Top of the Twitter / Feliciano Lopez e Wozniacki candidati al tweet dell'anno. Sharapova turista ad Acapulco

TENNIS – Di Diego Barbiani

Signore e signori, nella settimana in cui sono state assegnati gli Oscar per il cinema, a Los Angeles, anche i tennisti vogliono avere la loro parte. Se pensate a Serena Williams che presenziava alla cerimonia, però, siete leggermente fuori strada.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro al sei febbraio. Simon, intervistato dall’Equipe, disse: «Era il 2006, da qualificato all’Australian Open raggiunsi il terzo turno battendo anche Berdych (testa di serie n.19, ndr) e l’Equipe scrisse di me che ero “un genio”. Non ero un genio, ero appena 130 del mondo. In Francia la parola “talento” è associata a tre cose: avere una buona mano – altrimenti, senza, è impossibile averlo – avere una buona tecnica – quindi fluidità – e capacità di attaccare. Sostanzialmente, l’appariscenza viene confusa con il talento. Sento spesso che Feliciano Lopez è un giocatore talentuoso, e mi saltano i nervi per questo. Tutti sanno che ha un gran servizio e gioca bene a fondo campo, le voleè sono giocate per chiudere il punto nella maniera più semplice, ma questo non fa di lui un giocatore da serve&volley». Apriti cielo! Finalmente un po’ di sane frecciate stile Wta!

Domenica, Simon ha trionfato al torneo Atp-250 di Marsiglia e non si è fatto tardare il messaggio di complimenti (sé, vabbè…) di Feliciano Lopez

In quel “HUGE TALENT” (talento enorme) c’è tutto l’acido di questo mondo.

Altro giro, altra giostra. Dopo aver passato due anni assieme a quello che sembrava essere l’amore della propria vita, Caroline Wozniacki è stata lasciata poche settimane prima delle nozze da una telefonata. Da lì è ripartita, ha saputo mettersi alle spalle tutto, si è dedicata a nuove avventure come fare la maratona di New York

“LO SAPEVO che aver avuto una relazione con un golfista mi sarebbe tornato utile prima o poi” alla domanda “Qual è l’unico sport in cui tu per vincere devi totalizzare meno punti?” nasconde tutta la perfidia, legittima, della danese. Tra l’altro, era la prima volta che si esponeva in questo modo nei confronti di Rory McIllroy. Non poteva scegliere circostanza migliore. E non si poteva non rispondere senza riprendere la canzone di Neil Diamond, “Sweet Caroline”

Per continuare, poi, su questo clima da guerra fredda, riproponiamo l’alterco di ieri sera al termine del match tra Venus Williams e Barbora Zahlavova strycova. Chi segue con una certa frequenza il circuito Wta conosce le abitudini piuttosto strane della ceca, una tra le più nevrotiche dell’intero panorama femminile. Sul 2-2 nel tie-break del terzo set una sua prima di servizio non è stata chiamata, la risposta di Venus non è rimasta in campo e l’arbitro ha chiamato il punteggio (“3-2 Zahlavova Strycova”). Solo a quel punto è arrivata la richiesta di verifica da parte della statunitense. La ceca era già piuttosto innervosita per la chiamata al limite del tempo disponibile (molto al limite) e quando hawkeye ha confermato che fosse lunga, non si è più trattenuta, urlando alla giudice di sedia: «Hai chiamato il punteggio! Hai chiamato! Non puoi darle la possibilità di verifica! No! Non mi interessa! Non mi interessa! Tu hai chiamato il punteggio! Ah è la stessa cosa? Ah sì? Bene, ….». Da quel momento è tornata a fondo campo, passando ad urlare tra sé e sé in lingua madre, il ceco, in un monologo difficile da capire. A fine match, dopo una stretta di mano piuttosto fredda tra lei e Venus, le due si sono guardate piuttosto nervosamente sotto la sedia dell’arbitro. Venus le ha chiesto cosa stesse cercando di fare con quello sguardo ed alla risposta «Niente» ha replicato duramente con «Ok, bene», dirigendosi poi verso il suo coach e continuando a fissare la ceca con sguardo di sfida.

Dopo tanti momenti di tensione, è giusto dover stemperare l’ambiente. Dopo anni passati a non potersi guardare in faccia, tra Victoria Azarenka ed Agnieszka Radwanska sembra essere in corso un avvicinamento che ha dell’incredibile. Già la scorsa estate le due furono fotografate vicine, abbracciate e sorridenti (cosa impensabile fino a sei mesi fa), ed ora eccone un’altra

Chi invece non ne vuol sapere di cambiare abitudini è Jelena Jankovic, che anche avanti 6-0 3-1 contro Saisai Zheng è sempre capace di innervosirsi

O di lanciare occhiate come queste alla sua avversaria durante un MTO

Ernests Gulbis quest anno non ha ancora vinto un match. In questi casi i giocatori tendono a chiarire che nonostante tutto in allenamento danno il massimo e cercano di migliorare, lui invece

“Durante l’allenamento gioco peggio che in partita”. Schietto, deciso, mai banale. Gulbis, semplicemente lui.

Tornando per un secondo all’argomento Oscar, questo articolo fa un paragone tra attori e tennisti, chi potrebbe vincere la statuetta e perché.

Fognini ha battuto Nadal e l’unico azzurro prima di lui, nel circuito Atp, a riuscirci fu Andreas Seppi. Ma guardate l’incredibile coincidenza: Seppi lo battè il 21 febbraio del 2008, Fognini il 21 febbraio del 2015.

A Dubai, in questo inizio di settimana, ci sono state giornate particolarmente ventose. Volete vedere?

Philippe Kohlshcreiber, tra l’altro, è quello che se l’è cavata peggio di tutti visto che ha dovuto dare forfait poco prima dell’inizio del torneo.

Per concludere: se vi chiederete mai cosa è andata a fare Sharapova ad Acapulco, non scartate l’ipotesi della semplice turista che ogni tanto si tiene in forma giocando il torneo International. Da superstar assoluta, ovvio. 

 

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