Coppa Davis, Italia 1-0 Svizzera / Cuore Lorenzi: l'azzurro salva tre matchpoint e batte Chiudinelli

TENNIS – Dal nostro inviato a Pesaro, Lorenzo Di Caprio

Ogni persona presente nell’Adriatic Arena ricorderà questo match per molto tempo. Paolo Lorenzi salva tre match point e batte Marco Chiudinelli 7-6(14) 6-3 4-6 5-7 7-5 dopo una maratona durata 4 ore e 43 minuti di partita, regalando a se stesso e ai tifosi di casa un successo tanto importante quanto unico nel suo genere.

Se questa fosse una partita come le altre, sarebbe facile pronosticare fin da subito una vittoria italiana; ma la Coppa Davis gode di un’atmosfera unica e allora quella tra Marco Chiudinelli e Paolo Lorenzi diventa prima di tutto una gara di nervi tra due esperti gregari che d’un tratto vengono catapultati al comando dei rispettivi team.

L’elvetico sembra essere quello che, almeno all’inizio, regge meglio il peso dell’incontro: fa il suo solito gioco, potente e basato sull’ottimo diritto a disposizione, cercando di mettere subito alle strette l’avversario. Lorenzi tiene botta e dà il massimo nei momenti  difficili, come quando nel sesto gioco salva due palle break consecutive. Passato lo spauracchio, comunque, a dominare il primo set è il servizio e si arriva fino al 5-5 del tie-break senza grossi colpi di scena. La partita cambia quando Chiudinelli ottiene il primo mini-break, va a servire per andare avanti 1-0 e affossa il diritto anomalo in rete. Si scalda il match e pure l’atmosfera: il pubblico di Pesaro, fino a quel momento piuttosto dormiente, comincia a farsi sentire in sostegno del giocatore di casa e quella guerra psicologica di cui sopra assume dei contorni sportivamente drammatici. A spezzare il nuovo equilibrio venutosi a creare dopo il set point mancato è ancora Chiudinelli, che torna a servire avanti 14-13: da “vero campione” – come recita uno striscione messo ben in vista dalle tribune – Lorenzi si salva anche questa volta e subito dopo, grazie ad un bel passante di diritto, guadagna il mini-break. Avanti 15-14, Paolo inverte il trend e con un ace mette a tacere ogni possibilità avversaria. Pugno carico della tensione accumulata lungo tutto il primo parziale e palazzetto in festa: Italia avanti.

Un set del genere ti cambia e inevitabilmente il rendimento di Chiudinelli cala. Anche dopo il break subito ad inizio parziale, infatti, la sensazione è che l’inerzia abbia preso una piega favorevole al senese: è un Lorenzi certamente più propositivo, galvanizzato dal vantaggio e dal sostegno di chi gli sta intorno. Così, Paolino infila una serie di quattro giochi consecutivi in suo favore e sul 4-2 salva altre due palle break che gli permettono di chiudere solo pochi minuti più tardi con il punteggio di 6-3 tra volée di pregevole fattura e servizi vincenti.

Nel terzo set tutto sembra essere già visto: qualche fase morta in cui entrambi fanno valere i servizi, Chiudinelli che spreca (nello specifico la palla del 3-1) e poi Lorenzi che, in un modo o nell’altro, dovrà venirne a capo.  Eppure, stavolta, qualcosa cambia: con un guizzo inaspettato, Chiudinelli ottiene il break sul 5-4 in suo favore e porta la partita al quarto.

Si prosegue così senza grossi sussulti, con i due giocatori che si scambiano pugnetti e colpi vincenti. La prima palla break della frazione arriva nell’undicesimo gioco ed è di colore azzurro, ma Chiudinelli piazza l’ottavo ace del match e zittisce l’Adriatic Arena salendo 6-5. Lorenzi torna a servire per non andare al quinto ma stavolta viene surclassato da Chiudinelli, che rischia con coraggio e ottiene il break a 15.

È una lotta senza esclusione di colpi quella a cui assiste il pubblico di Pesaro, sempre più coinvolto dalle vicende dei due giocatori. Chiudinelli è bravo ad aggiudicarsi il game d’apertura dopo sedici punti (e due palle break salvate) , Lorenzi risponde con quattro punti consecutivi dallo 0-30. Sul 2-1 15-30 tutto in favore dell’elvetico, l’azzurro si ferma e chiede – tanto per accentuare le emozioni di questo primo match – un medical time out. Chiudinelli prova  a testarlo allungando gli scambi e Paolo sembra reagire piuttosto bene. Vincerà il game ai vantaggi. L’azzurro si è ristabilito ma Chiudinelli non sembra affatto disunirsi e in pochi attimi si porta avanti 4-2. La disperazione nel volto dei tanti presenti si contrappone alla gioia dei pochi svizzeri assiepati alla destra di Pascal Maria. Lorenzi ha l’opportunità di rientrare subito quando da 40-15 raggiunge la parità, ma due buoni servizi dello svizzero spengono ogni possibilità di contro-break. Dal 5-3, spiegare ciò che accade tra le mura del palazzetto marchigiano è davvero difficile. Paolo ottiene il break a zero e Chiudinelli sembra sul punto di scoppiare, ma la gioia dura un cambio di campo, perché lo svizzero replica lo 0-40 e si guadagna tre match point consecutivi: qualcuno indossa già il giubbino ed è pronto ad uscire mentre qualche collega elvetico sghignazza festante sotto i baffi. Si sbagliano. Lorenzi infila cinque punti consecutivi e impatta sul 5-5. Chiudinelli ormai cerca solo le righe, alle volte con fortuna e altre meno: così, salva tre palle break ma alla quarta deve arrendersi. L’intera panchina azzurra chiede il sostegno dei tifosi che, impazziti, non mancano all’appuntamento: Lorenzi li fa soffrire un altro po’ ma alla terza occasione riesce ad archiviare la pratica. Finisce un primo match che ha dell’incredibile, il pubblico si accalca a bordo campo e Paolino si gode la gloria. Italia batte Svizzera 1-0.

È un Paolo Lorenzi tanto affaticato quanto raggiante quello che si presenta in conferenza stampa dopo il successo ottenuto ai danni di Marco Chiudinelli nel primo match della sfida tra Italia e Svizzera, valida per il primo turno di World Group: Se penso al match point ancora mi sale la tensione – commenta scherzando con i giornalisti in sala stampa Lorenzi – ma è il bello del tennis, uno sport che ti toglie e regala tanto. Vincere partite del genere – continua l’azzurro – è il sogno di ogni bambino, è stato importante rimanere lì nei momenti più difficili”. A chi gli chiede dello striscione che lo ritrae come un ‘vero campione’, Lorenzi risponde così: “Fa piacere essere un esempio, sono arrivato tardi in questo mondo ma conto di restarci il più a lungo possibile e mi impegnerò affinché sia possibile”.

Di tutt’altro umore Marco Chiudinelli: “Sono molto contrariato, è normale dopo aver sprecato tre match point. Era da molto tempo che mancavo sulla terra rossa mentre è la superficie preferita di Paolo ma non cambia molto. Giocare da numero uno? Non fa differenza entrare in campo da uno o due. Il pubblico? È stato bello giocare in questa cornice – conclude il giocatore elvetico – ma credo abbia influenzato più Paolo”.

 

 

 

 

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