Wimbledon: sotto il tetto Serena Williams domina, spazzata via Kuznetsova

TENNIS – WIMBLEDON – Dall’inviata a Londra FRANCESCA CICCHITTI – Il match che era iniziato nel segno dell’equilibrio diventa a senso unico una volta che viene chiuso il tetto: otto giochi di fila per Serena Williams e la partita finisce 75 60. Ai quarti troverà la Pavlyuchenkova.

Serena Williams, numero uno del mondo, vince facilmente questo ottavo di finale contro la Svetlana Kuznetzova, numero 14 del ranking mondiale, in un’ora e sedici minuti col risultato di 7-5 6-0 e strappa il biglietto per accedere ai quarti di finale.

Serena anche oggi ha giocato una partita quasi di allenamento, a parte il primo set che è stato inizialmente un po’ più impegnativo, mentre il secondo è stato tutto in discesa per lei.

Sia Serena sia la Kuznetsova oggi erano pronte a dare del loro meglio, vista la posta in gioco sempre più alta ed entrambe erano estremamente motivate a raggiungere l’obiettivo. Ovviamente una sola poteva passare il turno e anche questa volta è stata l’americana ad avere la meglio. Questo per le due giocatrici è stato il dodicesimo scontro diretto: è dal 2004 che si sfidano, ma la giocatrice ad aver raggiunto il maggior numero di vittorie è la Williams, con quella odierna sono dieci al suo attivo mentre, Kuznetzova si è fermata a tre, l’ultimo match che ha perso con la Williams è stato a Roma con un risultato ancora più netto 6-2 6-0. 

Nel primo set, quello più combattuto, abbiamo visto diversi break da una parte e dall’altra: entrambe cercavano di mantenere e recuperare il proprio turno di battuta. 

Serena era certamente molto concentrata sul suo gioco e sul cinque pari scivola per terra a causa del terreno umido, da qui la decisione della giudice di sedia di interrompere il gioco, anche perché come tradizione vuole, si prevedeva l’arrivo di una rapida “shower”. Dunque le giocatrici rientrano negli spogliatoi e l’ operazione di chiusura del tetto ha inizio. Rientrate in campo dopo circa mezz’ora, Serena ha preso il sopravvento sulla russa. Al decimo gioco, Serena compie l’ennesimo break nei confronti di Svetlana, iniziando a sfoderare colpi che mettevano paura, anche perché li accompagnava a dei “ruggiti”, che oltre a caricarla di fiducia in se stessa, impressionavano  l’avversaria che non riusciva a recuperarli. Dopo aver breakkato la Kuznetzova anche al dodicesimo gioco, e in vantaggio per 6-5, la Williams ha servito per il set che le ha dato quella spinta in più per giocare in maniera egregia il secondo parziale.

Il secondo set, infatti, è stato tutto in discesa per la Williams, si è chiuso in soli venti minuti, l’americana ha strappato tutti i servizi alla sua avversaria e ha portato a casa questa importante vittoria con un finale 6-0.

Adesso in quarti di finale, la Williams incontrerà un’altra russa, Anastasia Pavlychenkova, numero ventitré del ranking mondiale che oggi, ha battuto l’americana Coco Vandeweghe con un periodico 6-3.

 

D. Sembrava estremamente concentrata oggi, ha giocato una partita eccezionale.

R. «Si mi sono sentita davvero ene oggi, un po’ come ieri, ero concentratissima. Sono qui per fare il meglio che posso».

 

D. Dopo l’interruzione, quando è rientrata in campo è sembrato come se qualcosa fosse cambiato in lei, era più aggressiva, ce lo può spiegare?

R. «Ho avuto del tempo per rilassarmi, ero un po’ tesa, mi sono calmata, ho avuto l’opportunità di parlare con Patrik, che mi ha dato dei suggerimenti su cosa avrei potuto fare, e mi sono stati molto utili».

 

D. Che consiglio le ha dato  in particolare Patrik m per giocare meglio contro Slvetlana? Che le ha dato quella marcia in più?

R. «Mi dispiace ma non ho intenzione di dire di cosa abbiamo parlato, ma ovviamente mi sono state utili per vincere».

 

D. Si trova seduta su questa sedia per essere intervistata moltissime volte, in passato ci ha detto che con sua sorella Venus parlate di tutto, adesso che siete entrambe in semifinale ne avete già parlato?

R. «Non ancora. Devo prima giocare con la Pavlyuchenkova, che una giocatrice moto forte. Per ora sono concentrata su questa partita e penso che mia sorella sia concentrata sulla sua».

 

 

 

 

 

 

 

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