Wta Stoccarda: Sharapova torna regina dopo un anno, battuta Ivanovic

TENNIS – Di Diego Barbiani

STOCCARDA. In una partita dai due volti Maria Sharapova ha avuto la meglio per 3-6 6-4 6-1 su Ana Ivanovic tornando al successo nel circuito Wta ad un anno esatto di distanza, quando proprio in Germania si impose nell’evento Premier battendo in finale Na Li, quest anno grande assente.

Chi però sembrava potesse spuntarla era proprio la serba, che fin dall’inizio ha giocato un tennis di altissimo livello, snaturando a volte quelle che sono le sue caratteristiche. Ha mostrato alcune novità tattiche, una tra tutte: sulla seconda di servizio avversaria i piedi erano molto dentro al campo per mettere una gran pressione alla rivale. Con la sicurezza e la fiducia che la stanno accompagnando in questo 2014 l’impatto sulla palla avveniva sempre in maniera perfetta e spesso le difficoltà di Sharapova iniziavano già dal primo colpo dopo l’uscita dal servizio. La carica con cui si teneva attiva ed i saltellini abbinati ai colpi a “vuoto” tra un punto e l’altro, un po’ come quelli effettuati negli anni passati da Marion Bartoli, davano forse il segnale migliore per capire quanto fosse ben concentrata e decisa a far sua ogni minima opportunità.

Nei primi minuti non è mai riuscita a trovare soluzioni a questo gioco aggressivo ed efficace messo in campo dalla rivale, che forte di questo effetto sorpresa è salita subito avanti di due break. Il dritto riusciva a tener lontana dalla palla Sharapova e con il back di rovescio dimostrava di saper trovare una discreta arma di riserva contro i tentativi di affondo dell’avversaria.

Poco dopo ed Ivanovic, tra gli applausi e lo stupore generale, era avanti 5-0. Sharapova aveva tutte le sembianze del leone ferito, neppure alzava lo sguardo sopra la propria visiera. Attaccava a testa bassa e di rabbia ha prima annullato un set point e poi costretto all’errore la serba. Un nuovo game vinto ai vantaggi è stato il primo segno del suo ritorno, manifestatosi in tutta la sua potenza pochi minuti dopo quando ha strappato un nuovo turno di battuta colpendo solo vincenti. Il doppio fallo di Ivanovic sulla palla break era sintomatico dell’impossibilità di giocare come avveniva fino a poco prima, costretta a subire un prepotente tentativo di rimonta avversaria.

Sven Groenefeld, che pochi minuti prima cercava di tranquillizzare Sharapova dicendole di continuare a spingere sul dritto della sua ex-allieva, fissava la russa come a dire “Hai visto? Continua ora”.

A salvare la n.12 del mondo, nel nono game, è stato soprattutto il primo punto quando ha estratto dal cilindro un coniglio con un rovescio lungolinea a pizzicare gli ultimi centrimenti laterali della linea. Partire in ritardo anche in questa occasione avrebbe contribuito a minarle la psiche, ma in seguito sono arrivati un passante di dritto incrociato ed un prodigioso recupero su un’accelerazione prepotente di rovescio di Sharapova che le hanno permesso di portare a casa la frazione.

Il rendimento di Ivanovic continuava ad essere altissimo. Con il servizio faceva paura, mentre in risposta, grazie a quell’accorgimento tattico, aveva conquistato tredici dei quindici punti giocati dalla rivale. Il trend estremamente positivo è continuato anche nei primi punti della seconda frazione, con il break trovato nel quarto game.

Qualche minuto più avanti, però, e la partita sarebbe girata. Sharapova non ha mollato, iniziando a raschiare nel fondo del barile ogni possibile energia rimastale. Con maggiore cattiveria ha trovato i primi dritti vincenti consecutivi della sua partita e grazie ad un sanguinoso doppio fallo della serba, sulla palla del 4-1, è rimasta in partita. Era una fase cruciale, dove entrambe si schernivano oltre ai vincenti anche con urla di incitamento al termine di ogni punto. Ma se questo per la russa era simbolo di maggiore carica agonistica, nel caso dell’avversaria era soprattutto un modo per allontanare la tensione. Con un punto magistrare la siberiana trovava il controbreak, ma con un’ulteriore magia evitava di subirne un altro poco più tardi. Sul 30-40 aveva appena commesso un grave errore di dritto a metà campo ed era costretta a difendersi con una seconda. Il bilancio era pessimo perché non aveva vinto ancora un punto in tutto il parziale con quel colpo. Ma nel momento del bisogno è riuscita ad impattare alla perfezione un rovescio da fuori dal campo generando una traiettoria lungolinea imprendibile.

Piano piano l’inerzia era cambiata e sul 3-3 un nuovo break in favore di Sharapova ribaltava definitivamente le sorti del parziale. Al servizio sul 5-4 ha risolto dal 30-30 una complicata situazione prendendosi tanti rischi ma venendo comunque premiata.

Nel terzo set, infine, non c’è stata storia. Il momento di difficoltà che la serba ha vissuto in quella parte del centrale non l’ha più portata a giocare come nei primi minuti mentre dall’altra parte della rete Sharapova, passato il pericolo, trovava sempre più vincenti fino a concludere, sul 5-1, con una grandissima risposta di rovescio.

 

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