Federer, Wawrinka e quella lite (?) nei meandri della O2 Arena

TENNIS – Di Diego Barbiani

LONDRA. Prima amici, poi nemici, poi di nuovo amici, tra qualche giorno chi lo sa. Roger Federer e Stan Wawrinka sono finiti nell’occhio del ciclone chiamato “gossip” che li ha investiti al termine della semifinale che hanno giocato sabato sera alla O2 Arena di Londra. Una discussione, forse una vera e propria lite tra i due alfieri svizzeri al termine della partita.

La notizia è partita per prima dai reporter francesi ed è stata ripresa da tanti altri media creando una spaccatura virtuale nel loro rapporto. Le ragioni sarebbero da individuare in un momento di nervosismo che ha preso il n.4 del mondo quando ha rivolto all’angolo del rivale qualche parola di troppo in particolare verso Mirka, rea di incitare con troppa foga il proprio marito anche tra una prima ed una seconda di servizio del campione degli Australian Open. Altri ancora hanno collegato l’avvenimento ad un atteggiamento di Wawrinka poco signorile nei confronti dell’avversario con incitamenti continui anche su errori non provocati. Lo scenario è parso intricato e da ricostruire come un puzzle con oltre mille tasselli: Federer e Wawrinka hanno davvero avuto una discussione? Si è rotto il rapporto tra la coppia che trionfò a Pechino nel 2008?

I due sono umani, è scontato ma quantomai doveroso ricordarlo. E come esseri umani a volte possono avere reazioni dure, esagerate. Stando alle parole di John McEnroe presente come commentatore per la NBC (network americano) durante le Atp Finals, i due hanno davvero avuto un confronto al termine del derby. Non è ancora chiaro di quale dimensione sia stato e cosa si siano esattamente detti. Lo stesso Wawrinka, intervistato poco fa dalla televisione svizzera, si è celato dietro un “no comment” che lascia spazio ai più di fantasticare su quanto avvenuto nei meandri della O2 Arena, ma che potrebbe trovare la sua soluzione in un banale “è successo quel che è successo, non è giusto tornare sopra l’argomento vista anche la finale di Davis da giocare”.

Le voci però erano ormai partite e come nel più classico round di un telefono senza fili, il gioco che ognuno di noi avrà fatto da piccolo, il tutto si è tramutato in litigio presupponendo quindi urla ed anche qualche insulto. E’ bene muoversi con cautela nel vasto universo di internet. Per trovare una possibile via d’uscita a questo enigma, si può prendere il profilo ufficiale su Twitter dello stesso Wawrinka dove poco dopo la fine della partita ha ripreso (retweettato, in gergo) una foto caricata da MiniSwissePeople con le caricature del n.2 e 4 del mondo che si stringono la mano ed un “bravo” (in francese, ndr) scritto a caratteri cubitali nella parte alta dell’immagine. Come se non bastasse, verso le tre del mattino verosimilmente dalla sua camera d’albergo ha rilasciato un messaggio rivolto a Federer (“good job tonight Roger!”) con un’immagine dei due a rete abbracciati al termine dell’incontro.

Proprio in quei momenti, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe invece avvenuto il fattaccio, con Wawrinka che avrebbe atteso nella player-lounge il connazionale impegnato nel lungo giro di interviste che nel caso dell’ex n.1 del mondo, si protraggono ben oltre il necessario visto che è solito rilasciarle in inglese, francese e tedesco oltre ovviamente allo svizzero-tedesco. Era ormai mezzanotte a Londra quando Federer è entrato in sala stampa, non è ancora chiaro invece quanto tempo abbia impiegato. Per quello che riguarda Stan, invece, sempre tramite il proprio profilo Twitter si è scoperto che non ha trascorso momenti tranquilli nello spogliatoio. Rispondendo ai complimenti di Donna Vekic per il torneo ha indirettamente ammesso di essersi lasciato andare alle lacrime: “dovresti essere felice che non mi sia fatto un selfie al termine della partita #cryingface”.

Può essere dunque che il confronto con l’amico sia da collocare in questo frangente dove sfogandosi ha lasciato partire qualche parola di troppo ma, come evidenziato dall’ex tennista e tutt’ora commentatore di Sky Paolo Bertolucci, al termine si è avuto un riavvicinamento tra i due.

In conferenza stampa, inoltre, alla domanda sul perché avesse scelto di fare serve&volley sui match point, ha risposto con “una questione di nervi e fatica” denotando quindi caratteristiche che lo accompagnano da anni. Chi più di lui tra i top player attuali ha bisogno di essere lì con la mente ad ogni punto? Chi ha bisogno di scuotersi e mantenersi “carico” con incitamenti continui anche quando non sarebbe eticamente richiesto? Pochi altri, soprattutto se la posta in palio era tanta (per lui). Niente di più facile dunque che abbia smarrito questo filo conduttore ed abbia cominciato a prendersela con chiunque gli capitasse a tiro. Non stiamo parlando di angeli, ma di uomini.

Ricostruendo il tutto, è vero che i due hanno avuto una discussione ma non è ancora chiaro di quale entità; a quanto sembra però da parte di entrambi ci sia stato un riavvicinamento, soprattutto da parte di Wawrinka nei confronti di Federer, cosa che rasserena per primo Severin Luthi e tutta la squadra di Davis che ora attende con ansia notizie sul proprio fuoriclasse più rappresentativo per sapere se potranno fare affidamento anche su di lui nel week-end fondamentale che li attende a Lille.

Uomini dunque, che come tali possono andare oltre il limite, ma verosimilmente ancora amici, perché chiunque può avere una discussione con una persona a cui è legata. In fondo i migliori rapporti non si cementificano anche grazie a questi passaggi? L’importante, poi, è che si chiarisca il tutto, si voglia mettere una pietra sopra e guardare avanti, anche con un “no comment” davanti ad un microfono. Le priorità, in questo momento, sono altre e l’uomo è abbastanza maturo per capire quando è giusto chiudere la questione. Soprattutto se scomoda. Soprattutto se c’è di mezzo un amico.

 

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