Wta Stoccarda. La parola a Sharapova e Jankovic.

Maria Sharapova  e Jelena Jankovic. Al Wta Tennis Porsche Gran Prix, le  conferenza stampa sono le più seguite, oltre a quelle delle tedesche ovviamente. Alcune delle loro risposte dopo le vittorie rispettivamente su Pavlyuchenkova e Pennetta.

 

Maria Sharpova

Maria, ti aspettavi un match più duro per meglio preparati al prossimo turno cotro Agnieszka Radwanska ?
MS:
Devi prendere quello che puoi da ogni possibile situazione. Io sono contenta di avere vinto indue set. Agnieszka è numero 3 al mondo e devi giocare molto bene per arrivarci. Abbiamo giocato così tante volte che non ci sono più segreti nel nostro modo di giocare. Giocare contro di lei è quell tipo di sfide che mi piacciano.

E’difficile trovare gli aggiustamenti necessari quando si passa dal giocare sulla terra indoor, come qui, alla terra dei prossimi tornei?

MS: ICredo che ogni torneo sulla terra è un poco differente, indoor o al aperto. A Madrid si gioca in altitudine, Con Roma si torna  ad una situazione normale e a Roland Garros è un altro tipo di terra… Su ogni campo si gioca in un modo un po’ diverso. Quei pochi giorni che si hanno tra un torneo e l’altro sono molto importanti per adattarsi alle varie condizioni.

Spesso è difficile portare le prestazioni che si hanno in allenamento durante un match .  Tu cerchi di giocare  come se fosse un match anche quando ti alleni?

 MS: Non c’è nulla che può repicare l’atmosfera  di un match. Puoi sempre lavorare su certi tipi di esercizi e provare ad immaginare che stai giocando di fronte a migliaia di persone ma quando ti guardi intorno non c’è nessuno. Non è proprio la stessa cosa. Oramai ho un pochino di esprienza e per me giocare di fronte al pubblico è la ricompenza per il duro lavoro che faccio in allenamento.  Non vedo lóra di giocare di fronte ad un pubblico, non sono una che si dice “Oh no, c’è della gente che vedrà quello che faccio”. Quando sei un atleta, sei anche un po’ una persona di spettacolo, le persone comprano il biglietto per vederti giocare. Certo, a volte puoi sentere un po’di nervosismo, ma è mischiato all’eccitazione.

Jelena Jankovic

Nel primo set sul 4 a3 sei scivolata e ti sei procurata una abrasione su entrambe le ginocchia ..

JJ: Sí ma non è stato nulla di grave. Il campo è molto scivoloso, sembra di pattinare sul ghiaccio, Un pò come Bambi. Le ginocchia sanguinavano ma le ho pulite, disinfettate, messo un certotto ed ero di nuovo pronta. L’alcol bruciava un pò ma questo è tutto. Il vero problema nel primo set è stato che Flavia ha giocato molto bene. Credo di averla fatta giocare troppo, non stavo spingendo abbastanza con I  miei colpi e lei leggeva bene il mio servizio Cosî quando nel secondo set ho cominciato a giocare più aggressive e servire meglio in vari modi, lei si è trovata meno a suo agio con il mio gioco lei era meno a suo agio e piano piano a perso fiducia

Hai provato a scendere a rete quando i tuoi colpi ero abbastanza profondi …
JJ: Sî, specialmente dopo quel primo set, quando ho capito che dovevo provare qualche altra cosa e giocare in modo differente così Flavia non sarebbe stata più in controllo del gioo. Le cose hanno funzionato meglio per me nel secondo e terzo set e questo ha cambiato tutto. In oltre la sua percentuale di prima di servizio è scesa molto…l’ho visto dal campo sullo schermo in alto e  ho pensato di doverne approfittare  Mi ha aiutato a rilassarmi un po’ sui miei turni di servizio.

Hai giocato il doppio con diverse giocatrici negli scorsi mesi: Lucic, Srebotnik, e Kleybanova. Come scegli le tuo compagne. O forse sono loro che scelgono te? 

JJ: Gioco il doppio per milgiorere in singolo, per giocare meglio le vole. Sto ancora imparando a giocare a rete. Cosî quando gioco il doppio il mio obiettivo non è finire l’anno qualificandomi per l Wta Championship. Io gioco il doppio anche per divertimento, le mie compagne di doppio devono essere delle amiche con cui mi diverto a giocare. Non volgio provare la stessa sensazione di stress di quando gioco il singolo

 

 

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