Raccontando Singapore: guerra e pace al sorteggio del doppio. Tempesta equatoriale, black-out in sala stampa

TENNIS – Dal nostro inviato a Singapore Diego Barbiani

Alle WTA Finals di Singapore si è tenuto il sorteggio del tabellone di doppio. Una formula diversa rispetto allo scorso anno, priva di Round Robin ma tabellone normale dai quarti di finale.

Si è parlato tanto di come fossero vestite le singolariste venerdì scorso, sotto gli occhi di tutti i riflettori nel centro commerciale di Marina Bay, ma le doppiste erano tutte vestite molto, molto meglio. Persino Karolina Pliskova, l’unica presente in entrambe le cerimonie, era riuscita a vestirmi meglio di quel completo poco completo col doppio spacco sulle gambe, indossando stavolta vestiti casual.

Una cerimonia, di cui potete vedere le foto delle varie coppie qui, tenutasi per fortuna degli organizzatori sotto un portico. Appena dietro si poteva notare molto chiaramente come fosse in arrivo una tempesta tropicale di dimensioni a tratti terrificanti.

Talmente forte, il temporale, che oltre a creare scompiglio tra le giocatrici e gli addetti della WTA, ha poi causato un black-out in sala stampa

Alcune cose non riprese da alcuna telecamera, a proposito della cerimonia: 

– Karolina Plskova, appena scoperto che al primo turno troverà la sua grande amica Kristina Mladenovic l’ha cercata con lo sguardo dall’altra parte del palco. ‘Kiki’ non sembrava volersi girare, ma alla fine deve aver incrociato lo sguardo della ceca che le ha mandato un tenero bacio. 

– Timea Babos e Yaroslava Shvedova giocheranno contro Bethanie Mattek Sands e Lucie Safarova. Le due coppie erano una sopra l’altra nelle 2 file e la statunitense, girandosi, ha fatto cenno alla kazaka come a dirle: “Occhio eh, preparati”. Babos e Safarova, invece, ridevano tantissimo.

– Infine, al momento dell’ingresso in campo di Martina Hingis, in coppia di nuovo con Sania Mirza, sono state diverse le giocatrici a non applaudire. Una in particolare, Andrea Hlavackova, che ha continuato a fissarla senza muovere ciglio, dopo che l’elvetica alle ultime Olimpiadi le ha rotto lo zigomo con uno smash. Hradecka, accanto a lei, si è limitata ad un qualcosa che assomigliava ad un battito di mani scomposto. Le ferite non si sono rimarginate.

Rispetto a ieri, la giornata si è conclusa molto, molto prima. Niente 3 del mattino, niente McDonald’s, niente di tutto ciò. E’ mancato anche lo spettacolo, o meglio l’equilibrio.

Per la prima volta dall’inizio del torneo si è assistito a 2 partite che gli inglesi descriverebbero come ‘one way traffic’, a senso unico. Non stupisce il successo di Madison Keys: Dominika Cibulkova avrebbe dovuto fare i miracoli, perché l’aggressività e la potenza della statunitense le avrebbero creato tanti grattacapi. Non ha colpe, la povera slovacca, che nel computo finale dei numeri ha giocato solo 6 vincenti, ma ha commesso appena 10 gratuiti. Non è un numero da chi sbaglia tanto e perde perché gioca male, soprattutto per una tennista che gioca in spinta come lei. 10 gratuiti è il risultato di una partita dove non ha potuto fare alcunché, dominata da un’avversaria che ritrova il sorriso e si rilancia verso la semifinale. Come dopo il match contro Angelique Kerber, è entrata in sala stampa piuttosto amareggiata e con gli occhi lucidi di chi o aveva pianto o era sul punto di farlo. Poi, appena saputo che ancora esiste una chance di passaggio del turno, è come rinsavita: “Uh, davvero?!”. Ed ha chiesto informazione ai (pochi) giornalisti presenti.

Chi invece ha di che essere davvero felice è Angelique Kerber, che approfitta di una Simona Halep troppo remissiva per conquistare per la prima volta la seconda vittoria in un Round Robin. A questo punto le basta un set per passare. Ma non era così anche lo scorso anno? E ricordate come è finita? Con la tedesca infuriata forte in conferenza stampa che diceva le cose peggiori di un sistema, il Round Robin, che per l’ultima giornata doveva tenersi diversamente. Vero è che per non passare serve una sua sconfitta in 2 set con una vittoria di Halep su Cibulkova senza cedere parziali, ma ancora non può festeggiare. Se non per il bel trofeo per aver concluso l’anno al n.1 del mondo.

 

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