Papà Tomic: “Le accuse di Evans? Sono tutte falsità”

John Tomic, padre di Bernard, replica alle accuse di Dan Evans che aveva definito il suo team: "Persone che si comportano da completi idioti"

In un articolo comparso questa mattina sull’Herald Sun, giornale locale, si riporta un botta e risposta abbastanza vivace tra John Tomic, padre di Bernard, e Dan Evans, che oggi scende in campo per il suo match di ottavi di finale contro Jo Wilfried Tsonga.

John, ricordato dai più per la squalifica ricevuta dopo aver tirato un pugno in faccia a Thomas Drouet, ex sparring del figlio, nel 2013, ha replicato duramente alle accuse rivolte da Dan Evans dopo il match di terzo turno tra il britannico e l’australiano.

Evans aveva definito “un gruppo di persone che si comportano da completi idioti” i componenti del player box di Tomic quella sera, espressione dettata dai continui disturbi ricevuti, secondo lui, durante la loro sfida di terzo turno.

“Non c’è stata una sola persona che quella sera, nella prima o nella seconda fila del player box, abbia tossito quando serviva o detto una parola cattiva su Evans” ha replicato John, respingendo tutte le accuse. “Quello di cui parla è solo un insieme di falsità. Mi sono pure congratulato con lui al termine della partita: è stato il migliore, ha meritato, penso possa andare avanti nel torneo”. Per John, Evans potrebbe aver frainteso la situazione confondendo qualche urla proveniente in realtà dalle file appena sopra.

“In realtà penso che lui (John, ndr) sia stato corretto, ma sono gli altri componenti ad essersi comportati come dei veri idioti” ha detto Evans, “in particolare un suo amico, che forse non è mai stato ad una partita di tennis e non aveva idea di come ci si comporta. Continuava ad urlarmi contro tutto il tempo, l’arbitro vedeva e non faceva nulla. Visto che era permesso, mi piacerebbe che anche qualcuno dal mio angolo dicesse qualcosa, ma noi inglesi siamo troppo contenuti…”. Nello stesso match, Evans ha chiesto che una persona fosse allontanata dagli spalti perché continuava a tossire, secondo lui, volutamente: “Lo stesso Bernard in quel caso mi ha guardato dicendomi “Ben fatto”, probabilmente imbarazzato pure lui”.

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