Australian Open: Murray agli ottavi, Wawrinka col solito brivido

Per il nono anno consecutivo Andy Murray è agli ottavi all'Australian Open. Bella vittoria di Tsonga, bene anche Nishikori, Zverev e Wawrinka. Fuori Tomic

[1] A. Murray b. [31] S. Querrey 6-4 6-2 6-4 (da Melbourne, Diego Barbiani)

Il suo compito, Andy Murray, lo svolge egreggiamente. Il numero 1 del mondo non lascia scampo a Sam Querrey evitando inciampi e possibili paragoni con Novak Djokovic, compreso il tracollo del serbo avvenuto durante Wimbledon, ed approda al quarto turno dello Slam australiano. Con l’uscita di scena del numero 2 del mondo, Murray non potrà più nascondersi e vestirsi dei panni del grande favorito, in un tabellone che però non presenta la passerella più facile possibile: tolto lo statunitense e dopo Mischa Zverev al prossimo turno, il quarto di finale lo vedrà contro Roger Federer, Tomas Berdych o Kei Nishikori, e magari uno Stan Wawrinka in semifinale. Non facile, anche se il desiderio di mettere le mani sul trofeo più prestigioso dopo 5 finali perse è alto.

Oggi, per avere la meglio sulla testa di serie numero 31, ci sono volute due ore scarse di gioco. Poteva impiegarci anche meno, visto che la superiorità tecnica e fisica è stata evidente da subito, ma ad inizio del terzo parziale ha perso un attimo la concentrazione e si è fatto strappare il servizio, dovendo ricostruire l’ultimo gradino. Molto bene invece i primi 2 set, soprattutto in quello di apertura quando Querrey sapeva difendersi bene al servizio e sul 4-4, per prendere il break rivelatosi decisivo, ha messo insieme una combinazione smorzata in risposta e pallonetto che ha strappato applausi scroscianti al numeroso pubblico presente. Curiosa, poi, la sistemazione del numero 1 del mondo, relegato sull’Hisense Arena, probabilmente il campo numero 3 tra quelli considerati “principali” dell’impianto di Melbourne Park.

Si è voluto favorire per una volta il pubblico che compra il biglietto più economico, il “ground pass”. L’Hisense Arena è un po’ come la SuperTennis Arena a Roma: una sezione è riservata ai possessori del biglietto ground, che dunque oggi hanno potuto approfittarne per vedere all’opera il numero 1 del mondo. Non capita tutti i giorni. Nel frattempo, Murray torna agli ottavi di finale dell’Australian Open per il nono anno di fila. L’ultima volta in cui perse prima fu nel 2008, quando a batterlo nel primo turno fu un allora giovanissimo Jo Wilfried Tsonga, poi capace di raggiungere la finale.

[4] S.Wawrinka b. [29] V.Troicki 3-6 6-2 6-2 7-6(7) (Adriano Spataffi)

Nonostante abbia tentato di complicarsi la vita anche questa volta, Stan Wawrinka si qualifica agli ottavi di finale, dove incrocerà le racchette con Andreas Seppi, dimostrando comunque un miglioramento di condizione rispetto alle partite precedenti. Avversario di oggi era Viktor Troicki, vincente su Lorenzi al turno precedente, contro cui lo svizzero vantava già uno score di 7-0 nei precedenti.

Wawrinka non sarebbe nemmeno entrato male in partita, dato il break al quarto game che lo aveva portato subito a condurre per 3-1, ma dal 40-40 del game successivo qualcosa si rompe e così Troicki infila un parziale di dieci punti a zero e di cinque game consecutivi; senza mettere in discussione i meriti del serbo, era palese come Wawrinka avesse perso confidenza con i colpi, scentrando sia in situazioni di difesa che in attacco, sopratutto con il rovescio. Dopo un avvio di secondo set equilibrato, però, Stan torna ad essere “Stanimal” e la partita si incanala su binari che non lascerà più. Lo svizzero fa quello che vuole aggiudicandosi secondo e terzo set con margine: divenuto inavvicinabile al servizio, alterna fasi di aggressività ad altre in cui rallenta il ritmo di proposito, molte volte utilizzando il rovescio in slice, quasi a voler far sfogare l’avversario, spesso inducendolo all’errore.

Nel quarto set Wawrinka si presenta a servire per il match sul 5-4 e sul 6-5: dato l’andamento della partita sembra una formalità ma lo svizzero perde fatalmente attenzione in entrambe le occasioni e si va al tie-break: qui il numero 4 del mondo scappa 3-0, si fa, ancora, recuperare da 5-2 a 5-5 e deve fronteggiare un set point prima di chiudere per 9-7. Wawrinka, campione qui nel 2014, si qualifica agli ottavi di finale per la quarta volta consecutiva, adesso però, dovrà fare molta attenzione a certi passaggi a vuoto perché il Seppi di questi giorni ha dimostrato di saper sfruttare al massimo questo tipo di regali.

[12] J. W. Tsonga b. [21] J. Sock 7-6(4) 7-5 6-7(8) 6-3 (Raffaello Esposito)

Jo Wilfried Tsonga si era imposto in entrambi i precedenti contro lo statunitense Jack Sock, campione ad Auckland, sia sulla terra di Madrid 2015 che lo scorso anno negli ottavi a New York. Oggi il francese, apparso in buona forma, ha dimostrato ancora una volta di non soffrire particolarmente il gioco aggressivo del ventiquattrenne di Lincoln, che lo segue di otto posizioni nel ranking ATP (23 contro 12), battendolo ancora una volta senza troppi problemi. Gli ottavi di finale di uno slam costituiscono un primo punto d’arrivo, da dove poi prendere lo slancio per lo scatto finale dell’ultima settimana e Tsonga ha centrato l’obiettivo con autorità. Più incisivo dell’avversario con la prima palla di servizio e per larghi tratti dell’incontro perfino con il dritto, regolare e concentrato, il francese ha avuto il merito di conquistare un primo set nel quale aveva concesso per primo pericolose occasioni. Il parziale conquistato al tie break per 7 punti a 4 gli ha dato poi la forza tranquilla per governare anche il secondo set e chiuderlo con un chirurgico blitz all’undicesimo gioco sul servizio di Sock. Jack ha avuto la sua possibilità di riaprire l’incontro brekkando subito nel terzo ma si è fatto riprendere immediatamente e ha dovuto attendere un altro tie break, da romanzo, per riaprire il match. Jo sale 4-0 grazie a due dritti scentrati del suo avversario ma incredibilmente si fa riprendere. Va due volte a match point ma un servizio e un attacco salvano il rivale, il quale si conquista faticosamente due palle per il set. Sulla seconda delle quali Tsonga gli recapita un generoso regalo di Natale postumo. Il francese attacca perfettamente con un violento dritto sulla riga ma affossa goffamente a mezza rete lo smash a rimbalzo seguente. Due set a uno, incredibile ma vero. Ma oggi è un giorno sì, Jo non si perde d’animo e strappa in avvio di quarto parziale un prezioso break che difende poi con discreto agio a parte qualche tremore nel game finale, chiuso con tre aces consecutivi dopo un pericoloso 15-40. Affronterà Evans negli ottavi.

[5] K. Nishikori b. [Q] L. Lacko 6-4 6-4 6-4 (Salvatore De Simone)

Kei Nishikori non aveva iniziato alla grande il suo Australian Open combattendo più del dovuto contro Kuznetsov nel match di primo turno: ma nelle ultime due partite sembra abbia ritrovato la concentrazione e i colpi necessari per poter essere protagonista nel primo major della stagione. Anche se bisogna dire non ci si poteva attendere oggi un match faticoso per il giapponese contro Lukas Lacko.
Il primo set è stato in pareggio fino al break a zero di Nishikori al settimo gioco: il numero 5 del mondo poi non ha avuto problemi a chiudere il parziale con un ace.
Nella seconda frazione Nishikori ha preso il largo con un doppio break (spettacolare il modo in cui ha realizzato il secondo con una rincorsa su un palla corta di Lacko e un gran diritto vincente) e al momento di andare a servire per il set si è registrato l’unico passaggio a vuoto nel match del giapponese il quale ha perso il turno di battuta a causa di un bel colpo vincente dell’avversario; ma alla seconda occasione Nishikori non si è deconcentrato e con autorità ha incamerato anche il secondo parziale.
Nel terzo set il break è arrivato sul 2-2 con un altro diritto vincente del giapponese, stavolta direttamente sul colpo in risposta; il match praticamente si è concluso qui con il tennista del sol levante che si è limitato a gestire la situazione sui suoi turni di servizio.
Solida prova di Kei Nishikori, soprattutto col diritto con cui ha realizzato ben 27 vincenti; ma agli ottavi lo attende una sfida di ben altra difficoltà, che lo sfidante sia Federer o Berdych.

M. Zverev b. M. Jaziri 6-1 4-6 6-3 6-0 (Francesca Padoin)

Dopo la straordinaria vittoria-maratona al quinto set contro John Isner e l’approdo al terzo turno degli Australian Open per la prima volta in carriera, Misha Zverev, 50 del ranking, batte anche il tunisino Malek Jaziri, 56. Il primo set è un monologo del tedesco che infila 4 giochi di fila. Il tunisino riesce solo a tenere il suo quinto turno di battuta che viene brekkato un’ulteriore volta. Ma Jaziri non ha assolutamente intenzione di mollare e fin dall’inizio del secondo parziale ottiene il break. Si prosegue con una serratissima battaglia con un altro break e controbreak fino al 6-4 a favore di Jaziri. Negli ultimi due set il il tedesco accelera ed approfittando di un falloso Jaziri chiude il quarto ed ultimo parziale addirittura con un bagel. Primo ottavo per Zverev che troverà Murray.

[27] B. Tomic vs D. Evans 7-5 7-6(2) 7-6(3) (Francesca Padoin)

Partita emozionante fra il giustiziere di Cilic, Daniel Evans, 51 del ranking e l’australiano Bernard Tomic. Primi due set molto lottati in cui l’aussie soffre il gioco vario dell’inglese e si aggrappa ad un servizio, per ora solido, che ha arginato la baldanza dell’inglese. Evans che dal canto suo gioca molto bene, spingendo e producendo stupende volèe che mettono fuori tempo l’australiano. Nel terzo stupenda giocata dell’inglese sul 15-40 del non game 15-40 che con un ace ed un dritto vincente lungo la linea salva i due break point. L-australiano trova poi un bellissimo vincente con una volèe smorzata ma Evans salva l’ennesimo break point con un dritto vincente. Si prosegue fino al set point dove Evans detta l’andamento e sarà il primo ottavo in carriera per l’inglese. Tomic non ha giocato male, un po’ troppo passivo nei turni al servizio dell’avversario, ma l’inglese semplicemente non ne sbagliava una e nel prossimo scontro incontrerà Tsonga, in una partita davvero imprevedibile se gioca come oggi. “Grazie soprattutto al pubblico, l’atmosfera era fantastica e mi ha aiutato durante il match. È stata dura , Bernie è un giocatore non convenzionale, attacca sempre e poi rallenta di colpo”.

Risultati terzo turno:

[1] A. Murray b. [31] S. Querrey 6-4 6-2 6-4
M. Zverev b. M. Jaziri 6-1 4-6 6-3 6-0
[10] T. Berdych vs [17] R. Federer
[5] K. Nishikori b. [Q] L. Lacko 6-4 6-4 6-4
[4] S. Wawrinka b. [29] V. Troicki 3-6 6-2 6-2 7-6(7)
A. Seppi b. S. Darcis  4-6 6-4 7-6(1) 7-6(2)
[12] J.W. Tsonga vs [23] J. Sock 7-6(4) 7-5 6-7(8) 6-3
D. Evans b. [27] B. Tomic 7-5 7-6(2) 7-6(3)

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