o meno testa di serie, visto che rischia di essere superata dal Canada.

E. Makarova b. K. Chang 6-4 7-5
N. Vikhlyantseva b. Y. Lee 6-1 6-2

Ucraina b. Austraia 3-1 (Kharkiv, Palace of Sports ‘Lokomotiv’, veloce indoor)

Tutto molto semplice per l’Ucraina, che sale agli spareggi per il World Group I mentre constringerà l’Australia a giocare per rimanere nel World Group II ad aprile. Come avvenuto ieri, Daria Gavrilova ha perso il suo singolare racimolando appena 5 game. 6-2 6-3 contro Lesia Tsurenko, 6-3 6-2 contro Elina Svitolina. Nel doppio, invece, le australiane hanno portato a casa il punto della bandiera col successo di Ashleigh Barty e Casey Dellacqua su Nadiia Kichenok e Olga Savchuk.

E. Svitolina b. D. Gavrilova 6-3 6-2
A. Barty/C. Dellacqua b. N. Kichenok/O. Savchuk 6-2 2-6 10-8.

Belgio b. Romania 3-1 (Bucharest, Sala Polivalenta, veloce indoor)

Delusione enorme per la Romania padrona di casa, che pur senza Simona Halep poteva comunque contare su tante giocatrici in top-70 ed ha finito per perdere in 3 singolari (tirati, con tante occasioni, ma persi) dal Belgio che festeggia l’impresa grazie ad Elise Mertens, una tra le più in forma delle giocatrici oltre la top-50 e che ha festeggiato ad Hobart il primo titolo WTA in carriera.

Suo il successo contro Irina Camelia Begu nel terzo singolare in un match tiratissimo, conclusosi dopo quasi 3 ore e dopo aver mancato la chance di chiudere sul 5-4 al terzo. Pochi minuti dopo, al quarto match point, l’errore di rovescio che ha spento lo stadio di Bucharest ed ha portato in paradiso le giocatrici ospiti. A nulla è valso il successo di Sorana Cirstea e Monica Niculescu nel doppio conclusivo. Romania che dunque dovrà giocare per non retrocedere in serie C.

E. Mertens b. I. Begu 3-6 7-5 7-5
S. Cirstea/M. Niculescu b. K Flipkens/M. Zanevska 6-2 6-0

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