La WADA ora risponde agli hacker: "Fancy Bears ha taroccato i dati"

TENNIS – Spunta una dichiarazione da parte dell’organo dedito al controllo mondiale antidoping. Come è noto alcuni hacker, probabilmente russi, avevano violato la banca dati della WADA rivelando alcune speciali esenzioni per dei pezzi grossi dello sport mondiale, tra cui le sorelle Williams e Rafael Nadal. I pirati informatici, di provenienza probabilmente russa, erano entrati negli archivi WADA sottraendo la documentazione che l’ente aveva rilasciato agli atleti per la concessione di sostanze altrimenti vietate e dopanti, in base al sistema d’esenzione a fini terapeutici.

È però di queste ore la notizia che l’agenzia antidoping, dopo il silenzio di queste settimane, avrebbe assoldato alcuni specialisti del cyber spionaggio intraprendendo un’indagine riguardo le ormai famigerate cartelle cliniche intestate agli atleti, rese pubbliche dagli hacker. La conclusione sarebbe che queste cartelle “non corrispondano del tutto” a quelle che loro avevano rilasciato agli sportivi. 

“La priorità è continuare ad esaminare tutti i dati delle schede, e incoraggiamo tutti i soggetti coinvolti a contattare WADA nel caso venissero a conoscenza di eventuali imprecisioni rispetto ai dati in loro possesso” ha affermato uno dei funzionari dell’Agenzia mondiale Antidoping.

 

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