Olimpiadi Rio de Janeiro: Kvitova, una medaglia per ripartire. Battuta Keys, alla ceca il bronzo

TENNIS – OLIMPIADI

RIO DE JANEIRO. Petra Kvitova vince la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro battendo 7-5 2-6 6-2 Madison Keys.

Una vittoria che la ripaga, almeno in piccola parte, della delusione di ieri nella semifinale contro Monica Puig, una partita che in un altro momento della carriera non si sarebbe mai lasciata sfuggire.

Eppure, questo 2016, è un anno molto atipico e la ceca non fa eccezione. I due titoli Slam, la finale a Singapore alle ultime Finals WTA… In quell’ottovolante che è la sua carriera è sembrato svanire tutto in un battito di ciglia. La separazione da David Kotyza, l’uomo che la rese grande e prospetto indiscusso da n.1, l’allenatore con cui ha condiviso numerosi anni della sua crescita fin da quando era ancora una signora nessuno e doveva mostrare tutto il talento che madre natura le ha concesso. Eppure, questo 2016, le aveva regalato solo dispiaceri. Agli Slam non ha mai brillato, neppure a Wimbledon dove addirittura è stata eliminata al 2° turno da Ekaterina Makarova.

Negli altri tornei l’unica nota di livello è stata la semfinale a Stoccarda o il quarto di finale (per importanza) ad Indian Wells. Con solo 2 vittorie sulle top-30, ed un bagaglio di fiducia che era pressoché vuoto, si è presentata a Rio ed anche approfittando di qualche situazione favorevole come la sconfitta prematura di Serena Williams, si era spinta fino alle semifinali. La rivincita su Makarova, la passeggiata di salute su Elina Svitolina. Due partite che non sono però servite ad assegnarle il ruolo di favorita per la partita più importante del torneo e, come lei stessa ha scritto su Facebook, quella sconfitta è bruciata tantissimo. 

Oggi però ha avuto la forza di ritrovarsi, rimettersi insieme per centrale l’obiettivo minimo, a questo punto del torneo, e portare a casa una medaglia che è comunque meglio di essere la prima fuori dal podio. Posizione che spetta invece a Keys, ancora una volta crollata sul più bello. Ed è un trend che sta andando avanti da Roma, quando comunque si era trovata a sfidare Serena Williams. Finale al Foro Italico, ottavi a Parigi, vittoria a Birmingham, ottavi a Wimbledon, finale a Montreal, 4° posto alle Olimpiadi.  Tanti piazzamenti, ancora senza l’acuto vero. Forse però è solo una questione di tempo, anche perché a giudicare dalla carta di identità e dal talento non sembra proprio il caso di parlare di occasioni irripetibili.

 

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